martedì 30 marzo 2010

Camminare a Venezia


Camminare a Venezia non è sempre facile, purtroppo. Ci sono già molti ponti in città che rendono problematico camminare a Venezia, ma se ci si mettono anche le persone, allora tutto diventa più arduo. L'alta stagione a Venezia porta numerosi visitatori e con essi il problema della circolazione per le strade. Le calli a Venezia sono oltre 3000 e la maggior parte di queste strade è lunga e stretta. Non c'è niente di più facile che finire "imbottigliati" in una calletta superaffollata durante la stagione turistica o nei fine settimana del Carnevale di Venezia. I ponti non si sottraggono a questa regola, può capitare che essi vengano completamente occupati da ragazzi che si siedono sui gradini, stanchi dalla visita in città (vedi foto in alto del Ponte del Remedio). Neanche la Calle Larga Foscari, che come dice il nome è piuttosto ampia, si può dire esente dalla presenza soffocante di numerose persone. Quando ci sono le feste ai neolaureati non si passa. Solo chiedendo permesso forse qualche persona si scosterà per farvi passare, guardandovi seccata.


La Calle del Paradiso è spesso completamente bloccata da comitive che escono da un ristorante, non c'è verso di farli stare ai lati della strada, essi sentono il bisogno (o il diritto) di occupare la calle in tutta la sua larghezza, ed allora è meglio proseguire lungo la Salizzada S. Lio per evitare di avere qualche spiacevole discussione. Camminare a Venezia diventa il più delle volte stressante, per i turisti durante il loro soggiorno, ma soprattutto per i veneziani che devono sopportare questa situazione per un lungo periodo dell'anno. Gli accorgimenti per avere una migliore circolazione pedonale ci sarebbero, basterebbe che le persone camminassero a destra, vicino al muro, lasciando le altre persone libere di superarle se vanno più veloci. Un'altra cosa che i turisti non percepiscono è l'andatura, essi vanno piano perchè sono in vacanza, mentre i veneziani hanno fretta perchè in città ci vivono e qui vanno a lavorare, si recano a scuola o forse hanno bisogno di correre perchè sono in ritardo e stanno per perdere il vaporetto. Tutto inutile, neanche chiedendo permesso si può passare liberamente per una calle se vi sta transitando una comitiva.


Purtroppo l'educazione civica ormai latita e i capigruppo o le guide non insegnano (e perchè mai dovrebbero?) a tenere la destra quando si cammina a Venezia. Quando sono di fretta trovarmi in simili situazioni mi rende molto nervoso e mi domando sempre perchè alcune persone debbano essere tanto maleducate ed irrispettose non solo nei riguardi dei veneziani, ma anche con gli altri turisti, che magari hanno imparato a camminare a destra. Il problema del transito pedonale a Venezia offre anche un lato positivo, si imparano dei percorsi meno battuti dai turisti e quindi spesso si scopre qualcosa di nuovo. Molte persone ne farebbero a meno, specialmente quelle anziane che soffrono di più in situazioni di ingorgo. Ma è poi così difficile camminare a Venezia tenendo la destra? Non vedo purtroppo grandi soluzioni, se non quella (chiaramente scherzosa), dell'obbligo della patente pedonale per circolare in città.




4 commenti:

WALTER FANO ha detto...

Caro Fausto, quanto hai ragione!!
Per quel che vale io lo preciso sempre alle persone che accompagno della necessità (se non dell'educazione civile) di rispettare alcune semplici regole nel muoversi in città, ma alla fine ci si scontra con centinaia di persone che non sanno o non vogliono preoccuparsene.
Ci vorrebbero forse dei cartelli, ma: a) sarebbero antiestetici b) probabilmente non servirebbero a niente (un po' come in autostrada dove ogni tanto i pannelli luminosi ricordano di occupare la corsia libera a destra, ma quasi nessuno lo fa...).
E pensare che in fondo sarebbe solo questione di buon senso!

Fausto ha detto...

Walter: La tua buona volontà è da apprezzare. Tuttavia la situazione della viabilità pedonale a Venezia durante la stagione turistica è sotto gli occhi di tutti. Educazione civica e buon senso hanno perso di significato da quando il turismo di massa ha preso il sopravvento. Spesso quando cammino per strada ho l'impressione che le comitive che invadono Venezia credano che la città sia vuota, senza abitanti. Per questo molti visitatori la considerano solo un ammasso di vecchi edifici, alla stregua di una moderna Pompei, e si comportano di conseguenza. I pochi residenti in futuro potrebbero essere costretti ad indossare una maglietta con su scritto: "Io sono veneziano". Che amarezza provo nello scrivere certe considerazioni....
Buona giornata.

iRiMiKi ha detto...

"Le comitive che invadono Venezia credano che la città sia vuota, senza abitanti." Fausto, mi hai letto nel pensiero. E' proprio questa osservazione che avevo intenzione di scrivere in risposta al tuo post. Mi è capitato più volte di dover rispondere alla domanda "Ma i veneziani esistono?" Molti turisti credono che Venezia sia una città fantasma, pensano che i veneziani stiano in terraferma e arrivino in centro storico ogni mattina per lavorare nei negozi e negli alberghi. In parte queste idee sono dovute all' ignoranza, ma non solo. Per molte persone che arrivano dalle città anonime collocate in mezzo al nulla, senza volto nè storia, potrebbe essere difficile immaginare che si possa vivere in un contesto a tale bellezza e tesori inestimabili. Con questo non voglio certo giustificare l'inciviltà di alcuni visitatori, è solo un tentavivo di capire.

Fausto ha detto...

Irina: Ho perso tutte le speranze, purtroppo. Anche oggi andavo di fretta, camminavo per una calle piuttosto stretta e una turista straniera (anziana) mi stava davanti. Ho chiesto due volte a gran voce "Permesso!": non si è girata e non si è assolutamente spostata. Ho dovuto aspettare il termine della calletta per riprendere la mia andatura veloce. Ehm.... Può essere che la signora fosse sorda? :O)
A presto.

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