Vedere delle barche semi-affondate a Venezia è diventato sempre più facile negli ultimi tempi. Le barche semi-affondate rappresentano poi un grande pericolo per gli altri natanti poichè a volte non sono facilmente individuabili. Questo crescente aumento di barche semi-affondate a Venezia per alcuni è diventato quasi un mistero. La spiegazione è invece piuttosto semplice. Ci sono dei periodi di grandi piogge uniti alle alte maree che insieme possono provocare il semi-affondamento di una imbarcazione. Può succedere infatti che a seguito di copiose piogge la barca sia quasi colma d'acqua, a questo punto l'alta marea spinge in su l'imbarcazione che, trattenuta dalle corde che la tengono ormeggiata, finisce per venire semi-sommersa. La stragrande maggiorannza di questi avvenimenti potrebbe però essere evitata se le barche venissero svuotate dall'acqua non appena termina la pioggia. Qui viene svelato il mistero: i padroni di molte barche non abitano più a Venezia (vivono in terraferma), e non hanno il tempo o non si rendono conto che la loro barca rischia di venire sommersa. Quando essi tornano finalmente per controllare la propria imbarcazione si rendono conto che spesso è già semi-affondata. Il primo e più devastante effetto è che il motore marino del natante se rimane immerso nell'acqua marina dopo un certo tempo diviene inutilizzabile. Inoltre gran parte dell'attrezzatura di bordo va perduta nei canali, ed infine subentra il fatto che la barca va comunque recuperata per non intralciare la navigazione. Nei casi in cui sia possibile le barche semi-affondate vengono recuperate a galla tramite delle corde. Se invece l'imbarcazione è incastrata o se sollevarla diventa un problema troppo grande, si rende necessario l'internvento dei vigili del fuoco, che sono dei veri esperti nel recupero di barche semi-affondate, che si tratti di barche ormeggiate nei canali oppure giacenti in laguna. Per evitare questo fastidioso problema, ai veneziani non resta altro che svuotare regolarmente la pioggia caduta nelle loro barche. Questa operazione di svuotamento si effettua con un particolare attrezzo che in dialetto si chiama sessola. Attualmente quasi tutte le sessole sono in plastica, mentre fino a qualche decennio fa le sessole erano tutte in legno. La sessola ha dato il nome anche ad un'isola: Sacca Sessola, perchè sembra che ne abbia la stessa forma. Sacca Sessola fu creata con materiali di riporto e divenne quindi un ospedale per le malattie polmonari, quando questo venne chiuso fu trasformata in depostito per i materiali della Biennale di Venezia. Infine Sacca Sessola è diventata sede di un albergo di lusso, destinazione d'uso comune per alcune isole della Laguna di Venezia negli ultimi anni.
2 commenti:
J'ai pu constater cet incident, près de Ponte S'Boldo dans S'Crose.
Le bateau était entièrement submergé, on apercevait juste sa masse puisque la barque était très colorée.
Bon week end
Danielle
Danielle: En effet les bateaux submergé dans les canaux de Venise sont dangereux.
Bon week end.
Fausto
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