martedì 2 settembre 2008
I gatti di Venezia
I gatti di Venezia sembrano quasi scomparsi. Fino a qualche anno fa essi facevano parte integrante della città, tanta era la loro utilità nel ripulire magazzini e scantinati da piccoli ospiti indesiderati. Per secoli i gatti hanno svolto un lavoro naturale di derattizzazione a Venezia al punto che gli abitanti di ogni "corte" o "campiello" ne avevano adottato almeno una coppia, fornendogli il quotidiano sostentamento. Attualmente la popolazione felina a Venezia si è drasticamente ridotta, solo le cosiddette "gattare" (delle gentili signore che vengono a portare il cibo alle ultime colonie rimaste), si prendono cura di loro. Uno dei gruppi più consistenti di gatti in città si trova in Campo S. Lorenzo, a quattro passi dalla nostra struttura. Lì sono state anche allestite delle "casette" per loro, ed io approfitto quando ci passo per darci un'occhiata. Fortunatamente a Venezia esiste l'associazione Dingo che protegge gli animali randagi. Se vuoi contattarli o desideri adottare un gatto, telefona allo 041 715219.
Conosco un gatto che ha scelto una vetrina di un negozio come suo luogo preferito di riposo.
Lo potete vedere "in azione" nella foto. Ah! Dimenticavo di dirvi che si chiama Van Gogh.
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3 commenti:
è vero ora che lo noto non se ne vedono più molti in giro
Salve a tutti! Io sono una Veneziana DOC di Santa Croce, figlia e nipote di abitanti di questo sestiere da almeno cinque generazioni.
Abito in una corte del mio sestiere in cui assieme ai miei figli e mio marito abitano altre quattro famiglie ed abbiamo una coppia di due gatti, una femmina Morosina, e un maschio che si chiama Bonvicino. Ci occupiamo tutti noi di loro due, visto che Morosina è nata a casa nostra nel 2008, da un'altra gatta, Daria, che era nata nel 2002 e che è morta nel 2005. Nel 2001 è morta Marcolina, la gatta che da vent'anni viveva nella nostra corte, a sua volta figlia di un'altra gatta che viveva nei paraggi negli anni '70. Bonvicino, invece è il figlio di Morosina ed è nato due anni fa assieme ad altri tre fratelli che ora sono stati adottati da altre famiglie di Venezia. Forse siamo una delle poche corti ad avere dei gatti "comuni". Ci facciamo tutti carichi delle spese di sostentamento (ognuno contibuisce) e sotto un piccolo volto abbiamo posizionato la cuccia dei nostri due mici al riparo dalla pioggia. Un'anziana signora, morta nel 2004 che era nata nel 1921 in una casa della nostra corte e dove ha vissuto fino a un anno prima del decesso mi raccontava che fin da quando era bambina ma anche prima, a detta della mamma e della nonna dei gatti erano vissuti nella nostra corte e quindi si tratta di una tradizione assodata visto che ha almeno centotrenta anni.
Maria Chiara: Complimenti per la tradizione e la cura che dedicate ai gatti. Adesso non ti resta che rivelarci dove si trova la corte ed io sarò davvero felice di dedicare un articolo ai suoi simpatici abitanti felini. Grazie!
Ciao.
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