mercoledì 18 novembre 2009
Sottoportico della Corte Nova
Il Sottoportico della Corte Nova si trova a Venezia nel sestiere di Castello, non lontano dalla Scuola di San Giorgio degli Schiavoni. Questo sottoportico è localizzato tra Calle Zorzi e la Corte Nova (in italiano "Nuova"). Questa corte di Venezia ha una caratteristica unica: durante le epidemie e i bombardamenti che ebbe a soffrire più volte la città, i suoi abitanti ne furono sempre risparmiati. Così successe che nel 1630, nonostante l'epidemia di peste nera, nessun abitante della Corte Nova venne contagiato, e lo stesso fatto, al limite del miracoloso, si ripeté con le epidemie di colera che colpirono duramente Venezia nel 1849 e 1855. Neppure i bombardamenti aerei austriaci nel corso della Grande Guerra provocarono delle vittime nelle case prospicienti alla Corte Nova. Gli abitanti di questa zona eressero all'interno del sottoportico ben due capitelli uno di fronte all'altro, (caso piuttosto raro a Venezia), per ringraziare la Madonna della Salute di avere risparmiato la loro comunità. Nei due capitelli sono raffigurate le immagini della Santa Vergine e l'atmosfera del luogo ci fa sentire più nella cappella di una chiesa che in un sottoportico. Ma attenzione, non si deve assolutamente calpestare la pietra in marmo rosso posta sulla pavimentazione del sottoportico (vedi foto). A detta dei superstiziosi, toccare quella pietra porta sventura. Non ci sono prove scientifiche che quella pietra rechi veramente sfortuna a chi la calpesti. Tuttavia la lettura delle sentenze capitali veniva pronunciata tra le due colonne in marmo rosso poste sulla Loggia Foscara di Palazzo Ducale. Inoltre il colore del lutto ai tempi della Serenissima era considerato il rosso. Non stupitevi quindi se vedrete i veneziani cercare di non calpestare una pietra in marmo rosso, il loro dna gli dice che sicuramente porta male! In Corte Nova era aperta, fino a tre anni fa, una tipica osteria di Venezia: l'Osteria alle Alpi da Dante. Questo tipo di locale praticamente non esiste più in città. Nelle vere osterie come questa si potevano veder giocare a carte i vecchi mentre fumavano pipe e sigarette o bevevano un bicchiere di vino. Le osterie che ci sono attualmente a Venezia si possono definire al massimo come enoteche o ristoranti, ma non assomigliano minimamente alle osterie che esistevano in città fino ad una ventina di anni fa. Il Sottoportico della Corte Nova si può raggiungere facilmente da Alloggi Barbaria con una passeggiata di soli 3 minuti.
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16 commenti:
Ciao Fausto,
j'ai visité cet endroit en septembre dernier. Le "plafond" du sotoportego est très beau. Qui sait, je suis peut-être passée devant l'hotel où vous travaillez?
a presto,
AnnaLivia
AnnaLivia: Je ne sais pas si vous êtes passée devant de l'endroit où je travaille. Le petit hôtel est situé entre Campo Santa Giustina et les Fondamente Nuove, le long de la Calle delle Cappuccine. Soit à deux minutes de marche de la Remiera Querini et du supermarché Coop.
A bientôt!
J'aime beaucoup cet endroit,sa douce lumiere à ,certaines heures,la couleur de ses crépis.
Alle Alpi Dante est il encore ouvert?J'aimerais y aller en Février prochain.
Catherine: Malheureusement, cette osteria est actuellement fermée. Je ne sais pas si sera rouverte dans l'avenir.
A bientôt!
Alors, si, je suis passée devant le 13 septembre en fin d'après-midi! Juste avant d'aller visiter San Francesco della Vigna. La prochaine fois je passerai vous voir.
Ciao Fausto,
a presto!
AnnaLivia: Bien! J'attends votre visite.
A presto,
Fausto
Cosa succede agli turisti ignoranti delle supertizioni e che calpestano la pietra rossa ?
Sono ugualmente passato davanti all'entrata degli Alloggi Barbaria fine ottobre. Non ho osato suonare per paura di disturbare.
Pour ma part, j'ai poussé mes pa jusqu'à votre porte et ses petits drapeaux. J'ai pas osé sonner...
Oui, malheureusement, Alle Alpi a fermé ses portes...définitivement ?
Aldo: Secondo me ai turisti che calpestano la pietra rossa non succede niente. Sono solo cose per superstiziosi, come quando un gatto nero attraversa la strada, o quando si rompe uno specchio. Io comunque la pietra rossa non la calpesto, non si sa mai. :O)
Nessun disturbo, ci mancherebbe. Sarà per me un grande piacere ricevere la vostra visita! Durante la settimana mi trovate al mio posto di lavoro, di pomeriggio.
A presto!
stef*: Vous pouvez venir me voir, il n'y a absolument aucun problème. Il me fera plaisir de recevoir votre visite. Malheureusement, il semble que l'Osteria alle Alpi est définitivement fermée.
A bientôt!
Interessante questo post, che avevo già letto, ma ci son tornato volentieri perchè tra l'altro il suo titolo mi ricorda due cose: il nome del mio paese NOVA Milanese e le CORTI di Nova, che sto studiando in questo periodo.
Come si può evincere dal mio ultimo post, sono ben 44 le Corti "superstiti" qui a Nova, le quali, tra l'altro, meritano di essere salvate, perchè tramandino alle future generazioni uno spicchio ancora intatto dell'Italia, dove si può ancora immaginare come vivessero gli abitanti del contado nei secoli passati.
Ciao.
Strano che non avessi commentato questo post a suo tempo, perchè contiene storie interessantissime, soprattutto per quel che riguarda la Corte Nova, la cui storia ci ricorda che lì avvennero quella serie di "miracoli"; storia che ricorderò in un mio prossimo post sulle Corti di Nova. Ma è bello anche per il fatto che spiega molto bene il perchè a Venezia sia il rosso il colore che porta male.
Mario: Speriamo si possano mantenere le corti del tuo paese. Esse sono sicuramente uno dei tratti caratteristici della località in cui vivi.
In effetti a Venezia il colore rosso era considerato come il nero lo è attualmente. Nessun veneziano calpesta quella pietra, almeno quelli che conoscono il fatto di quella pietra portasfortuna.
Ciao.
davvero interessante questo blog, soprattutto per me che mi interesso di fantasmi a Venezia!
liber@discrivere: Benvenuta nel blog! Una passione, quella per i fantasmi, che di sicuro condividi con molti altri lettori. Venezia e i fantasmi, una accoppiata avvincente....
Ciao.
Interessante il servizio,intrigante la leggenda,esaurienti le foto.Ma nella Serenissima non possono trovare posto quelle orrende porte anodizzate che tolgono il sapore del passato all'osteria.Saluti,Claudio da Ancona.
Claudio: E' il prezzo che Venezia deve purtroppo pagare alla "modernità". Comunque attualmente il locale che ospitava l'Osteria alle Alpi è in restauro e forse tali porte anodizzate potrebbero essere state rimosse.
Ciao.
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