venerdì 5 settembre 2008

Le fontane di Venezia


Ci sono decine di fontane dislocate nei campi e nei campielli di Venezia. Una della domande più ricorrenti che mi fanno i clienti ad Alloggi Barbaria è la seguente: "Si può bere l'acqua delle fontane in città?". La risposta è decisamente: "Si!". L'acqua che scende dalle fontane è potabile ed ha un gusto migliore di quella del rubinetto (che ha un leggero sapore di cloro, specialmente quando la si mette a decantare in una caraffa). L'acquedotto che rifornisce Venezia proviene dal fiume Sile. Le fontane di Venezia invece ricevono l'acqua dalle falde freatiche che provengono dall'alta Val Padana. Le acque di falda verrebbero comunque sprecate poichè esse finiscono in Mar Adriatico. Per "attingere", le fontane aspirano l'acqua ad una profondità di circa 220 metri ed è per questo che essa è sempre fresca, ideale per dissetarsi nelle calde giornate d'estate. Le fontane (quelle in funzione), sono soggette a periodici controlli da parte degli operatori dell'acquedotto comunale e non presentano quindi alcun problema dal punto di vista sanitario. A Venezia, oltre ai turisti ed ai residenti, non è raro vedere i cani o i piccioni dissetarsi presso le fontane, anzi questi ultimi a volte ne approfittano per fare una veloce "doccia". Nei tempi antichi, buona parte dell'acqua usata a Venezia proveniva dai pozzi disseminati in città. Essa era acqua piovana ma veniva debitamente filtrata nel sottosuolo da strati di argilla e veniva quindi attinta (con parsimonia), con dei secchi attaccati ad una corda. Nei periodi particolarmente secchi, l'acqua arrivava a Venezia dalla terraferma tramite degli appositi barconi. Attualmente in città sono ancora visibili numerose vere da pozzo, alcune delle quali sono di ottima fattura.
Nella foto, la fontana e la vera da pozzo in Campo Santa Giustina, a due passi da Alloggi Barbaria.

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