giovedì 5 novembre 2009

Pulizie in Canal Grande


Le pulizie in Canal Grande non vengono fatte troppo spesso, a mio avviso. Come pulizie mi riferisco a quelle della superficie dell'acqua. Periodicamente il fondo del Canal Grande infatti viene scavato da delle draghe per garantire una profondità sufficiente al transito dei natanti anche in caso di bassa marea. Il Canal Grande ha infatti una profondità massima al centro di cinque metri. Comunque essendo il Canal Grande la principale via d'acqua di Venezia, esso necessiterebbe di una maggior attenzione da parte delle autorità competenti. Le pulizie in Canal Grande dovrebbero essere frequenti per tenerlo sgombro da oggetti inerti, naturali e non. Il Canal Grande viene pulito principalmente in occasione delle grandi manifestazioni remiere quali la Regata Storica o la Vogalonga. Per effettuare le pulizie in Canal Grande viene adoperata una apposita barca, (vedi foto), che tramite una speciale rete raccoglie gli oggetti che galleggiano e li depone in un cassonetto. Tale operazione non è particolarmente impegnativa e consente al Canal Grande di avere un aspetto decoroso. Il Canal Grande com'è noto divide in due parti Venezia e su di esso confluiscono decine di canali, detti in dialetto rii. Quindi tramite le maree, che si alternano ogni sei ore, il Canal Grande assume l'importante funzione di ricambiare le acque di molti canali cittadini. Esso può presentare a volte degli oggetti che vi galleggiano per questo motivo, sarebbe quello il momento più adatto per dedicargli delle pulizie. Probabilmente i costi frenano le autorità competenti dall'impiegare più frequentemente quella barca delle pulizie. Credo che trovare uno sponsor (che avrebbe un'indubbia visibilità) disposto a pagare le spese in cambio di piccoli spazi pubblicitari ai lati della barca, potrebbe costituire una giusta soluzione. Senza pesare sulle tasche dei contribuenti con il notevole vantaggio di avere un servizio utile durante tutto il corso dell'anno.

4 commenti:

marshall ha detto...

Fausto,
ottima l'idea di uno sponsor, che copra le spese per mantenere puliti il Canal Grande e i rii. Tale onore e onere potrebbero e dovrebbero accollarselo le Assicurazioni Generali, che hanno la direzione generale lì a Venezia, dove ogni anno, solitamente a fine aprile si svolge l'assemble generale degli azionisti. Lì a Venezia, e non altrove, ricevono anche le visite dei fornitori, che provengono da ogni parte d'Europa (tra questi c'è anche un mio ex cliente, un tipografo magistrale di Milano).
Mantenere le acque pulite è un'operazione molto importante. I Navigli Interni di Milano esisterebbero ancora, e a cielo aperto, se i milanesi avessero saputo mantenerli puliti, e se si fossero battuti affinchè non li ricoprissero. Ora, però, siamo in molti a rimpiangerli.
Ciao.
Mario

Fausto ha detto...

Mario: Speriamo che le Assicurazioni Generali diventino sponsor di questo servizio che sarebbe veramente di utilità pubblica. E' un peccato che a Milano siano stati interrati i Navigli Interni. Chissà quali importanti funzioni avrebbero potuto assolvere al giorno d'oggi. Sarebbe bello per me sapere di più sui Navigli. Li mostrano a volte in tv ma ne ignoro la storia, il loro utilizzo attuale e quello che ebbero in passato. Anche in altre città si rimpiange di aver interrato i canali. Mi viene in mente Bangkok, la capitale della Thailandia, che era chiamata la Venezia del Sud-est asiatico poichè era attraversata da dozzine di canali. La maggior parte di essi fu sacrificata per costruire nuove strade al fine di snellire il traffico terrestre a scapito di quello acqueo. Il risultato è stato deludente poichè Bangkok è ai giorni nostri una delle città più caotiche al mondo.
Ciao.

marshall ha detto...

Fausto,
ho fatto studi accurati sui Navigli di Milano. Studi che ho stralciato nel mio blog alle voci "Navigli di Milano". Come ti ho già detto in altro commento, ho perfino sognato e immaginato le gondole a Mlano. E ho scritto anche che se Mlano, oltre ad avere ancora i navigli interni, fosse ancora contornata dalle sue possenti antiche Mura Spagnole, potrebbe comparire nell'elenco delle più belle città del mondo. Sempre dopo Venezia, s'intende, che in quel'elenco figura sempre al primo posto.

Ciao, venesian.
Mario

Fausto ha detto...

Mario: Ho letto i post del tuo blog relativi ai Navigli di Milano. E' un vero peccato che molti di essi siano stati interrati specialmente nel secolo scorso. Magari Milano avesse ancora la sua cinta muraria. Probabilmente chi la distrusse non fu lungimirante: potremmo avere avuto in Italia al giorno d'oggi la nostra Carcassonne?
Ciao.

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