Una visita a Burano la si può certamente consigliare anche a chi si ferma solo pochi giorni a Venezia. Una visita a Burano consente di vedere un'isola della Laguna di Venezia molto ben conservata. Burano attualmente sfrutta come risorsa principale il turismo ma è tuttora molto diffusa la pratica della pesca. Inoltre in quest'isola viene ancora eseguita la lavorazione del merletto con un antico procedimento chiamato "punto in aria" o "punto Burano". Ma vediamo innanzi tutto come raggiungere Burano per effettuare la nostra visita. Chi arriva direttamente da fuori Venezia può prendere da Piazzale Roma o dalla Ferrovia le linee dei vaporetti 42 o 52 (partono ogni 10 minuti) che in circa 20 minuti arrivano al pontile "Fondamente Nove".
Qui si scende e si gira a destra, si attraversa il grande Ponte Donà per andare al pontile dal quale parte la linea LN (durante il giorno ai minuti .10 e .40 di ogni ora), che effettua poi una breve fermata all'imbarcadero "Murano Faro". Quindi il vaporetto continua la sua corsa verso la Laguna Nord, si ferma ancora a Mazzorbo ed infine arriva all'Isola di Burano. Da "Fondamente Nove" a Burano si impiegano circa 40 minuti di vaporetto. Il mio consiglio è quello di acquistare nelle biglietterie principali per ogni persona almeno un biglietto Actv da 12 ore (attualmente costa 16 euro), che consente di risparmiare rispetto alla corsa singola. Il biglietto va convalidato prima della partenza nelle macchine Imob.
Appena arrivati a Burano c'è un parco pubblico che si presta perfettamente per i pic-nic, essendoci anche qualche panchina all'ombra. Dopo aver consumato il nostro frugale pasto si può cominciare la nostra visita a Burano. Fin dalle prime viuzze ci si rende conto che nell'isola sono presenti una miriade di negozi che vendono merletti. Gli eventuali acquisti vanno fatti con estrema cautela, poiché i prezzi variano di molto da un posto all'altro. In alcuni negozi si trovano merletti fatti a mano (decisamente più cari), in altri sono presenti dei merletti fatti a macchina. Serve perciò l'occhio allenato di un'esperta per capirne (e apprezzarne) la differenza.
Ci si può addentrare nelle altre calli e campielli di Burano ma l'isola non è troppo grande e quindi si passa sicuramente almeno una volta per Via Galuppi che è la strada principale dell'isola. Tale strada deve il nome al suo più illustre cittadino, un musicista del '700, Baldassare Galuppi. Anche questa strada è piena di negozi che vendono merletti ma anche di ristoranti, il più famoso dei quali (non il più economico) è la Trattoria da Romano.
Proseguendo il nostro cammino si giunge in Piazza Galuppi dove è posto un busto del musicista e dove sorge il Museo del Merletto con annessa scuola di merletto (attualmente entrambi chiusi).
Dalla Piazza si nota la Chiesa di San Martino, vescovo di Tours, che è anche il protettore di Burano, con il caratteristico campanile pendente.
Oltre la chiesa di gode di un panorama della laguna con, in lontananza, l'isola di San Francesco del Deserto. Poi ci si può perdere ovunque per calli, campielli e fondamente, cercando di scoprire gli angoli più nascosti che regalano sempre scorci interessanti da ammirare, con i tipici colori di Burano, così sgargianti negli esterni delle case.
Il dolce tipico dell'isola di chiama bussolà ed è squisito, da provare. Verso sera comunque l'isola si svuota di turisti e ci sembra di immaginare come potesse essere Venezia qualche secolo fa. Al termine della vostra visita a Burano avrete sicuramente dei bei ricordi e la sensazione che vorrete tornarci un giorno.
La partenza del vaporetto LN verso Venezia - Fondamente Nove avviene dal pontile di Burano ai minuti .26 e .56 di ogni ora durante il giorno e di sera. La visita di Burano la si può godere maggiormente in inverno, quando ci sono meno turisti, tuttavia con la bella stagione si hanno più ore di luce e quindi il divertimento è assicurato.
Non vi è ancora venuta la voglia di fare una visita a Burano?
Qui si scende e si gira a destra, si attraversa il grande Ponte Donà per andare al pontile dal quale parte la linea LN (durante il giorno ai minuti .10 e .40 di ogni ora), che effettua poi una breve fermata all'imbarcadero "Murano Faro". Quindi il vaporetto continua la sua corsa verso la Laguna Nord, si ferma ancora a Mazzorbo ed infine arriva all'Isola di Burano. Da "Fondamente Nove" a Burano si impiegano circa 40 minuti di vaporetto. Il mio consiglio è quello di acquistare nelle biglietterie principali per ogni persona almeno un biglietto Actv da 12 ore (attualmente costa 16 euro), che consente di risparmiare rispetto alla corsa singola. Il biglietto va convalidato prima della partenza nelle macchine Imob.
Appena arrivati a Burano c'è un parco pubblico che si presta perfettamente per i pic-nic, essendoci anche qualche panchina all'ombra. Dopo aver consumato il nostro frugale pasto si può cominciare la nostra visita a Burano. Fin dalle prime viuzze ci si rende conto che nell'isola sono presenti una miriade di negozi che vendono merletti. Gli eventuali acquisti vanno fatti con estrema cautela, poiché i prezzi variano di molto da un posto all'altro. In alcuni negozi si trovano merletti fatti a mano (decisamente più cari), in altri sono presenti dei merletti fatti a macchina. Serve perciò l'occhio allenato di un'esperta per capirne (e apprezzarne) la differenza.
Ci si può addentrare nelle altre calli e campielli di Burano ma l'isola non è troppo grande e quindi si passa sicuramente almeno una volta per Via Galuppi che è la strada principale dell'isola. Tale strada deve il nome al suo più illustre cittadino, un musicista del '700, Baldassare Galuppi. Anche questa strada è piena di negozi che vendono merletti ma anche di ristoranti, il più famoso dei quali (non il più economico) è la Trattoria da Romano.
Proseguendo il nostro cammino si giunge in Piazza Galuppi dove è posto un busto del musicista e dove sorge il Museo del Merletto con annessa scuola di merletto (attualmente entrambi chiusi).
Dalla Piazza si nota la Chiesa di San Martino, vescovo di Tours, che è anche il protettore di Burano, con il caratteristico campanile pendente.
Oltre la chiesa di gode di un panorama della laguna con, in lontananza, l'isola di San Francesco del Deserto. Poi ci si può perdere ovunque per calli, campielli e fondamente, cercando di scoprire gli angoli più nascosti che regalano sempre scorci interessanti da ammirare, con i tipici colori di Burano, così sgargianti negli esterni delle case.
Il dolce tipico dell'isola di chiama bussolà ed è squisito, da provare. Verso sera comunque l'isola si svuota di turisti e ci sembra di immaginare come potesse essere Venezia qualche secolo fa. Al termine della vostra visita a Burano avrete sicuramente dei bei ricordi e la sensazione che vorrete tornarci un giorno.
La partenza del vaporetto LN verso Venezia - Fondamente Nove avviene dal pontile di Burano ai minuti .26 e .56 di ogni ora durante il giorno e di sera. La visita di Burano la si può godere maggiormente in inverno, quando ci sono meno turisti, tuttavia con la bella stagione si hanno più ore di luce e quindi il divertimento è assicurato.
Non vi è ancora venuta la voglia di fare una visita a Burano?
10 commenti:
Anonimo: Ti ringrazio per avermi espresso infima considerazione sul mio blog e sulle mie pessime foto su Burano. Tanto mi merito per perdere ore ad aggiornare questo blog. La mancanza di commenti su questo articolo ti dà comunque ragione. Credo che il blog stia andando verso il suo capolinea, purtroppo. Il mio tempo lo posso dedicare ad altri interessi personali, non necessariamente ad un blog che ha sempre meno lettori e commenti.
Grazie per l'attenzione. E complimenti per l'anonimato che ti rende onore.
una bella passeggiata a Burano sotto il sole. Con tutto ciò che occorre sapere perché il giorno avvenga bene.
Désolée pour les fautes mais je ne parle pas bien l'italien!
tes articles sont toujours très intéressants.
Fausto,
non facciamo questo per ricevere dei commenti, quante volte te lo dovrei ripetere. Lo facciamo perché ci fa piacere.
E perché te la prendi con quello che ti scrive un tizio?
Che dici che il blog stia andando verso il capolinea?! E da dove mi informo come vanno le salite del Signore dei Campanili? Lo sai che mi aspetto a vedere gli eventi a Venezia documentati con la tua macchina da presa, la festa di San Giacomo del Orio, il Redentore, che fine avrà il ragazzo con la rana, tutto... E non solo io.
Che commenti ti aspetti, caro amico, nella stagione nella quale tutti sono in vacanza? Il mio principe Sergio ritornerà a settembre. Tutti sono andati nelle case da montagna o al mare e si sono allontanata dai computer, solo chi lavora al suo pc è ancor qui.
Ciao Fausto, non ho letto il commento anonimo ma posso intuire dalla tua risposta che non sia stato un post gradevole, né rispettoso del lavoro che fai con tanta passione. Apprezzo molto il tuo blog e ci ho trovato moltissime informazioni e spunti utili che mi permettono di organizzare meglio le mie gite a Venezia. Penso che tante altre persone condividono questa mia opinione, anche quei visitatori "anonimi" (nel senso buono della parola) che arrivano alle pagine del tuo blog attraverso motori di ricerca (come ci sono arrivata io qualche mese fa) e ci trovano le informazioni delle quali avevano bisogno, e, anche se restano silenti, ti ringraziano nel cuor loro, e ti augurano buona fortuna e buona vita. E così si crea un'onda di energia positiva che ti raggiungerà e ti sosterrà nei momenti difficili. E poi, finita l'estate, gli avventori del blog torneranno a casa dai mari e monti, e tutto riprenderà meglio di prima. Un saluto... e non mollare!
Album vénitien: Merci pour vos compliments. J'espère que dans ce billet vous trouverez des informations intéressantes pour une bonnne visite à l'île de Burano.
A bientôt.
emilia: La verità è che non lo faccio per me, il blog. Lo aggiorno per mostrare a tutti quanto sia bella Venezia e quanti tesori essa nasconda che aspettano solo di essere scoperti.
I commenti sono il "termometro" di un blog, ossia se viene seguito o meno. Posso vivere anche senza i commenti del blog, certo. Ma senza di essi, come faccio a migliorare il blog? Come posso capire i gusti dei lettori?
Grazie comunque di cuore per le tue parole.
Saluto tutti quelli che, beati loro, sono in vacanza.
A presto.
Irina: Grazie anche a te per il sostegno che mi dai. A volte ricevo dei commenti non costruttivi che mi danno l'idea che io stia sbagliando tutto, foto e contenuti. Io, da parte mia, ci metto tanto impegno e passione. Cerco di fornire informazioni utili a chi non è mai venuto a Venezia, ma anche a chi già la conosce e vuole scoprire altri luoghi.
Non vorrei proprio mollare, non fa parte del mio modo di essere.
Buona serata.
Caro Fausto,
non sono d'accordo che i commenti siano "il termometro" di un blog come dici tu. Così uno può dire che i baci sono "il termometro" di un amore, ma cosa diciamo di quegli amori in cui non ci si è dato nessun bacio, oppure del amore matrimoniale che dura col tempo ma i baci non sono più quello che erano nel periodo del fidanzamento.
Chi scrive un blog non deve far conto dei commenti, ma del numero dei lettori. Perché non tutti che ti leggono commentano. Non sempre si ha qualcosa da dire.
emilia: Può anche essere come dici tu sulla considerazione del numero dei commenti. Ma se i lettori diminuiscono, allora c'è qualcosa che non va e solo con i commenti posso capire cos'è che non funziona in questo blog.
Buona giornata.
Ho tentato di fotogafiare i campanili pendenti di Venezia in questi giorni e quello di Burano oggi quando faccio bli scatti... in apparenza sono retti!
PODI-.
Podi: Guardando i campanili di Venezia dalla giusta angolazione si nota come alcuni di essi siano realmente pendenti. Tra questi vi è proprio quello di Burano.
Buona giornata.
Ciao Fausto,
non ho idea del commento anonimo che hai ricevuto.
Io ho trovato il tuo blog cercando informazioni su Burano e Murano e, per quanto mi riguarda ho trovato utili le informazioni che riporti e ho apprezzato il tono "caloroso" che solo una persona orgogliosa del proprio paese riesce a trasmettere.
Continua senza indugi quesa iniziativa, hai fatto un buon lavoro. Io e mia moglie visiteremo Burano e Murano il prossimo mese (Marzo 2013). Ciao.
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