martedì 13 aprile 2010

Corte Botera


La Corte Botera si trova a Venezia nel sestiere di Castello. La Corta Botera è localizzata in prossimità del Ponte dei Conzafelzi. Questa corte deve il proprio nome ad una bottega di "botteri", cioè fabbricanti di botti che qui vi aveva luogo. La Corte Botera è stata oggetto di lunghi lavori di restauro che hanno risistemato tra l'altro anche la breve fondamenta che le dà accesso. Ora la Corte Botera è tornata in discrete condizioni ma purtroppo un cancello ne vieta l'accesso ai non residenti. Io volevo assolutamente ritornare a vedere questa corte, che a detta di molti contende la palma di corte più bella di Venezia alla Corte del Tagiapiera. Per mesi sono passato di lì, invano, finché una mattina ho visto una signora affacciata sul balcone della sua abitazione in Salizada S. Zanipolo. Le ho chiesto se da casa sua vedesse la Corte Botera e alla sua risposta affermativa, le ho domandato se gentilmente mi avrebbe aperto il cancello. Dopo qualche minuto una persona mandata da quella signora mi ha fatto entrare in Corte Botera, finalmente! Devo dire che al suo interno ho trovato alcune persone davvero gentili che si sono fermate a parlare con me. Un signore in particolare mi ha informato che prossimamente, non appena ci saranno i soldi necessari, verranno risistemati alcuni masegni della corte che adesso sono sconnessi. Ma non solo, anche la vera da pozzo, adesso completamente spoglia, ritornerà al suo antico splendore grazie a un intervento che ne copierà le forme ritratte da una foto dell'ottocento. La Corte Botera ha tutti gli elementi tipici delle corti veneziane e molto di più. Ci sono infatti una vera da pozzo, una scala esterna coperta, un arco a tutto sesto murato in stile veneto-bizantino (del XIII secolo), alcune colonne che sostengono il portico e appunto una serie di sottoportici che vanno dall'entrata alla corte stessa e anche a sbucare nel vicino canale. La Corte Botera si può quindi dire che abbia mantenuto quasi inalterato il suo aspetto originale, mentre l'arco murato di cui ho accennato sopra era una delle entrate di Palazzo Contarini della Zoggia che sorgeva qui anticamente. In questa corte il tempo sembra essersi davvero fermato e la mia visita mi ha ampiamente ricompensato di tutti i mesi in cui ho provato ad entrarci. I residenti della Corte Botera mi hanno riferito che sono stati costretti a mettere un cancello (e una telecamera), perchè entravano delle persone a fare cose deprecabili. Non possiamo quindi biasimare i residenti, che dovevano chiamare quasi tutti i giorni le Forze dell'Ordine. Però adesso accedere alla Corte Botera sarà piuttosto complicato a causa del cancello che sbarra il passo a tutti. Un aspetto curioso: i depintori del "nizioleto" solo qualche settimana fa ne hanno storpiato la toponomastica, scrivendo infatti "Corte Bottera". Mancando spesso i relativi controlli ciò non mi sorprende.
Per arrivare a piedi in Corte Botera bisogna andare in Campo Santa Maria Formosa e camminare per la Calle Lunga per circa duecento metri, girare a sinistra per Calle Bragadin: prima di attraversare completamente il Ponte dei Conzafelzi vedrete sulla destra il cancello di Corte Botera.










15 commenti:

AnnaLivia ha detto...

Qu'est-ce que j'étais contente de la trouver celle-là! Elle est plus difficile d'accès que celle de la Tagiapietra. Mais quel calme et quelle beauté!
Grazie Fausto!
a presto

AnnaLivia ha detto...

Fausto, il y a une autre entrée par la calle d. Carrozze, mais je ne sais pas si la porte est toujours ouverte... Je crois que nous avons eu de la chance!

emilia ha detto...

BRavo Fausto! Piaci alla Fortuna tu come la gentilezza e il modo condizionale piacciono alle signore :)
Ma perchè hanno scritto Corte Bottera quando la lingua veneziana non rispetta le doppie consanti?

Maité ha detto...

Vous avez bien fait de persévérer, merci pour ces vues réservées aux habitants de cette belle cour, a presto !

Aldo ha detto...

Bellissime immagini della corte che Ugo Pratt chiamò "Corte sconta detta Arcana". Grazie Fausto.

VenetiaMicio ha detto...

Merci pour la visite, quelle chance tu as eue de pouvoir y pénétrer, j'aimerais bien pourvoir moi aussi !
Les Vénitiens ont raison de se protéger comme les curieux (que nous sommes)
Heureusement qu'il y a tes photos pour se rendre compte, c'est celle de Corto ?
grazie mille
a presto
Danielle

Fausto ha detto...

AnnaLivia: Corte Botera est un endroit très tranquille de Venise, qui a conservé sa structure originale, ancienne de plusieurs siècles. Il est regrettable de trouver une porte pour empêcher l'entrée. Non, j'ai vu la porte de Calle delle Carrozze toujours fermée.
A presto.

emilia: Più che alla fortuna, mi affido alla mia tenacia. Essa mi consente, prima o poi, di accedere a luoghi di Venezia che non tutti possono visitare. La ditta di depintori dei "nizioleti" non era evidentemente della città: Nessun veneziano avrebbe infatti commesso tale errore.
Buona giornata.

maite: Bientôt, je ferai un autre billet avec d'autres vues et d'autres détails de la Corte Botero.
Bonne journée.

Aldo: La corte sconta o arcana è proprio l'ambientazione perfetta per un personaggio come Corto Maltese.
Buona giornata.

Danielle: Les résidents ne protègent pas la Corte Botera par les curieux, mais plutôt par des gens qui n'ont aucun respect. Malheureusement, les amoureux de Venise ont perdu la chance de visiter ce bel endroit à cause de ces personnes.
A bientôt.

Sergio ha detto...

Non posso biasimare i residenti che hanno messo un cancello; purtroppo le persone incivili non mancano ed i risultati li devono sopportare chi abita in Corte Botera ed in luoghi simili.
ne avevo sentito parlare, ma non vi sono mai andato e, infatti, non ho mai fotografato quel pozzo che, quindi non si trova nella mia raccolta dei pozzi veneziani.

WALTER FANO ha detto...

Già la Corte Botera... che nell'immaginario fantastico di Hugo Pratt era la famosa Corte Sconta detta Arcana, punto di partenza di una delle più belle avventure di Corto Maltese...
ci andavo spesso in passato e non so descrivere l'amarezza che ho provato quando per la prima volta mi sono trovato l'ingresso chiuso...
era una cosa che faceva molto arrabbiare anche Hugo Pratt, quando portava degli amici a vedere un angolo nascosto e improvvisamente si trovava la strada sbarrata da un cancello, che, appunto, cancellava un pezzo di Venezia...

iRiMiKi ha detto...

Un reportage che si legge tutto d'un fiato. Congratulazioni per questo nuovo successo, dico sempre che la fortuna è di chi se la merita.
Purtuttavia, il segreto dei tuoi successi esplorativi non sta' solo nella tua tenacia. Secondo me, il fattore "signora affacciata sul balcone" non è da sottovalutare. Evidentemente c'hai una tattica vincente. Se ci provassi io, sono sicura che le signore mi innaffierebbero con l'acqua dei loro gerani.
Anch'io resto male di fronte ai cancelli sbarrati. Significa togliere la visibilità ai tesori che appartengono a tutta l'umanità. E' come spostare un quadro prezioso dalla sala del museo in un art-garbage dove non lo vedrà mai nessuno. Capisco tutto, Venezia non è un museo, la gente ci deve vivere. Forse è possibile un compromesso, ad esempio, stabilire orari di apertura per le visite, oppure permettere solo la chiusura notturna?

Fausto ha detto...

Sergio: Devi andare a vedere questa corte, davvero. Se ti serve la foto di quella vera da pozzo per la tua raccolta, la puoi sicuramente utilizzare.
Buona serata.

Walter: Pur comprendendo le ragioni dei residenti, fa male trovarsi la strada sbarrata da un cancello. Soprattutto sapendo che la bella Corte Botera si trova a pochi passi da noi.
A presto.

Irina: Per fare questi reportage serve una buona dose di fortuna ma anche della faccia tosta. Non mi vergogno mai di chiedere, con cordialità. La maggior parte delle volte incontro persone disponibili, che mi aiutano e soddisfano le mie richieste. Talvolta trovo delle persone scorbutiche che mi dicono: "Non si può entrare, questa è proprietà privata".
Io per dare la concessione di mettere un cancello all'entrata di una corte, metterei come condizione che rimanesse aperto durante il giorno, concedendo la chiusura al calare del sole. E' chiedere troppo?
A presto.

trafficofficer ha detto...

Caro Fausto,
corte Botera, come tante altre corti a Venezia, hanno un cancello dove non si può entrare. Non lo trovo giusto in quanto quello é terreno pubblico, se ci sono degli sporcaccioni si chiama la polizia ma l'entrata alle corti deve rimanere libera a tutti. Ciao Gianfranco

Fausto ha detto...

Gianfranco: Non so dirti se Corte Botera sia una corte pubblica o privata. Tuttavia l'ho sempre detto che, secondo me, le corti di Venezia dovrebbero essere accessibili a tutti. Se esiste un cancello all'entrata dovrebbe venir chiuso al calar del sole, consentendo però l'ingresso ai visitatori durante la giornata. Per convincere i residenti ad aprire i cancelli delle corti andrebbero installate, a spese del Comune, delle telecamere per controllare il comportamento dei visitatori. Condivido il tuo pensiero, è davvero un peccato che alcune corti di Venezia, angoli tranquilli e pittoreschi della città, siano interdette al pubblico.
Ciao.

Federico ha detto...

Ho letto con interesse l'articolo molto ben fatto. Mi permetto solo, da residente, di far rilevare alcuni punti: preliminarmente va detto che l'accesso e andito alla Corte hanno natura privata, come peraltro confermato dall'Ufficio Patrimonio del Comune; non vi è alcuna servitù.
Il vero problema è che il Comune non si occupa dell'ordine e della decenza di molti luoghi di Venezia, demandando alla buona volontà dei singoli gli interventi.
Abbiamo provveduto personalmente e a nostre spese alla sistemazione dei masegni, come pure degli scarichi, per non parlare del coperchio del pozzo (provvisorio per diversità di vedute).
Siamo noi, a nostre spese, che provvediamo alla pulizia della Corte, e non trovo corretto che orde di turisti accedano liberamente lasciando quale gradito ricordo bottigliette d'acqua, mozziconi o sacchetti con resti di spuntini in giro per la Corte.
Da ultimo, a fronte di una richiesta cortese, abbiamo sempre aperto il cancello con piacere alle persone educate. Basta suonare i campanelli in ore urbane.
Putroppo per colpa di alcuni - tra cui anche alcune guide che si occupano solo di illustrare l'ambiente dimenticandosi di precisare che non è una discarica - ne hanno fatto le spese i più...

Fausto ha detto...

Federico: Grazie per aver espresso la tua opinione come residente della Corte Botera. In effetti hai ragione, per colpa di alcune persone poco civili ci rimette chi è educato e non può più accedere alla corte. Per quanto mi riguarda ho sempre considerato questa corte con estremo rispetto (lo faccio sempre a Venezia o in qualsiasi altro luogo), ma purtroppo alcuni turisti la sporcavano e vi facevano baldoria. Lo ribadisco, non posso biasimare i residenti, ma a malincuore devo accettare il fatto di non poter entrare liberamente in Corte Botera poiché essa possiede una tale bellezza e calma che vorrei starci spesso. Quando ho effettuato la mia ultima visita i residenti sono stati gentilissimi e mi hanno spiegato i particolari che ho riportato sull'articolo. Non so se avrei ancora il coraggio di disturbare qualche residente per entrare in Corte Botera. Credo che comunque essi si debbano sentire orgogliosi di abitare in uno dei luoghi più belli in assoluto di Venezia!
Ciao.

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