giovedì 30 settembre 2010

Porte d'Acqua a Venezia


Le porte d'acqua a Venezia erano nei secoli scorsi i principali ingressi di case e palazzi. Le porte d'acqua a Venezia si trovano infatti lungo i canali e rii della città. Esse servivano sia per far rientrare in casa i proprietari dal loro giro in barca per Venezia, che per far immagazzinare le merci necessarie al sostentamento dell'abitazione. Le porte d'acqua erano quindi fondamentali a Venezia e venivano chiuse e mantenute in ottima efficienza, data la loro importanza. Nei secoli scorsi il traffico acqueo era molto più frenetico di quello attuale, a scapito di quello pedonale. La grande maggioranza degli spostamenti a Venezia avveniva in barca. Per avere un'idea è sufficiente osservare le tele dei grandi vedutisti del settecento con barche ovunque, ad intasare spesso i rii. In questo post preferisco però soffermarmi sulle porte di edifici normali piuttosto che su quelle dei palazzi in Canal Grande, queste ultime ricevono di certo molta più attenzione perché sono esposte allo sguardo di centinaia di turisti ogni giorno. Basta fare un giro per i canali della città per rendersi conto della situazione a dir poco disastrosa in cui versano gran parte delle porte d'acqua a Venezia. Alcune sono sconnesse, altre sono cadenti, altre ancora sono addirittura aperte o assenti. Ciò è dovuto in alcuni casi all'incuria dei proprietari degli edifici, ma non sempre è così. Essendoci molte case sfitte a Venezia, non c'è nessuno che in quelle abitazioni possa controllare le porte d'acqua. Spesso le porte hanno corrosa la parte inferiore (vedi ultima foto), cioè quella che più resta a contatto con l'acqua durante le alte maree. Quasi tutte le porte d'acqua a Venezia sono in legno mentre poche sono costituite da cancelli metallici (vedi prima foto). La porta d'acqua di casa mia è stata rifatta qualche tempo fa, tuttavia adesso è difficile chiuderla e i serramenti sono tutti arrugginiti. Il livello medio del mare si è innalzato negli ultimi decenni (si parla di circa 30 centimetri) per cui le porte sui canali di Venezia stanno sempre più a contatto con l'acqua: che vengano danneggiate è quindi normale. E qui faccio una considerazione finale. Gli abitanti a Venezia sono sempre meno e di conseguenza non solo le porte, ma anche gli edifici sono poco controllati rispetto al passato. Come spesso accade a quelle case più lontane dagli sguardi dei turisti. "Occhio non vede, cuore non duole….".





mercoledì 29 settembre 2010

Museo della Musica di Venezia


Il Museo della Musica di Venezia si trova in Campo San Maurizio all'interno della omonima chiesa sconsacrata. Il Museo della Musica di Venezia annovera tra le sue teche, in esposizione, dei notevoli strumenti musicali fabbricati dai migliori liutai dell'epoca, alcuni dei quali furono suonati nel settecento da celebri compositori. Il Museo della Musica a Venezia, che è dedicato ad Antonio Vivaldi e il suo tempo, annovera in mostra oltre 150 strumenti musicali tra i quali liuti e cetre, viole e violini ma anche un bel clavicembalo. Vale la pena andare a vedere questa esibizione per due motivi: la visita al museo stesso e per dare uno sguardo all'interno della Chiesa di Maurizio, che anche se risulta quasi totalmente spogliata dei suoi capolavori, ci fa pur sempre ammirare la sua architettura interna. Tale chiesa, sebbene fosse di fondazione antica, venne ricostruita per l'ultima volta nel 1806 in stile neoclassico, risultando appunto una delle ultime chiese costruite a Venezia. All'ingresso del Museo della Musica si possono trovare e acquistare numerosi cd, alcuni registrati dall'orchestra degli Interpreti Veneziani che suonano musica e concerti a Venezia quasi tutte le sere presso la vicina Chiesa di San Vidal. L'entrata al Museo della Musica è gratuita, l'orario di apertura è dalle ore 9,30 alle 19,00, tutti i giorni. Per ulteriori informazioni si può chiamare il telefono +39 041 2411840. La fermata del vaporetto più vicina per arrivare al Museo della Musica di Venezia è "S. Maria del Giglio" (linea 1).




martedì 28 settembre 2010

Leonesse a Venezia


Le leonesse a Venezia ci sono e credo che a buona ragione possano fare concorrenza ai loro colleghi maschi, che però sono per la maggior parte solo di marmo. Le leonesse a Venezia invece sono in carne e ossa e sfoderano tutta la loro grinta, mostrando nella prima foto (scattata in Riva del Vin) unghie e denti, mentre nella seconda immagine (colta sul Ponte del Paradiso) gli artigli e un costume da….pantera nera! I leoni di San Marco forse storcerebbero il naso vedendo queste moderne leonesse, ma tant'è, queste signore ce la mettono tutta per avere un portamento aggressivo, ma allo stesso tempo sornione e felino. O forse queste leonesse stanno solo cercando di sostituire gradualmente per le strade della città i quasi scomparsi gatti di Venezia?


lunedì 27 settembre 2010

Campanile di San Nicolò dei Mendicoli


Il Campanile di San Nicolò dei Mendicoli si trova a Venezia nel sestiere di Dorso Duro. Il Campanile di San Nicolò dei Mendicoli è posto accanto all'omonima chiesa ed è localizzato nella parte più a ovest della città. Infatti oltre ad esso vi è l'area occupata dalla Stazione Marittima. Questo è uno dei campanili più antichi in assoluto di Venezia, essendo stato fondato nel XII secolo con tipica architettura veneto-bizantina. Quest'area era abitata all'epoca della Serenissima dai Nicolotti, una parte della popolazione di Venezia che viveva prevalentemente di pesca. I Nicolotti furono per secoli in contrapposizione con i Castellani, che vivevano dall'altra parte della città, a Castello, appunto. Queste fazioni si scontravano periodicamente in alcuni luoghi di Venezia, il più celebre dei quali è il Ponte dei Pugni. Con i suoi circa 25 metri di altezza il Campanile di San Nicolò dei Mendicoli risulta uno dei più bassi della città. Sul lato nord del campanile vi è il quadrante di un orologio con sotto una iscrizione latina: "Lethi vive memor fugit hora", dell'anno 1764, che tradotta vuol dire più o meno: "Vivi ricordandoti della morte, il tempo fugge". Il Campanile di San Nicolò dei Mendicoli non offre una vista molto panoramica di Venezia, tuttavia dalla sua cella campanaria si ammirano ampie sezioni della zona circostante. Si possono anche guardare da una prospettiva diversa molti altri campanili, la maggior parte dei quali sono però piuttosto lontani. Ricordo che anche questo campanile non è accessibile al pubblico. Le fermate dei vaporetti più vicine per arrivare al Campanile di San Nicolò dei Mendicoli sono "S. Basilio" (linee 2-61-62), e "S. Marta" (41-42-51-52-61-62). Come quiz di oggi si richiede il nome di tutti i campanili fissati dalle immagini. Sono troppi? In serata la soluzione.




Venezia: campanili





domenica 26 settembre 2010

Scultura Imbrattata a Venezia


Una scultura imbrattata a Venezia. Ancora una volta purtroppo mi trovo costretto a scrivere di un vandalismo piuttosto che delle bellezze di Venezia. La scultura imbrattata si trova in Campo Santa Margherita, uno dei posti più frequentati dai giovani per lo spritz serale (e notturno). Come si ricorderà i vandali in Campo Santa Margherita si erano già messi in azione nello scorso mese di maggio, distruggendo un capitello in marmo nel Sotoportego del Fontego. Per fortuna la statuetta della Madonna posta al suo interno era stata ritrovata integra. Adesso i vandali a Venezia si sono sbizzarriti contro una scultura di un mostro marino, eseguita nel seicento, che è stata imbrattata qualche giorno fa con un pennarello indelebile blu. Il risultato si può vedere nella serie di immagini. Nell'ultima foto si notino i bicchieri di plastica che sono stati incastrati tra la scultura ed il muro. Questi vengono lasciati lì con noncuranza dai giovani avventori dei bar della zona. La scultura imbrattata in questione è posta sull'ex Chiesa di Santa Margherita, attualmente Auditorium dell'Università di Ca' Foscari. Il problema del controllo del patrimonio artistico della Venezia "minore" si ripropone con forza ancora una volta. Il territorio è vasto e non può essere controllato in maniera capillare dalle forze dell'ordine. L'unica soluzione, lo abbiamo ribadito più volte, è quella di installare delle telecamere per sorvegliare i possibili obiettivi dei vandali a Venezia. Ma non serve più parlarne, bisogna farlo sul serio. Così facendo si potrebbe risalire all'identità delle persone incivili che compiono tali atti e prima di tutto far loro pulire quanto hanno imbrattato o far pagare il restauro nel caso abbiano danneggiato qualcosa. Sento sia un mio dovere civico quello di segnalare questi atti di vandalismo a Venezia, per cercare di sensibilizzare l'opinione pubblica ma soprattutto le autorità ad agire affinché venga risolto questo spinoso problema. Intanto spero che la scultura imbrattata sia ripulita al più presto dai segni del pennarello. Ma anche dai bicchieri.



sabato 25 settembre 2010

Arrivederci Estate!


Arrivederci estate! Ormai l'autunno è arrivato da qualche giorno, portandosi appresso alcune piogge che sicuramente abbasseranno di qualche grado la temperatura. L'estate appena trascorsa non è stata particolarmente calda a Venezia. Infatti l'estate è arrivata piuttosto tardi ed è stata afosa soprattutto tra la fine di giugno e la prima quindicina di luglio. Niente a che vedere con le caldissime estati di qualche anno fa, quindi. Tuttavia l'estate ha reso di fatto ai turisti più difficile la visita della città, costringendoli a bere molto e spesso a rinfrescarsi nelle numerose fontane presenti nei campi di Venezia. Le ore più propizie in estate per girare a Venezia sono naturalmente quelle di mattina presto e quelle serali, ossia quando il sole ha meno intensità (meglio ancora quando è tramontato). L'estate ci ha portato non solo il caldo ma anche tanta allegria e la voglia di uscire di casa. Siamo andati a fare il bagno, chi con la barca e chi sulle spiagge del Lido. Ci sono state numerose sagre a Venezia e nelle isole della laguna che hanno assicurato divertimento e aggregazione per i veneziani ma anche ai turisti. Vediamo di descrivere le immagini dell'articolo. Sotto al titolo una persona mette la testa sotto all'acqua di una fontana a Torcello. Una turista tiene in braccio il proprio cagnolino, pronta però a dargli dell'acqua. Una mamma provvede a riempire una bottiglia d'acqua su una fontana. Un pediluvio in Riva degli Schiavoni. Dei festoni in vendita prima della Festa del Redentore. Alcuni turisti all'ombra, con le ragazze che usano dei ventagli. Dei turisti, anzi probabilmente degli escursionisti, che bloccano completamente una calle di Venezia in estate. Di quest'ultimo aspetto avremmo fatto volentieri a meno.
L'abbiamo tanto attesa l'estate a Venezia, e adesso è finita. Arrivederci estate! Ci lasci comunque dei bei ricordi.







venerdì 24 settembre 2010

Faro di Murano


Il faro di Murano si trova nella zona a sud dell'isola, lungo la Fondamenta Francesco Maria Piave, a ridosso della Laguna di Venezia. Il faro di Murano è attualmente ancora in uso ed è di proprietà della Marina Militare, ma la sua storia è antica. Già ai tempi della Repubblica di Venezia esisteva un faro a Murano, esso era più basso ed era piuttosto una torre in legno. Alla sua sommità vi si accendeva un fuoco che, grazie ad un gioco di specchi (usato nell'antichità anche dai romani), poteva essere visibile anche dalla bocca di porto del Lido, facilitando il ritorno delle navi della Serenissima in città durante la notte. Nel 1912 venne costruita al posto della torre in legno (che era stata rifatta più volte in epoche differenti), una struttura metallica che in cima era illuminata da una lampada ad olio girevole. Infine nel 1934 venne edificato il faro di Murano attuale, in marmo bianco, che viene alimentato da energia elettrica. Esso presenta sulla sua parte superiore delle strisce nere e in quella inferiore due capitelli in bassorilievo (vedi foto). Il faro di Murano è protetto dalle mareggiate da alcune grandi pietre provenienti dall'Istria poste alla sua base, simili a quelle dei murazzi. Chissà che bella vista si gode dall'alto del faro di Murano, comunque anche dalle sue vicinanze si può ammirare un ottimo panorama di Venezia, dell'Isola di San Michele e delle Vignole. A pochi metri dal faro di Murano c'è la fermata del vaporetto per tornare a Venezia (linea 41), ma soprattutto dallo stesso pontile ci sono le partenze per Mazzorbo e Burano che vengono effettuate dalla linea LN di Actv. Per chi ha in programma di visitare in una sola giornata le isole principali della laguna nord di Venezia, io consiglio di andare prima a Murano (di mattina) e poi di fare la visita di Burano e Torcello di pomeriggio, lasciando Murano proprio da questo pontile (Murano Faro).




giovedì 23 settembre 2010

Corte del Teatro


La Corte del Teatro si trova a Venezia tra Campo San Luca e Riva del Carbon. La Corte del Teatro è localizzata a fianco del Teatro Goldoni. Tale teatro assunse nei secoli diverse denominazioni, prima tra tutte S. Salvador, poi S. Luca, quindi Apollo ed infine, dal 1875, Goldoni, in onore del massimo commediografo veneziano. A dispetto della sua posizione in centro di Venezia, la Corte del Teatro è poco frequentata ed è solitamente un luogo tranquillo. Essa, a parte la moderna fiancata del Teatro Goldoni, presenta alcuni elementi architettonici interessanti. Primo fra tutti la coppia di scalinate esterne che la caratterizza, anche se non si può apprezzare in pieno l'insieme a causa di alcune piante rampicanti che la nascondono parzialmente assieme alla tenda e ai tavoli di un ristorante. Per vedere quindi al meglio la Corte del Teatro bisogna andarci in inverno. Un altro bel elemento è la vera da pozzo seicentesca che purtroppo ha subito qualche danno nel corso dei secoli (vedi foto). Di fronte alle scalinate si nota una testa in marmo di una vecchia, di cui non si hanno notizie storiche certe. A fianco di essa c'è il simbolo della Confraternita della Scuola Grande di San Rocco e gli stemmi riuniti delle famiglie patrizie veneziane dei Moro e dei Bembo. Nel sottoportico poco distante, presso la calletta angusta che va verso Riva del Carbon, si vede un bel capitello poco prima di sbucare nella trafficata fondamenta che va fino al Ponte di Rialto. La fermata del vaporetto più vicina per arrivare alla Corte del Teatro è "Rialto" (linea 1).





mercoledì 22 settembre 2010

Surf con Pagaia a Venezia


Il surf con pagaia a Venezia ci è arrivato recentemente, e ha trovato subito degli entusiasti praticanti. Il surf con pagaia è uno sport inventato, o forse sarebbe meglio dire riscoperto, da un gruppo di ragazzi hawaiiani una decina di anni fa. Adesso è un'attività sportiva praticata in tutto il mondo, Venezia inclusa. Il surf con pagaia, chiamato in inglese "surf up paddling", normalmente consiste nel salire con il surf sulle onde e di guidare la tavola con una pagaia che agevola l'equilibrio e rende il tutto più facile rispetto al classico surf. Ma allora, si dirà, cosa c'entra il surf con pagaia a Venezia? C'entra eccome, poiché questo mezzo a remi consente di girare ovunque per i canali della città senza problemi. Queste tavole galleggianti sono strette e passano dappertutto, inoltre possono transitare anche nei cosiddetti "canali blu", quelli nei quali è consentito l'accesso solo ai mezzi a remi. Così sembrerebbe che il kayak a Venezia avesse trovato un degno avversario, ma così non è poiché queste due imbarcazioni non sono in competizione tra di esse. Il surf con pagaia è uno sport da praticare in estate, per lo meno a Venezia (che non ha l'acqua calda in inverno come nelle coste tropicali). Nelle foto vediamo in azione alcuni ragazzi mentre praticano il surf con pagaia in Canal Grande durante il pomeriggio della Regata Storica 2010. L'acqua era liscia come l'olio o quasi. In un qualsiasi altro giorno dell'anno il moto ondoso non avrebbe assolutamente garantito loro la stessa stabilità. Se invece quei ragazzi provassero a fare un giro per il Canale della Giudecca troverebbero spesso alte onde simili a quelle delle Hawaii (provocate da barconi turistici e taxi che sfrecciano a tutto gas, in barba ai limiti di velocità) per mettere alla prova il loro equilibrio. Anche in questo caso Venezia non vuole essere seconda a nessuno!



martedì 21 settembre 2010

Giorgione a Palazzo Grimani


Giorgione a Palazzo Grimani è una mostra che si tiene a Venezia in onore del grande pittore di Castelfranco Veneto. L'esibizione di alcuni tra i più noti dipinti di Giorgione si svolge all'interno di Palazzo Grimani, che è rimasto chiuso per decenni, quindi comprato dallo Stato 30 anni fa, e infine restituito alla città dopo un lungo intervento di restauro. Palazzo Grimani fu di proprietà del patriarca di Aquileia, Giovanni Grimani, che ne curò personalmente la notevole architettura interna intorno alla metà del '500 in contrasto con la sobrietà delle facciate dell'edificio (che sono probabilmente opera del Sanmicheli). La mostra Giorgione a Palazzo Grimani offre l'occasione per vedere assieme tre capolavori del maestro: La Vecchia, La Nuda (parte di un affresco che si trovava sulla facciata sul Canal Grande del Fontego dei Tedeschi) e la celeberrima tela La Tempesta, tra i capolavori pittorici del cinquecento a Venezia. Questi tre dipinti normalmente sono esposti alle Gallerie dell'Accademia. Nel prezzo del biglietto (9 euro intero, 7 euro ridotto) è compresa anche la visita al Palazzo Grimani. L'orario di apertura è tutti i giorni dalle 9,00 alle 19,00. Nelle foto vediamo una indicazione verso la mostra, l'ingresso a Palazzo Grimani, il cortile con il vaso di una pianta ricoperta di carta da pacchi (per non far vedere la mancanza della vera da pozzo, rubata non si sa quando), uno dei porticati ed infine la facciata di Palazzo Grimani con una porta sull'acqua in Rio di San Severo. Le fermate del vaporetto più vicine per arrivare a Palazzo Grimani (che si trova oltre Campo Santa Maria Formosa, lungo la prima laterale di Ruga Giuffa) sono S. Zaccaria e Rialto (linee 1 e 2). La mostra Giorgione a Palazzo Grimani rimarrà aperta fino al 10 ottobre 2010.







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