venerdì 20 novembre 2009
Gatto Grigio
Un pomeriggio stavo camminando per Campo San Giovanni e Paolo, quando vidi un gatto grigio uscire dal balcone di una casa e scendere su di un cornicione. Quello che più mi colpì non fu l'agilità del felino, ma il colore dei suoi occhi: erano di una tinta tra il giallo e l'arancione, veramente impressionante (per apprezzare il colore degli occhi si deve cliccare sulla foto per ingrandire l'immagine). Mi fermai subito a scattare delle foto, prima che il gatto si decidesse a tornare in casa. Quando ebbi finito di fare le foto mi accorsi che attorno a me, alla vista del gatto grigio, si era creata una piccola folla di persone composta per lo più da turisti, alcuni dei quali riprendeva la scena con il telefono cellulare. Il gatto grigio in un primo tempo rimase in posa, incuriosito, ma poi, forse intimorito da tanto interesse, fece un salto verso il balcone e sparì con la stessa velocità con la quale era arrivato. Scusa gatto grigio se ho involontariamente rovinato la tua "siesta" pomeridiana all'aria aperta!
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8 commenti:
Fuori tema.
Aspetterei tue eventuali osservazioni al mio post, molto defatigante:
Venezia per tutti, tutti per Venezia.
Ciao.
Mario
Mario: Il tuo post mi è veramente piaciuto. Ti ringrazio per l'accostamento con Lino Toffolo che è un nostro grande e simpatico concittadino. I lettori del blog possono trovare il tuo interessante articolo su Venezia al seguente link:
http://esperidi.blogspot.com/2009/11/venezia-per-tutti-tutti-per-venezia.html
Ciao.
Fausto
Fausto,
grazie per la recensione, che apprezzo molto.
Sono qui anche per un'altra ragione, spinto da curiosità per Venezia.
Nel post del 2 settembre 2008, in cui parli del gatto Van Gogh, parli anche dell'utile funzione che "avevano" i gatti a Venezia, nel ripulire magazzini e SCANTINATI da animaletti indesiderati. Allora esistono scantinati a Venezia? Nel caso, perchè non ce ne documenti qualcuno? Poichè molti lettori, me compreso, si saran fatta l'idea che a Venezia non esistono cantine, ma neanche scantinati, per via del fatto che tutte le costruzioni devono poggiare sulle cosiddette "palafitte" (o che altro. Correggimi).
Grazie. Ciao.
Mario
Fausto,
l'idea su Lino Toffolo m'era venuta nel momento in cui ragionavo a proposito di quel tuo passo dove parli di quella proposta di studio del dna di veneziani aventi i quattro nonni nati a Venezia. L'accostamento è stato immediato, perchè sere prima Lino Toffolo era stato intervistato da Rai3 in merito alla "lingua" veneziana che sta scomparendo; e, a conclusione dell'intervista, malinconicamente disse che alla fine saranno solo in due o tre, oltre a lui, a parlarla.
Ciao.
Mario
Fausto, vous avez eu bien de la chance car malheureusement je n'ai pas vu beaucoup de chats, cette fois-ci. Un beau rouquin qui nous a accompagnés un bout de chemin vers l'université Foscari et 2 noirs et blancs vers S' Francesco della Vigna, ah oui ! et deux à la librairie Acqua Alta de Luigi Frizzo...
Mario: Giusta osservazione. Esistono scantinati a Venezia, ma solo al di sotto di edifici edificati su zone rialzate. Essi furono costruiti nei primi anni del '900. Una di tale aree si chiama "Chiovere" e si trova tra i Frari e la stazione di Venezia.
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In effetti il "dialetto" veneziano, che è stato lingua ufficiale durante i 1100 anni di indipendenza della Serenissima, sta scomparendo. Contrariamente a quanto fanno tutti gli altri genitori, io con mia figlia parlo in veneziano, cercando di mantenere viva la tradizione. Mi rendo conto che molti dei giovani veneziani al giorno d'oggi non capiscono il significato di alcune parole che dico. Il dialetto veneziano attualmente si è ridotto alla mera italianizzazione di quella che è stata per secoli una lingua parlata in tutti gli angoli del Mare Mediterraneo.
Ciao.
Fausto
VenetiaMicio: En effet, il faut avoir la chance de trouver des chats dans la rue à Venise. Dans la librairie «Acqua Alta" il y a toujours des chats. Est l'un des rares endroits en ville où vous pouvez trouver ces félins.
A bientôt!
Fausto
Fausto,
splendide quelle commedie goldoniane recitate da Cesco Baseggio, in "lingua" veneziana. Era un piacere starlo a sentire.
Ciao.
Mario
Mario: Chissà perchè non trasmettono più in tv quelle commedie.
Ciao.
Fausto
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