I marmi di Torcello sono tra le cose notevoli da vedere in questa remota isola della Laguna di Venezia. I marmi di Torcello hanno avuto un ruolo importante in quest'isola che fu il luogo da dove iniziò la storia più che millenaria della Serenissima. A Torcello infatti fuggirono sul finire del VI secolo gli abitanti di Altino incalzati dai Longobardi. Questo episodio, al momento tragico per quelle popolazioni, si rivelò poi decisivo per la nascita dei primi insediamenti stabili in laguna che avrebbero in seguito dato origine alla Civitas Venetiarum. Molti marmi dell'isola si trovano nella Piazza di Torcello, il più importante dei quali è certamente quello che viene chiamato "Trono di Attila". Esso è un seggio in marmo che venne adoperato dai tribuni di Torcello o forse dal vescovo. Non c'è alcun riscontro storico che possa indicare che questo "trono" sia stato utilizzato effettivamente da Attila. Al giorno d'oggi viene usato unicamente dai turisti per scattare foto ricordo. Numerosi marmi sono appesi sul muro in mattoni adiacente al Palazzo dell'Archivio. Tra di essi vi sono alcuni stemmi di famiglie nobili e due leoni di San Marco. Il primo, in classica posa, tiene il libro aperto, mentre il secondo lo ha chiuso. Quest'ultimo leone era il simbolo del Magistrato alla Salute della Serenissima. Purtroppo questi due leoni in marmo sono stati sfregiati molto tempo fa, forse appena dopo la caduta di Venezia. Sempre in Piazza di Torcello si ammirano alcune belle vere da pozzo, scolpite in epoche diverse. Da notare anche una curiosa testa di marmo con la bocca aperta, quasi fosse una bocca di leone, ma questo è tutto da dimostrare. E gli altri marmi di Torcello, dove sono? Si chiederà qualcuno. Gran parte dei marmi di quest'isola finirono proprio a Venezia. Quando infatti gli abitanti di Torcello se ne andarono a causa della malaria, nel '400, essi portarono con loro gran parte dei marmi che servirono alla costruzione di altri edifici a Venezia.
Come si vede ci sono cose interessanti da osservare anche a Torcello, non dimenticate di andarci la prossima volta che farete una visita a Burano, sono solo 5 minuti di vaporetto in più.
5 commenti:
Thank you for another interesting journey.
I included a photo of the 'testa di marmo' in a 4 panel memoir of Venice. The other panels were either stained glass (the Moka, and the Carnevale mask) or etched on mirror ( the ferro of a gondola).
This link should take you to a photo of the finished piece.
http://tinyurl.com/2dncu54
And, thank you for more well heads! :)
Oh my God, ci sono dei leoni marciani per la mia collezione! E non mi ricordo di averli fotografati! Ahaha, ci devo ritornare senz'altro!!!
Le pietre di Torcello sono la memoria storica di Venezia
Fausto,
molto interessante questa ulteriore testimonianza sulle origini di Venezia.
Ora sto seguendo altri filoni, altre storie, ma quando ritornerò alla mia passione per Venezia, come lo sono stato l'autunno e l'inverno scorso, mi piacerà riprendere in mano la storia delle origini di Venezia, che stavo già per cominciare. Questa dei marmi di Torcello, e la storia ad essi legate, sarà un notevole tassello per quella appassionante storia. Finito l'argomento legato ai laghi di Como e Lugano, con al centro il grande scrittore "vicentino", Antonio Fogazzaro (che fa largo uso dei dialetti veneto e milanese nelle parti dialoganti del suo capolavoro), farò volentieri una rivisitazione di Venezia.
Ciao.
Mario
Yvonne: Many thanks for showing us your 4 panel memoir of Venice. Now there is more than one person that envies you for that stained glass! :O)
Kind regards.
emilia: Se vai a Torcello potrai trovare questi leoni di marmo e cercarne degli altri. La tua collezione si arricchirà senz'altro.
Buona serata.
Walter: Condivido il tuo pensiero sulle pietre di Torcello.
Ciao.
Mario: Restiamo in attesa che tu abbia terminato di sviluppare i tuoi argomenti sui laghi (pur essi bellissimi), sperando che tu possa tornare presto a commentare attivamente sul blog.
Ciao.
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