martedì 17 novembre 2009
Vaporetto
Il vaporetto è di gran lunga il mezzo di trasporto più usato a Venezia. Il vaporetto deve il suo nome al fatto che esso originariamente si muoveva grazie al vapore prodotto in una caldaia da legna e carbone. Solo più tardi il motore del vaporetto fu alimentato dal gasolio, ma il nome di questo natante pubblico rimase invariato. Il vaporetto già nel 1873 venne usato nella laguna tra Chioggia, Venezia e Jesolo. Ma fu a partire dal 15 settembre 1881 che esso divenne un mezzo di trasporto pubblico in Canal Grande. In quei giorni i gondolieri fecero numerose proteste, temendo di poter perdere il proprio lavoro a causa del vaporetto. A nulla valsero le agitazioni dei gondolieri perchè l'inarrestabile corso del progresso aveva di fatto già imposto l'uso del vaporetto. Attualmente il vaporetto, la cui gestione è affidata ad Actv, trasporta ogni anno centinaia di migliaia di turisti e veneziani. Ci sono due tipi di vaporetti: il primo è più grande (ed assomiglia di più all'originale, vedi foto in alto) è di tinta crema sui fianchi e sul tetto, mentre il secondo è di colore bianco e nero, ed ha dimensioni più piccole. Il vaporetto classico per eccellenza percorre il Canal Grande ed effettua tutte le fermate (linea 1, chiamata linea accelerata), ed anche il Canale della Giudecca (linea 2). I veneziani chiamano questo natante anche con il nome di vaporino. Mentre il vaporetto bianco e nero viene chiamato dai locali con il nome di motoscafo. Esso viene usato nelle linee circolari, le "Giracittà" come la l. 42 o 52, che consentono di effettuare, con alcune varianti, il giro di Venezia. Questi vaporetti sono più bassi di quelli classici per consentire loro di passare al di sotto del Ponte delle Guglie o del Ponte dei Tre Archi durante le maree sostenute. Se ciò non è possibile, anch'essi transitano solo per il Canal Grande in attesa che l'altezza della marea ritorni alla normalità. L'equipaggio del vaporetto è composto da un comandante e da un marinaio. Il comandante deve guidare il vaporetto rispettando i limiti di velocità ma anche gli orari previsti ed è il responsabile del natante. Nei giorni di nebbia, quando la visibilità è limitata, egli viene aiutato dal radar e dalle luci gialle dislocate lungo il corso del Canal Grande. I marinai Actv sono coloro i quali devono effettuare le manovre di ormeggio del vaporetto sui pontili, detti anche imbarcaderi. Per consentire l'attracco i marinai usano delle corde da fissare a delle bitte e quindi per far scendere e salire i passeggeri devono aprire i barcarizzi che sono dei cancelletti metallici. I marinai entrano in Actv tramite concorso pubblico, mentre per diventare comandanti si deve avere un'esperienza di navigazione certificata di 18 mesi e superare un concorso interno. Il vaporetto ha una capienza massima di 219 persone e dei posti riservati agli anziani ed alle persone disabili. Durante la bella stagione il vaporetto spesso è carico di persone, per cui se la calca vi dà fastidio, vi consiglio una bella camminata, a meno che non dobbiate visitare le isole della laguna. Quella che i veneziani considerano una "corsa" in vaporetto, per i turisti diventa inspiegabilmente un "traghetto". Il significato della parola traghetto vuol dire passare da una sponda all'altra (chi non ricorda il traghetto di Caronte?). Quindi per i veneziani gli unici traghetti sono (giustamente) quelli che attraversano il Canal Grande verso la sponda opposta. Il vaporetto è comunque un mezzo pubblico di trasporto indispensabile sia per chi voglia scoprire Venezia dall'acqua ad un prezzo tutto sommato accettabile (attualmente 6,50 euro), sia per le persone anziane o disabili che hanno problemi negli spostamenti.
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Vivere a Venezia
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6 commenti:
Ed ecco verso noi venir per nave
un vecchio, bianco per antico pelo,
gridando: Guai a voi, anime prave!
Non isperate mai veder lo cielo:
i' vegno per menarvi a l'altra riva,
ne le tenebre eterne, in caldo e n'gelo,
..."
(Caronte il TRAGHETTATORE
Dante - Inferno III, 82-87)
Questo riferimento alla Divina Commedia, ci voleva proprio, per riscaldare lo spirito.
La lettura delle pagine di questo blog, è quanto di meglio possa esserci per rompere con la routine quotidiana. Sono come limpide pennellate di un grande quadro, che si va definendo a mano a mano. Pian piano, sto diventando grande conoscitore di Venezia, pur avendola visitata una sola volta, e di fretta.
Hai accennato alla fruibilità dei vaporetti per disabili. Hai mai sentito di eventuali incidenti capitati a disabili durante le operazioni di imbarco e sbarco? In pratica, vorrei mettere il dito sulla sicurezza per disabili nel servirsi dei vaporetti.
Grazie, ciao.
Mario
Mario: Ottima la citazione di Caronte, perfettamente in tema con il post.
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Per fortuna non ho mai sentito di incidenti occorsi nei vaporetti a persone disabili durante le operazioni di imbarco e sbarco. I marinai dei vaporetti sono sempre solerti nell'aiutare le persone disabili ed anche le persone anziane che hanno dei problemi di movimento.
Ciao.
Fausto
Merci Fausto pour tous ces articles tellement interessants sur notre chere Venise.
Je vous ai envoyé un nouveau mail le 12 Novembre mais apparemment vous ne l'avez pas recu.L'adresse n'est peut etre pas bonne.C'est pourtant celle qui s'inscrit quand je recois la confirmation que mon commentaire est arrivé.
Pour Marshall:in vaporetti i marinai sono sempre gentili con i disabili,. e anche la gente .Tutti aiutano i disabili. Ciao .
Catherine: Mon adresse e-mail est:
info@alloggibarbaria.it
A bientôt!
Allora,Fausto,mi permetti di darti un compitino,per quando ne avrai tempo e voglia,che possa inquadrare ancor meglio l'interessante quadretto che ci hai regalato sui vaporetti?Nelle occasioni in cui ho visitato Venezia (sempre troppo poche,e la prossima verrò a conoscere la Vs. struttura),ho avuto occasione di notare all'interno di alcune delle unità la cosiddetta "targa di costruzione",ove vengono annotati i dati salienti del natante,e comunque sempre l'anno ed il cantiere di costruzione;e in diversi casi ho rilevato la dicitura "CANTIERI NAVALI RIUNITI (o DEL TIRRENO)- ANCONA- ANNO 1938 (forse).Avendo lavorato per 30 anni in quel cantiere(naturalmente in epoca posteriore),ti sarei grato se,per noi che ti seguiamo, potessi effettuare in tal senso una verifica ad integrazione del tuo bel servizio.Grazie,Claudio da Ancona.
Claudio: Alcuni cantieri vennero incaricati di costruire i vaporetti nel corso degli anni. Quando avrò un resoconto più completo vedrò di farne una lista e di pubblicarla tra questi commenti.
Ciao.
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