venerdì 13 novembre 2009

Calle e Archi del Paradiso


Calle e Archi del Paradiso si trovano a Venezia nel sestiere di Castello, tra Salizada San Lio e Campo Santa Maria Formosa. La Calle del Paradiso ha come caratteristica principale quella di presentare delle lunghe fila di barbacani su entrambi i lati della strada. Gli edifici sul fondo della Calle del Paradiso, quelli vicino al ponte, sono stati sottoposti per anni a dei restauri che non consentivano appieno di apprezzare la bellezza di questo luogo, leggermente decentrato rispetto alla trafficata Salizada S. Lio. Ora finalmente la Calle del Paradiso è sgombra dalle impalcature e la si può ammirare nella sua totalità. Lungo la calle sono presenti due ristoranti, un laboratorio di maschere, una piccola falegnameria ed altri negozi. Tra questi c'è la Libreria al Milion. Gli Archi del Paradiso sono ben due, uno all'inizio ed uno al termine della calle. Sul primo degli archi vi è una incisione che testimonia come la costruzione degli edifici annessi fu commissionata nel 1407 dall'abate di Santa Maria Pomposa. Successivamente le case divennero di proprietà delle famiglie Foscari e Mocenigo, come confermano gli stemmi visibili sul secondo arco. Questo è sicuramente uno tra gli archi più antichi (XIV secolo, in stile gotico) e belli visibili a Venezia: vi è rappresentata la Madonna in bassorilievo. La migliore vista della zona si ha proprio dal Ponte del Paradiso, che consente di ammirare al meglio il secondo arco, la calle, ma anche un bello scorcio del canale sottostante con la Chiesa ed il Campanile di Santa Maria Formosa. Sembra che il nome "Paradiso" fu dato a questa contrada perché nel '500 le case venivano addobbate sontuosamente in occasione delle ricorrenze religiose, in special modo per il Venerdì Santo. Potrebbe essere che qualche passante dell'epoca avesse visto nella luce del sole tra le case di questa strada una tale bellezza da chiamarla Calle del Paradiso? Ma questa è solo una mia fantasia (vedi foto), anche se a volte l'immaginazione si può accostare alla realtà, in una città magica quale è Venezia.


12 commenti:

Les Idées Heureuses ha detto...

Troublant le personnage en noir: il faut pour cela cliquer sur la photo; Mais est-il vrai ou bien n'est-ce qu'un habit accroché à un cintre?
Mystère!

Aldo ha detto...

Contento di sapere che le impalcature sono sparite. Due settimane fà erano ancora presenti e non permettevano di apprezzare pienamente la magia del luogo.

VenetiaMicio ha detto...

Merci Fausto pour toutes ces informations. J'aime vos propos et l'image du Paradis grâce au rayon du soleil, cela ressemble aux images pieuses qui sont conservées dans les missels....
bonne journée
Danielle

Marshall ha detto...

Fausto,
tu parli di sogno, e ti sembrerà curioso e strano quanto ti sto per dire. Da quando seguo il tuo blog ho ripreso a sognare. M'è capitato giusto stanotte, oltre a qualche altra recente volta. Era da tempo immemore che non mi capitava, anche perchè ho il sonno molto leggero. Sarà forse che riesco a combattere l'insonnia col pensare a Venezia? pensare a come vi si svolgeva la vita nei tempi passati? Pensavo anche che con la prossima crisi petrolifera, se non verranno messi a puntino i motori ad Idrogeno, le città d'acqua torneranno in auge, e assisteremo al ritorno in grande stile dei gondolieri.
Ciao. E grazie per le divagazioni straordinariamente fantasiose che mi consentono di fare il tuo blog.

p.s.
Mi farò vivo con altro commento, perchè avrei qualcosa da chiederti in merito ad un eventuale articolo/intervista da fare presso la Casa Editrice Filippi.

Mario

Fausto ha detto...

Les Idées Heureuses: Non, ce n'est pas un habit. Le personnage en noir est le mannequin du laboratoire de masques qui se trouve sur la Calle del Paradiso. Je voulais inclure le mannequin sur la photo parce que m'a même donné un sentiment de mystère.
Bonne journée!

Aldo: In effetti le impalcature sono state rimosse solo da pochi giorni. Appena ha visto che le stavano togliendo ho pianificato di fare questo piccolo reportage sulla Calle del Paradiso finalmente sgombra dai ponteggi.
Buona giornata.

Danielle: J'ai essayé de prendre une photo différente de ces que je suis habitué de voir sur l'Arco del Paradiso. Alors j'ai profité des rayons du soleil. Je suis content que vous avez aimé l'image.
A bientôt!

Fausto ha detto...

Mario: Effettivamente Venezia è una città che fa sognare, non credo sia merito del blog. Tuttavia penso che leggendo i post in esso contenuti si possa certamente mantenere viva l'immaginazione. Sognare è positivo. Spero che tu non debba ancora soffrire d'insonnia. Cosa c'è di meglio di un lungo sonno ristoratore?
---
E allora ben vengano le gondole nelle altre città. Ho visto anni fa una gondola nel Central Park di New York, non vedo perchè mai non ci potrebbero essere le gondole sui Navigli. Io credo che sarebbe bello avere questa possibilità d'estate. Sono convinto che questo sarebbe un ottimo business se qualcuno a Milano volesse introdurre il "Giro in Gondola sui Navigli", magari sponsorizzato dai bar o dalle attività della zona. Non è una novità comunque. Le gondole c'erano sui Navigli già nell'ottocento, vedi link:

http://www.naviglilive.it/naviglio-Grande-VIA-DI-TRASPORTO-PASSEGGERI.html

Chiedimi pure se ti servono altre informazioni sulla Casa Editrice Filippi.
Ciao,
Fausto

marshall ha detto...

Fausto,
a proposito di gondole nel Central Park.
Agosto 1989, eravamo in vacanza nei pressi di Agordo. Una domenica andammo in gita in quella città e vedemmo una gondola piazzata in mezzo all'enorme Campo, o piazza (se non erro, campo è anche il nome che si da alle piazze anche da quelle parti, anche se aveva proprio la fisionomia di un campo, peraltro ben tenuto). Cosa ci faceva una gondola ad Agordo? Era il simbolo per una manifestazione che si teneva (ma forse si tiene ancora) per premiare l'operosità mostrata in vari settori dai premiati. Quell'anno vinsero Trussardi, Lea Massari, ed altri, ciascuno nelle rispettive categorie. Il Sole 24 Ore "Domenica", mio quotidiano preferito all'epoca, era uscito con entusiasmanti pagine centrali dedicate all'avvenimento.
Credo d'aver ancora quell'inserto da qualche parte.
Ciao.
Mario

marshall ha detto...

Fausto,
è venuto in mente a mia moglie, che tra i premiati ci fu anche Missoni, quello di quel particolare tipo di giacche-maglioni; e il premio si chiamava proprio Gondolino d'Oro.
Ciao.
Mario

marshall ha detto...

Fausto,
complimenti per le foto, che, una volta igrandite al massimo, rendono in pieno l'effetto magico che si può respirare in quella calle.
Dove si vedono quei gradini, passa il canale? E la chiesa di Santa Maria Formosa è quella che vi si intravede al di là?
Perchè non crei un post sulla Libreria Filippi, o, addirittura, della Casa Editrice con foto di quei libri su Venezia di loro produzione? E poi, magari, raccondandoci qualche interessante aneddoto a loro riguardo?
Ciao.
Mario

Fausto ha detto...

Mario: Purtroppo non sono a conoscenza del premio "Gondolino d'Oro", però visto il calibro dei vincitori, ne desumo che fosse sicuramente importante.
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Come sempre sei troppo buono, anche con le mie foto. I gradini sono quelli del Ponte del Paradiso,
proprio lì sotto c'è un canale. La Chiesa di Santa Maria Formosa non si vede nelle foto ma si trova non lontano, a qualche decina di metri.
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La Libreria Filippi potrebbe essere un argomento interessante per un prossimo post.
Ciao.
Fausto

Catherine ha detto...

Bonne nouvelle que la disparition des échafaudages ,je vais retrouver enfin ma belle calle del
Paradiso!Fausto, il me semble que la famille Vivaldi a vécu dans une des maisons de la fondamenta del Dose;sans doute celle(située au coin du ponte dei Preti) dont la peinture s'écaille.Pouvez vous me le confirmer?Merci.

Fausto ha detto...

Catherine: Je sais que la famille de Vivaldi avait une maison près du Campo della Bragora. Malheureusement, je ne peux pas confirmer votre information, même si elle peut être vrai.
A bientôt!

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