domenica 20 settembre 2009

Marinai Actv


Il marinai Actv sono i lavoratori che a Venezia consentono l'approdo ai vaporetti fissando a delle bitte una corda che trattiene l'imbarcazione. Dopo di che i marinai Actv devono aprire il cancelletto, detto barcarizzo, che consente ai passeggeri di scendere e salire a bordo. Questo avviene regolarmente ad ogni fermata ed i marinai Actv dimostrano sempre abilità nel gettare la corda anche in situazioni climatiche avverse. Se il capitano del vaporetto non effettua un approdo corretto, arrivando troppo veloce o distante dal pontile, i marinai sono comunque pronti con la loro corda per fissare il mezzo di trasporto all'imbarcadero. I marinai Actv a volte hanno pochi istanti per compiere l'operazione di approdo ma riescono quasi sempre nell'intento, a meno che il vaporetto non arrivi a velocità sostenuta, nel qual caso è meglio lasciare la corda e riprovare poco dopo. I marinai Actv possono essere sia uomini che donne e vengono prevalentemente da Chioggia e da Sottomarina, località che si trovano a circa un'ora di distanza da Venezia. I marinai Actv hanno il compito di fare il biglietto se gli utenti che salgono a bordo lo richiedono. Inoltre essi devono cercare di far sistemare i bagagli dei turisti negli appositi scomparti localizzati dietro alla cabina di pilotaggio, poichè le valigie intralciano il transito degli altri passeggeri. I marinai Actv devono vigilare affinchè le regole di bordo vengano rispettate, in vaporetto non è infatti consentito fumare neanche all'aperto. E' inoltre vietato indossare lo zaino a bordo. I marinai Actv hanno anche la gentilezza di aiutare a far salire a bordo le carrozzine ed i passeggini ma anche le sedie a rotelle delle persone disabili. Talvolta ciò diventa arduo specialmente se il vaporetto è carico di gente, fa caldo, ed i passeggeri non vogliono entrare nella apposita cabina. Si può affermare che i marinai Actv "riposano" durante la bassa stagione a Venezia poichè il numero di utenti diminuisce sensibilmente, consentendo loro di lavorare in completa tranquillità. I marinai Actv, dopo un periodo più o meno lungo, avendo accumulato la giusta esperienza, possono aspirare a diventare capitani del vaporetto, se lo desiderano, poichè il ruolo di capitano comporta maggiori responsabilità. Può succedere infatti raramente che si verifichino delle collisioni con altre imbarcazioni, e la navigazione risulta molto difficile in caso di giornata di nebbia anche con l'ausilio del radar. Quando ero bambino sognavo di diventare marinaio Acnil (così si chiamava allora Actv), ma il destino evidentemente non ha voluto così. Da piccolo era così bello veder tirare la corda dal marinaio della linea 1 che poi sul pontile gridava: "Rialto, San Marco, Lido!".



2 commenti:

Anonimo ha detto...

Una delle mansioni del marinaio ACTV che stanno più a cuore alla dirigenza però è quella di effettuare il controllo dei titoli di viaggio. Il marinaio ACTV deve, da solo, controllare i biglietti della clientela e se rileva delle trasgressioni redigere una sanzione. Questo è un lavoro che viene svolto anche da squadre di 3 o 4 verificatori, ma che il marinaio deve fare da solo come prescritto dal mansionario. Deve vigliare affinchè i cani a bordo indossino tutti museruola e guinzaglio, anche se per quieto vivere in caso di animali di piccole dimensioni finge di non vedere per evitare litigi con la clientela. Sui passeggini invece faccio notare che esiste un regio decreto che imporrebbe il trasporto a bordo dei vaporetti solo se ripiegati. Non aspettatevi quindi un aiuto dal personale come scritto nell'articolo. Passeggini e carrozzine infatti creano notevoli disagi a bordo specie in estate e nei motoscafi quando i mezzi sono affollatissimi. Fare il marinaio non è affatto un bel lavoro, i turni infatti impongono il lavoro nei giorni festivi (sono davvero poche le domeniche che un marinaio passa a casa ed escluso natale tutte tutte le feste canoniche a Venezia prevedono il servizio di trasporto pubblico regolare) i turni hanno orari infami la mattina si può iniziare alle 4 la sera alla una. Si lavora col freddo, con la pioggia o rigorosamente in divisa e pantaloni lunghi in piena torrida estate. Tutto ciò per essere ricompensati dalla clientela veneziana che non vede l'ora di insultare il marinaio per qualsiasi motivo. Se il vaporetto è in ritardo, se il cliente è in ritardo e sta correndo ma non lo si aspetta, se nonostante ti sei fatto in 4 un gruppo di turisti non si sposta dal passaggio e c'è un veneziano che s'è alzato all'ultimo dalla sedia e improvvisamente ha fretta di scendere, anche se i veneziani non rispettano la fila a terra è colpa del marinaio che stava a bordo del mezzo in cui si sono imbarcati, se non ci sono corse bis, se riprendi qualcuno che si siede nei gradini di entrata alle cabine, perchè infine ha pagato il biglietto è stanco ed è colpa del marò se non cis ono sufficienti posti a sedere per tutti. E' il lavoro di uno mazziato contro 200 clienti che hanno sempre ragione. Bello l'articolo-elogio alla figura del marinaio, ma per fortuna che la vita non t'abbia mai fatto provare l'esperienza.

Fausto ha detto...

Anonimo: Può darsi che la mansione del marinaio Actv sia dura. Tuttavia, avendo lavorato come turnista (operatore esterno) per vent'anni in un impianto chimico del Petrolchimico di Porto Marghera non credo che avrei disdegnato un impiego come marinaio Actv. Svegliarmi alle 4 del mattino era la normalità, come il fatto di essere a contatto quotidianamente con sostanze nocive, quali benzene o acido solforico. Non ricordo di essere restato a casa molte volte per Natale o per Pasqua, così come la notte del 31 dicembre. Si, forse l'esperienza del marinaio Actv potrà essere dura, ma quella di un turnista chimico non è da meno, credimi.....
Cordiali saluti.

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