domenica 19 settembre 2010

Cielo dei Sospiri


Il Cielo dei Sospiri è il nome che le autorità preposte ai restauri hanno dato al complesso di impalcature presenti intorno al Ponte dei Sospiri. I restauri delle facciate del Palazzo Ducale e del Palazzo delle Prigioni vanno avanti ormai da alcuni anni, come si può vedere nel mio post "Restauri a Palazzo Ducale" che risale al lontano Ottobre 2008. Con il passare dei mesi non si può notare un avanzamento dei lavori, perché le impalcature coprono gli edifici in restauro. In tali impalcature vengono cambiati di volta in volta solo gli sponsor, che così hanno un ritorno di immagine enorme. Le immagini pubblicitarie su queste impalcature vengono infatti fotografate da migliaia di turisti e fanno quindi il giro del mondo. Negli ultimi tempi è in atto un acceso dibattito a Venezia. Ci si chiede se sia possibile che tali impalcature debbano restare per anni solo, sembra, per compiacere gli sponsor. E' pur vero che sono gli sponsor a pagare i restauri (tra i quali quello del "Cielo dei Sospiri"), ma i lavori, ad avviso di molti veneziani, dovrebbero procedere molto più celermente. Anche l'impalcatura sulla facciata del Museo Correr, presente in Piazza San Marco da anni, ne è la riprova. Mi ricordo che fece scalpore qualche tempo fa un'impalcatura posta sulla facciata della Chiesa di San Simeon Piccolo che mostrava una modella poco vestita. Non mi sembrava proprio il caso di posizionare tale immagine su un luogo sacro. Quando passo per il Ponte della Paglia e vedo il "Cielo dei Sospiri" mi viene proprio da sospirare ricordandomi di quanto fosse bello e romantico questo luogo prima dell'intervento di restauro. Si spera che le autorità competenti si dimostrino più attente in futuro e possano formulare delle regole su queste impalcature. Scrivendoci magari sopra i tempi previsti per la fine dei lavori (da rispettare, altrimenti la ditta responsabile dovrebbe pagare una penale). Le stesse immagini dovrebbero essere più sobrie, non presentare colori sgargianti (vedi foto) ma essere adeguate all'ambiente in cui si trovano. O faranno somigliare sempre più Venezia ad una nuova Disneyland.




5 commenti:

Anonimo ha detto...

Il cielo dei sospiri, é inutile che stiamo a recriminare in comune c'é qualcuno che prende le tamgenti dagli sponsor e dalle imprese, addirittura qui a Mestre si fanno dei lavori stradali che durano anni non mesi, ci sono le tangenti di mezzo. Anche il tram é una grossa buffonata, servirà solo a dar fastidio agli automobilisti con tutti i sensi unici che hanno fatto, ma non risolverà proprio niente. Si potevano usare autobus elettrici, una sessantina, oppur rimettere le filovie quelle modernissime, costava meno di quella schifezza di tram, ma dobbiamo pure ingrossare le tasche di certi amministratori. Gianfranco

Pier ha detto...

il cielo dei sospiri, ha i suoi pro ed i suoi contro come ogni disagio che si rispetti, ricordo gli interminabili restauri della facciata del duomo di Milano, che pure non aveva sponsor.
La possibilità di accedere a spazi pubblicitari in luoghi dove normalmente non è possibile esporre un marchio, ed in luoghi molto frequentati, alza l'interesse e le cupidigie. Penso che alla base di tuto dovrebbe esserci la trasparenza, verso il contribuente e verso i cittadini (distinguo perchè spesso le due figure non coincidono). Ogni appalto pubblico ha delle regole stabilite per legge, durata importi etc, si tratta solo di applicarle.

Fausto ha detto...

Gianfranco: Uno dei problemi all'ordine del giorno in Italia è che i lavori durano troppo, mentre i tempi di consegna andrebbero rispettati, a costo di far lavorare gli operai anche di notte (pagandogli gli straordinari, s'intende!). Non ho condiviso la scelta del tram perché la posa in opera della monorataia ha creato disagi per anni. Credo si potesse trovare una soluzione migliore, ma tant'è. Adesso che il tram è pronto, speriamo almeno che il gioco abbia valso la candela.
Buona serata.

Pier: In effetti le regole sugli appalti pubblici già ci sono, sta alle autorità farle rispettare. In tal senso auspico un giro di vite, e che vengano comminate delle sanzioni a chi non rispetta i tempi di consegna delle opere pubbliche, restauri compresi. Il Cielo dei Sospiri è solo la punta dell'iceberg del problema che persiste a Venezia. Basta fare una passeggiata per rendersi conto di quante altre impalcature ricoperte di sponsor siano presenti, da anni, in città.
Ciao.

Irina Kovalenko ha detto...

Hi, Domenica. Could you explain the expression "Cielo dei Sospiri" in English, please?
Literally "Sighs of heaven", right? But what's the meaning of it? Does it have to do with a bad state of Palazzo Ducale? Thanx, welcome to my blog!
Irina

Fausto ha detto...

Irina: Literally it means "Sky of sighs". It was just referring to the blue color of the scaffold.
Kind regards.

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