venerdì 26 novembre 2010

Vere da Pozzo Oltraggiate


Vere da pozzo oltraggiate a Venezia. Infatti negli ultimi tempi le vere da pozzo a Venezia subiscono di tutto. I primi a rendersi responsabili degli oltraggi sono quei vandali che vorrebbero essere chiamati writers anche se non lo sono. Essi agiscono di notte e ne lordano i marmi con le loro spesso incomprensibili scritte fatte con le bombolette spray. Non c'è arte nell'imbrattare le vere da pozzo, testimoni silenziosi (e indifesi) di tempi antichi nei quali nei loro pressi si vivevano momenti di aggregazione.
Infatti le vere da pozzo su suolo pubblico erano frequentate da popolani in attesa che venisse distribuita l'acqua. Ebbene quelle persone mai avrebbero pensato che secoli dopo le vere da pozzo sarebbero state deturpate per il solo gusto di trasgredire, per loro esse erano talmente preziose.... Oltre ai vandali ci si mettono anche i turisti e alla luce del giorno, sotto lo sguardo di tutti. Alcuni di essi usano le vere da pozzo, quando va bene, per sedervici sopra o come schienale per fare una siesta (vedi foto). Ma purtroppo le adoperano anche spesso come supporto per appoggiare lattine, panini e kebab. Insomma chi ama e rispetta Venezia (la maggioranza delle persone, ne sono certo) rabbrividisce vedendo le immagini di questo articolo. La mancanza di educazione civica è evidente. Come si fa ad oltraggiare le vere da pozzo così? E poi ci si domanda chi dovrebbe far rispettare le vere da pozzo. Sicuramente i vigili urbani, che però avrebbero un bel daffare nel controllare le centinaia di vere da pozzo ancora presenti a Venezia sul suolo pubblico. Non spetta neanche a me redarguire le persone che mangiano o dormono sopra ai pozzi: dovrei litigare ogni cento metri. Il Signore dei Pozzi si trattiene a stento dall'apostrofare quelle persone irrispettose, io lo so. Credo che i visitatori di Venezia (specialmente gli escursionisti) dovrebbero consumare i loro pasti al sacco almeno seduti su una panchina (ce ne sono in giro nei campi, basta cercarle) o sui tavolini di un bar. Non credo sarebbe chiedere loro troppo. Ma tant'è, quando io ero bambino di queste situazioni non ne vedevo, neanche i più piccoli osavano lordare le vere da pozzo. Ed anche questo è un segno dei tempi che cambiano. In peggio.


11 commenti:

Yvonne ha detto...

My beloved well heads! Too bad; how wonderful it would be to see all of them as they were in their days of glory and importance.

Are there any, aside from in the courtyard of the Doges' Palace, that are in near perfect condition?

Anne ha detto...

"Nouveaux signes du temps", nouveaux comportements de personnes qui, il faut quand même le remarquer, sont toutes plutôt jeunes. Je ne voudrais pas incriminer de manière systématique les moins de trente ans (certains se conduisent correctement), mais je déplore la désinvolture des personnes que vous avez photographiées.
Anne

blayaise ha detto...

Quelle honte et quelle tristesse !!!

BluOscar ha detto...

Caro Fausto, ho cercato di documentare e denunciare piu' volte ciò che stai descrivendo. Purtroppo ci sono tante persone incivili al mondo. Pi ci sono quelli che amano definirsi writers, ma solo perchè il termine suona bene. Sono solo degli "sporcamuri". I writers, quelli veri, realizzano vere opere d'arte! E infine, a mio avviso, c'è il Comune di Venezia preoccupato solo di attirare turisti in città senza preoccuparsi di far trovare loro, in città: cestini e panchine. Questi sono presenti, ma a mio avviso, non sufficienti a soddisfare le migliaia di turisti che visitato Venezia. Ho documentato anche questo. Ti garantisco che vedo di persona il lavoro degli operatori ecolocigi. Sono bravi e fanno miracoli per tenere pulita la città. Quando vedo scene simili a quelle da te fotografate mi arrabbio, ma arrabbiarsi non serve a niente: bisogna trovare una soluzione. Mi auguro che, unendo i nostri sforzi, questa si possa finalmente trovare. Ciao

Fausto ha detto...

Yvonne: There are many well heads in Venice in near perfect condition. They're located in private courtyards, in many parts of the city. In this link you can see a good example:
http://alloggibarbaria.blogspot.com/2010/04/palazzo-zen.html
Kind regards.

Anne: Vous avez raison, la plupart des gens avec de mauvaises attitudes sont jeunes. Toutefois, à Venise, j'ai également vu des personnes âgées avec un comportement peu civile. Je l'ai dit plusieurs fois: "La grossièreté est sans âge et n'a pas de frontières".
Mais je suis désolé de voir ce manque de respect dans une ville d'art comme Venise.
Bonne soirée.

blayaise: Tous les amoureux de Venise sont d'accord.
A bientôt.

Oscar: I cestini in città sono sicuramente insufficienti. Però anche dove ce n'è uno ogni 10 metri, come in Piazza San Marco, trovo che per terra non sia proprio pulito.
Quando ero alle elementari la mia maestra mi insegnò a non sporcare per terra, a non gettare al suolo nemmeno la cartina di una caramella. Da allora non ho mai gettato nulla, mi tengo le mie cose in tasca oppure nello zaino finché trovo un cestino della spazzatura. E' una questione di educazione civica.
Panchine ce ne sono nei (pochi) parchi della città e anche nei campi più grandi. Esse sono posizionate in misura adeguata al luogo in cui si trovano, non se ne può mettere una ogni 5 metri.
Fermare la maleducazione di qualche persona è proibitivo. Speriamo comunque si possa trovare una soluzione nel prossimo futuro.
Ciao.

WALTER FANO ha detto...

Giusto ieri ho pubblicato un post sulle norme civili di comportamento da tenere a Venezis:
http://veneziavive.wordpress.com/2010/11/25/regole-da-seguire-a-venezia/
dovrò aggiungere anche il rispetto delle vere da pozzo

Fausto ha detto...

Walter: Le norme comportamentali da tenere a Venezia che hai stilato sono tutte ampiamente condivisibili. Io ho già messo il link del tuo articolo sul mio profilo facebook, mi auguro che molti altri facciano lo stesso.
Ciao.

Sergio ha detto...

E' meglio che non faccia alcun commento perché diventerei triviale dato il mio largo uso del turpiloquio

Fausto ha detto...

Sergio: Vale la pena di arrabbiarsi per delle persone irrispettose delle regole? Me lo chiedo spesso. Anch'io comunque non riesco mai ad abituarmi alla maleducazione.
Buona domenica.

Laura ha detto...

Fausto, sono d'accordo con te fino ad un certo punto. Non sei mai montato da piccolino sopra una vera da pozzo per poi saltare giu'? Io lo facevo sempre, proprio sulla vera che hai fotografato di Santa Margherita. Nessuno mi ha mai fermato, e penso che sia giusto che ci sia la liberta' di usare le vere in questa maniera. Dopotutto come turisti ci si siede sempre sui monumenti, non l'hai mai fatto in altre citta'? Chiaramente con rispetto. Scriverci sopra e' tutta un'altra storia, questo si sarebbe da punire gravemente.

Una storia molto divertente a proposito di vere da pozzo. Una sera d'estate di un secolo fa ero seduta sulla vera da pozzo dietro il banchetto della Paola, a Santa Margherita, quando mi sono accorta con orrore che c'erano dozzine di lumache enormi (mai viste cosi' tante) che uscivano da sotto il ferro, erano dappertutto, che viscidume. Come ci fossero arrivate e' un gran mistero. Non mi e' mai capitato di nuovo.

Ho scoperto il tuo blog con piacere tramite Oscar.

Fausto ha detto...

Laura: Benvenuta nel blog!
Le usassero sempre i bambini non avrei nulla da ridire. Le immagini però ci mostrano delle vere da pozzo imbrattate e usate come piani di appoggio per i picnic. Ciò non mi sta bene. Non è mia abitudine sedermi sopra i monumenti, nella mia come nelle altre città: ne ho troppo rispetto.
L'esperienza delle lumache ti ha lasciato davvero un brutto ricordo!
Ciao.

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