domenica 16 gennaio 2011

Bosch a Palazzo Grimani


Bosch a Palazzo Grimani è una mostra allestita a Venezia e dedicata al celebre pittore olandese. L'esposizione Bosch a Palazzo Grimani è stata fortemente voluta dal Sovrintendente al polo museale di Venezia, Vittorio Sgarbi. Questa mostra propone dei dipinti che furono probabilmente eseguiti da Jheronimus (o Hieronymus) Bosch durante il suo soggiorno nella Serenissima. Queste tele giacevano da anni nei depositi di Palazzo Ducale e non erano quindi visibili al pubblico.
Si tratta di Visione dell'Aldilà (1503), Trittico di Santa Liberata (1505), e Trittico degli Eremiti (1510). La pittura particolare ed inconfondibile di Bosch sarà quindi la protagonista di questa mostra che è stata inaugurata il 19 dicembre 2010 e rimarrà aperta fino al 20 marzo 2011, comprendendo anche il periodo del Carnevale di Venezia. Una delle caratteristiche principali della pittura di Bosch era quella di riprodurre le immagini dei dannati all'inferno. Essi venivano rappresentati spesso circondati da figure demoniache che li torturavano, facendo così riflettere i peccatori su quali pene li attendesse dopo la morte corporale. Credo che a modo suo Bosch sia stato un grande appassionato dell'Inferno di Dante, dal quale avrebbe potuto trovare l'ispirazione per i suoi dipinti. L'orario di apertura della mostra è dalle 9,00 alle 19,00, tutti i giorni. I biglietti interi costano 9,00 euro, quelli ridotti € 7,00 e gli studenti pagano € 3,00. Le fermate del vaporetto più vicine per arrivare alla mostra di Bosch a Palazzo Grimani sono S. Zaccaria e Rialto (linee 1 e 2). Il campo di Venezia da tenere come riferimento per raggiungere l'esposizione è quello di Santa Maria Formosa.


13 commenti:

Yvonne ha detto...

I have this on my list, and am very happy it will still be there when I visit Venice.

Thank you, Sig F!!

marshall ha detto...

Fausto,
post interessante. Ne consiglierò la lettura agli appassionati di pittura del mio mio blog artistico-letterario, tra i quali il vero e indiscusso esperto è Josh (qui il suo ultimo lavoro sul Bronzino. Gli appassionati di storia dell'arte del mio paese, che ormai sono degli abituè delle mostre veneziane, non mancheranno sicuramente alla mostra.
(Tra l'altro, qualcuno di tale gruppo prima o poi verrà a farti visita, da parte mia).
Ho notato che nel manifesto spicca il blu e che il pittore è vissuto nella prima parte del '500. La concomitanza di questi due fatti saranno elementi che riporterò nel mio prossimo post, in fase di eleborazione, sulla speculazione che fu fatta in quel periodo dai tolosani sul colore BLU ACQUAMARINA, che consentì a quella gente un arricchimento oltremisura.

Grazie, quindi, perchè di questa mostra e quindi di Venezia, e indirettamente anche del tuo blog, sarà giocoforza che ne parli nel post in preparazione.
Ciao

Fausto ha detto...

Yvonne: You're lucky to have this chance right in the period scheduled for your stay in Venice.
Kind regards.

Mario: E' un gran bell'articolo quello che si legge partendo dal link da te segnalato nel commento. Secondo te la pittura di Bosch potrebbe essere stata influenzata dalla lettura dell'Inferno di Dante?
Ciao.

emilia ha detto...

Anch'io ho una domanda, Fausto.
Nel dipinto chiamato L'Empireo (quello del manifesto esposto anche sul palazzo) le anime vanno solo in sù o è rappresntata anche la caduta dei dannati. Visto che è initolato "Paradiso" e l'Empireo è nel Paradiso teologicamente e nel poema di Dante... Ma perché quando lo guardo questo dipinto di Bosch mi sembra che alcuni cadano anche in giù come succede nel grande affresco di Micelangelo il suo "Giudizio universale" dietro l'altare maggiore della cappella Sistina.
Secondo me Bosch semplificò un po' la cosa.
Ma è possibile che io mi sbagli che la caduta dei dannati è rappresentata nell'ultimo dipinto del trittico detto L'Inferno. Da me ho pubblicato tutti e tre dipinti. Un po' invidio a tutti che andaranno a vederli dal vivo.

emilia ha detto...

Su wikipedia ho visto una versione ad alta risoluzione. Infatti gli angeli accompagnano le anime nude in alto verso l'Empirio, anime son pronto a volare in alto. Dunque è rappresentata Ascesa dei Beati all'Empireo, tutto ciò è un frammento del Giudio Universale di J. Bosch. Fragment of a Last Judgment tryptych.

emilia ha detto...

Su Wikipedia ho letto questo:

Tra il 1500 e il 1504, non si hanno documenti riguardo a Bosch. È probabile che in questi anni l'artista abbia fatto un viaggio in Italia, fermandosi a Venezia: infatti nella città lagunare sono presenti molte sue opere in collezioni private sin dai primi decenni del cinquecento; inoltre a partire da questi anni lo stile di Bosch cambia, in direzione rinascimentale con figure monumentali inserite in un arioso paesaggio.

Tra il 1500 e il 1504 realizza il Trittico di santa Giuliana, sappiamo di questo che si trovava nel Palazzo Ducale Veneziano nel 1771, negli sportelli laterali quello si sinistra La città in fiamme, mentre in quello di destra Il porto, nello sportello centrale il martirio della santa, alla presenza di una folla di personaggi non scalati in profondità, sulla sinistra ai piedi della croce un uomo svenuto: se si interpreta la scena con martirio di santa Giuliana, dovrebbe trattarsi di Eusebio, mentre se si interpreta la scena come martirio di santa Liberata, l'uomo svenuto potrebbe essere il re pagano del Portogallo: suo padre, che la condanna al martirio.

Dello stesso anno sono le quattro tavole, oggi nel Palazzo Ducale veneziano con il Paradiso terrestre, l'Ascesa all'Empireo, la Caduta dei dannati e l'Inferno, costituenti a coppie gli sportelli laterali di un perduto trittico.

Nella tavola con l'Ascesa all'Empireo le anime sostenute dagli angeli, sono condotte verso la luce divina attraverso un passaggio cilindrico, oltre il quale devono proseguire da sole, forse qui l'artista fa riferimento ad una frase dell'Ornamento delle Nozze spirituali di Jan van Ruysbroeck, in cui si parla dell'irradiazione di Dio come un abisso immenso di luce essenziale.

Dunque QUATTRO TAVOLE...

marshall ha detto...

Fausto,
secondo Wikipedia, sì, nelle sue pitture Bosch è stato influenzato dalle scene descritte nella Divina Commedia. Ma oltre, al momento non sò dirti.
Ne sa sicuramente molto di più il mio amico blogger Josh, in quanto Storia dell'Arte è una delle sue materie d'insegnamento, e poi, sul post che ho linkato qui sopra nel commento n.2, m'ha già risposto dicendo che Bosch è stato uno dei suoi pittori preferiti in gioventù; probabilmenmte lo è stato quando studiava Dante.
In merito alla tua domanda, vado a chiedere a Josh di darti lui una risposta più professionale.
Ciao.

Album vénitien ha detto...

Bosch est mon peintre préféré et je me réjouis déjà de pouvoir retourner au palazzo grimani afin d 'y découvrir ces tableaux.
merci pour l'info.
Danielle

Fausto ha detto...

Emilia: Sei una acuta osservatrice, tuttavia non sono un grande conoscitore dei dipinti di Bosch. Credo che Mario (Marshall) e gli altri moderatori de Il Giardino delle Esperidi potrebbero dare delle risposte al tuo quesito, in quanto sono ottimi esperti di pittura.
Ciao.

Mario: Allora rimaniamo in attesa di qualche approfondimento sulla pittura di Bosch ispirata (così almeno sembra) dal Sommo Poeta.
Ciao.

Danielle: Et pour moi, c'est un grand plaisir d'avoir pu vous donner cette information!
A bientôt.

WALTER FANO ha detto...

Ho visto la mostra sabato pomeriggio. Discretamente interessante (alla fine le opere esposte sono solo tre...). Ho trovato invece estremamente entusiasmante il Palazzo in sé!

Fausto ha detto...

Walter: Allora credo che i lettori che verranno a Venezia andranno a vedere ugualmente Palazzo Grimani per apprezzarlo come te, nonostante le poche opere in esibizione.
Ciao.

marshall ha detto...

Fausto,
a quanto pare Bosch non c'entra direttamente con Dante. Di seguito ti lascio il copia-incolla del commento che JOSH ha lasciato sul mio blog.
In effetti, qualche dubbio in merito l'avevo già avuto anch'io: troppo diverso l'inferno di Bosch rispetto a quello di Dante, manca il traghettatore Caron Dimonio. Ho analizzato il manifesto ingrandito, per vedere se ci fosse stata qualche traccia di blu.

Questo il copia incolla del commento di Josh:

""Cmq Bosch non c'entra direttamente con Dante, non ci sono prove in questo senso, si sa poco della sua vita, le sue figurazioni d'aldilà hanno a che fare con molte cose: dalla paura della punizione, alla descrizione del male sentite nelle predicazioni più infuocate, a un minimo di conoscenza esoterica, alla teoria del contrappasso, al suo timore della redenzione impossibile.
Il terreno comune che il suo immaginario potrebbe avere con Dante, è lo stesso terreno comune che Dante ha con molti autori: l'immaginare l'aldilà è pratica antica, Omero e Virgilio compresi.
Si tratta allora della νέκυια o Nekyia, la mitica discesa agli inferi, la Descent Aux Enfers, presente in TUTTA la letteratura, http://en.wikipedia.org/wiki/Nekyia""

Ciao, vado a leggere la storia del premio 2011

Fausto ha detto...

Mario: Le tue spiegazioni e quelle di Josh sono esaurienti. Tuttavia, anche se Bosch non fu ispirato direttamente da Dante, la sua pittura mantiene un grande fascino.
Ciao.

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