martedì 30 novembre 2010
Chiude la Libreria Mondadori
lunedì 29 novembre 2010
Campo del Ghetto Nuovo
domenica 28 novembre 2010
Piccolo Incidente a Venezia
sabato 27 novembre 2010
Statua di Niccolò Tommaseo
venerdì 26 novembre 2010
Vere da Pozzo Oltraggiate
giovedì 25 novembre 2010
Tre Giorni a Venezia
Tre giorni a Venezia, cosa fare e vedere in un così breve tempo? Questa era stata la domanda che ci eravamo posti poco tempo fa, nel post visitare Venezia in tre giorni. Molti lettori hanno risposto all'appello ed hanno proposto degli ottimi itinerari per le tre giornate di soggiorno a Venezia. Vanno considerati tutti validi questi percorsi a mio avviso, ed essi rispondono evidentemente alle preferenze di chi li ha descritti. Non è facile prediligere dei luoghi a Venezia piuttosto che degli altri perché tutti hanno qualcosa di interessante e bello da farci vedere.
mercoledì 24 novembre 2010
Ponte sul Canal Grande
martedì 23 novembre 2010
Acqua Alta di Sera a Venezia
lunedì 22 novembre 2010
Ti piace il nuovo look del blog?
Aggiornamento.
Il sondaggio ha visto la partecipazione di 37 lettori che hanno espresso il loro giudizio come segue:
Si, mi piace. 28 lettori (75%).
No, preferivo quello precedente. 6 lettori (16%).
Ho dei problemi con la visualizzazione. 3 lettori (8%).
Festa della Salute 2010
domenica 21 novembre 2010
Giardino Collezione Guggenheim
sabato 20 novembre 2010
Ponte Votivo della Salute
venerdì 19 novembre 2010
Visitare Venezia in Tre Giorni
Visitare Venezia in tre giorni. L'idea è bella ma bisognerebbe avere le idee chiare su cosa fare a Venezia e soprattutto che cosa visitare. Tutto iniziò qualche settimana fa ad opera di un mio anziano ospite proveniente dagli Stati Uniti, che mi chiese: "Se tu potessi andare a Venezia per tre giorni una sola volta nella vita, senza tornarci mai più, cosa vorresti visitare?". Ammetto che la domanda mi trovò impreparato e la mia reazione immediata fu quella di fare gli scongiuri. Però poi dovetti cercare una risposta che potesse soddisfare quel cliente, al quale, con tutta probabilità, non sarebbe mai più stata concessa la possibilità di ritornare a Venezia. E allora con fatica feci un compromesso, elencando sia dei luoghi conosciutissimi tra i quali Piazza San Marco e il Canal Grande ad altri meno noti quali la corte dove è posta Scala Contarini del Bovolo ed il Ghetto e molti altri ancora.
giovedì 18 novembre 2010
Passerotti sul Canal Grande
mercoledì 17 novembre 2010
Campanile di San Rocco
martedì 16 novembre 2010
Meeting Orientamento a Venezia
Il Meeting di Orientamento a Venezia si è svolto il 14 novembre 2010 ed ha visto la partecipazione di oltre 4000 atleti provenienti da tutto il mondo. Il Meeting di Orientamento a Venezia non è stato seguito come avrebbe meritato per il concomitante evento di Veniceland che ha calamitato gran parte dell'interesse della città. Il Meeting di Orientamento a Venezia è un classico appuntamento al quale gli appassionati di orienteering non possono mancare tutti gli anni in novembre. Anche questa edizione è stata vinta da Alessio Tenani (è la terza conquistata dall'atleta azzurro), ma come sempre è stata combattuta in tutte le categorie.
lunedì 15 novembre 2010
Veniceland
domenica 14 novembre 2010
Sacca Sessola
sabato 13 novembre 2010
Dipingere i Nizioleti a Venezia
venerdì 12 novembre 2010
Foto Festa di San Martino
giovedì 11 novembre 2010
Acqua Alta a Venezia: 10 Novembre 2010
L'acqua alta a Venezia del 10 novembre 2010 ha raggiunto la massima altezza intorno alle ore 12,20 con circa 1,20 metri sul livello del mare. L'acqua alta del 10 novembre non ha colto i veneziani impreparati poiché le previsioni delle maree avevano già allertato la popolazione. Questa acqua alta non la potremmo classificare come eccezionale ma piuttosto come sostenuta. L'acqua alta non ha creato particolari disagi ai trasporti (le linee Giracittà sono state dirottate lungo il Canal Grande) ma senza dubbio ha provocato dei rallentamenti ai pedoni. Naturalmente chi non aveva con sè degli stivali per l'acqua alta si sarà bagnato i piedi nelle zone più basse della città.
mercoledì 10 novembre 2010
Lavorare con l'Acqua Alta
Lavorare con l'acqua alta rappresenta una possibilità non remota per chi vive a Venezia, una città notoriamente colpita dalle alte maree nel periodo autunnale. Lavorare con l'acqua alta non è impossibile, come dimostrano le immagini del post. Condizione essenziale è quella di indossare un paio di stivali per l'acqua alta, necessari per non bagnarsi, e quindi le attività lavorative continuano (quasi) normalmente. L'acqua alta impedisce alle barche da trasporto di transitare al di sotto dei ponti e perciò tali natanti sono quasi inutilizzabili. Quindi si vedono in giro per la città molti carrelli per trasportare merci o materiali, quando mancano i carrelli allora subentrano i trasporti a mano o a spalla. Insomma serve una marea eccezionale per fermare chi lavora a Venezia, perché altrimenti la mattinata vedrà le calli e i campi brulicare di persone che svolgono la propria attività in città. Descriviamo le immagini dell'articolo che mostrano come si può lavorare con l'acqua alta a Venezia (le foto sono relative all'acqua alta a Venezia del 30 novembre 2009). Nella prima foto una netturbina lavora muovendo, a dispetto dell'acqua alta, un carrello che raccoglie i sacchetti della spazzatura. Un fruttivendolo in campo Santa Margherita continua la propria attività, mentre l'acqua lambisce il suo negozio. La Barca, nei pressi di Campo San Barnaba, non interrompe la vendita sebbene la fondamenta in cui è attraccata sia impraticabile senza stivali di gomma. Degli elettricisti portano in spalla dei cavi necessari per proseguire il loro lavoro in qualche parte della città. Un trasportatore con carrello lungo una strada di Venezia. Un altro carrello abbandonato dal suo trasportatore forse perché egli si stava bagnando senza gli stivali. Un negozio cerca di vendere degli stivali per l'acqua alta nonostante il livello della marea sia sostenuto.
martedì 9 novembre 2010
Chiostro di Sant'Anna
Il Chiostro di Sant'Anna si trova a Venezia nel sestiere di Castello. Il Chiostro di Sant'Anna non è più adibito ad usi religiosi dal 1807. Attualmente nell'area occupata dal Chiostro di Sant'Anna sono stati effettuati dei lavori di ristrutturazione e sembra che i nuovi spazi ricavati saranno usati come unità abitative di edilizia popolare. L'interno del Chiostro di Sant'Anna appare come completamente deserto e da lì si può osservare una piccola parte dell'omonima e adiacente chiesa sconsacrata (vedi foto in alto). Questo chiostro ospitava già nel '300 un convento di monache benedettine, il chiostro che si vede al giorno d'oggi però non risale a quell'epoca, ma potrebbe essere stato realizzato nel corso del '500. L'unico indizio utile che ho trovato sulla datazione del Chiostro di Sant'Anna era inciso sul marmo della vera da pozzo localizzata al centro del cortile ed indicava il 25 luglio 1560. Oltre alla bella vera da pozzo a base esagonale che orna il chiostro, si può vedere il porticato (chiuso purtroppo su 3 lati da un muro di forati) e la facciata principale dell'ex convento. Questa parte dell'edificio presenta un orologio ed una doppia campana posta poco più sopra di esso. L'entrata al Chiostro di Sant'Anna si trova in Seco Marina, vicino alla riva bagnata dal Canale di San Pietro. Da quella riva si ha una bella vista di una tra le più antiche isole di Venezia, dove si svolge ogni estate la Festa di San Pietro di Castello. Non ho incontrato alcuna persona che mi abbia proibito l'ingresso al Chiostro di Sant'Anna o notato qualche cartello che ne vietasse la visita. La fermata dei vaporetti più vicina per arrivare al Chiostro di Sant'Anna è "Giardini" (linee 1, 41, 42, 51, 52, 61, 62).
lunedì 8 novembre 2010
Tetrarchi
I Tetrarchi si trovano a Venezia, tra la Chiesa di San Marco e la Porta della Carta, quindi a pochi passi da Palazzo Ducale. I Tetrarchi sono un gruppo scultoreo in porfido che fu eseguito nell'antichità (forse in Egitto) e che era localizzato a Bisanzio. Nel 1204 i veneziani lo portarono via come bottino di guerra durante la quarta crociata, come fecero anche con la ben più celebre quadriga dei cavalli in bronzo che si può ammirare sulla terrazza posta sulla facciata della Basilica di S. Marco. I Tetrarchi furono coloro che ressero le sorti dell'Impero Romano tra il 293 ed 313 d.c.: un enorme dominio venne diviso allora in quattro parti per poterlo meglio governare. I Tetrarchi erano costituiti da due "Augusti" (Massimiano e Diocleziano) e da due "Cesari" (Costanzo Cloro e Galerio). Questo esperimento amministrativo durò per oltre vent'anni finché subentrarono problemi per la successione che causarono sanguinose guerre civili. Al termine di esse venne nominato Costantino come unico imperatore dei possedimenti romani. Il gruppo scultoreo dei Tetrarchi fa quindi bella mostra di sè nell'area marciana da oltre 800 anni, tanto anticamente al punto che furono visti anche da Marco Polo. I Tetrarchi sono scolpiti mentre si abbracciano due a due ed impugnano delle spade. Curiosamente il piede del primo tetrarca a destra è stato rifatto in marmo bianco poiché il pezzo era andato perduto. Una cinquantina d'anni fa il frammento è stato recuperato a seguito di scavi archeologici effettuati ad Istanbul ma comunque esso resta esposto in un museo della città turca, senza potersi ricongiungere al resto del gruppo. I Tetrarchi rimangono così abbracciati da secoli senza che gli ignari turisti che vi si siedono accanto ne conoscano la loro storia.
domenica 7 novembre 2010
Diporto Velico di Venezia
Il Diporto Velico di Venezia si trova all'estremità est della città. Il Diporto Velico di Venezia è localizzato tra la moderna Isola di Sant'Elena (a fianco dello stadio di calcio Pierluigi Penzo) e quella antica di San Pietro di Castello. All'interno del Diporto Velico di Venezia sono dislocate oltre 300 barche a vela. Questa società ha come fiore all'occhiello una scuola vela che indirizza molti giovani ogni anno verso le regate agonistiche. Il Diporto Velico di Venezia vanta già 60 anni di attività, (è stata fondata infatti nel marzo 1950), che sono stati celebrati recentemente con una festa alla quale hanno partecipato centinaia di soci. Il lungo periodo di permanenza del Diporto Velico di Venezia in questo luogo è stato però funestato dalla tromba d'aria dell'11 settembre 1970, che oltre a provocare numerose vittime a Sant'Elena e lungo il suo percorso, distrusse completamente il cantiere e le barche a vela. Il Diporto Velico di Venezia è aperto tutti i giorni dell'anno, 24 ore su 24. Per ulteriori informazioni si può chiamare il Diporto Velico di Venezia al numero di telefono +39 041 5231927. Chi si avventura in questa estremità orientale di Venezia, può vedere, oltre al tranquillo diporto velico, anche l'isolata Chiesa di Sant'Elena che si trova a qualche centinaio di metri di distanza. La fermata del vaporetto più vicina per arrivare al Diporto Velico di Venezia è "S. Elena" (linee 1, 41, 42, 51, 52, 61, 62).
sabato 6 novembre 2010
Finti Gondolieri
Dei finti gondolieri a Venezia? Forse delle comparse di un film o peggio, dei gondolieri abusivi? Niente di tutto questo. I finti gondolieri che vediamo nelle foto altro non sono che dei turisti mentre fanno un giro in vaporetto lungo il Canal Grande. Questi simpatici turisti si sono troppo immedesimati nell'ambiente veneziano al punto di vestirsi come dei gondolieri, dalla testa ai piedi. Per questo gli notiamo indossare il tipico cappello a tesa rotonda, ma anche le magliette a righe che costituiscono l'inconfondibile abbigliamento dei gondolieri. Del resto non è troppo facile vedere dei gondolieri nei vaporetti, come non è usuale osservare dei marinai o captitani Actv mentre passano traghetto in gondola. Tra le due categorie non corre certo buon sangue, come abbiamo già visto con il litigio tra capitano Actv e gondoliere, documentato su questo blog qualche tempo fa. Invece questi due finti gondolieri, ignari della più che centenaria disputa, si godono il loro tour in vaporetto osservando con attenzione i meravigliosi palazzi sul Canal Grande.
venerdì 5 novembre 2010
Volti a Venezia
Di volti a Venezia se ne possono vedere alcuni sparsi in giro per la città. I volti, la cui "o" si pronuncia come quella di "poco", sono molto simili agli archi presenti a Venezia. Come essi i volti avevano la funzione di consolidare due edifici vicini ma anche, e soprattutto, quella di testimoniare che le due file di case appartenevano al medesimo proprietario. Di solito i volti a Venezia sono più grandi rispetto agli archi, ma la differenza non è poi così tanta, al punto che per distinguerli in nostro soccorso ci viene spesso la toponomastica veneziana. Due tra gli esempi più interessanti di questi elementi architettonici tipici dell'edilizia minore di Venezia si trovano in Calle dei Volti, nel sestiere di San Polo, che è una strada parallela a Campo S. Tomà. All'inizio e al termine di questa calle sono posti due volti, esattamente uguali e contrapposti alla stessa altezza. La funzione di questi volti in questo caso era quella di segnalare con tutta probabilità che gli edifici adiacenti erano appartenenti alla Scuola Grande di San Rocco (che sorge non troppo distante). Infatti lungo la Calle dei Volti ci sono ben cinque simboli in marmo (vedi foto) di quella che fu tra le più importanti Scuole Grandi al tempo della Serenissima. Prima di entrare in Calle dei Volti si ha anche la bella visione di uno scorcio del vicino Campanile dei Frari (vedi immagine sotto), uno tra i più alti campanili di Venezia.