Torna il Maggior Consiglio. La clamorosa notizia era nell'aria da tempo ma si è concretizzata solo negli ultimi giorni. A distanza di oltre 200 anni (214 anni per la precisione) torna quindi il Maggior Consiglio che per l'ultima volta si era riunito il 12 maggio 1797 per sancire la fine della Serenissima. Un gruppo trasversale di veneziani, non controllato dai partiti, ha portato avanti questa iniziativa di reinsediamento del Maggior Consiglio per tentare di dare alcune risposte concrete ai numerosi problemi che stanno attanagliando la città negli ultimi decenni.
"Questo Maggior Consiglio ha solo compiti consultivi", si affretta a precisare uno degli organizzatori, "e in alcun modo intende contrapporsi agli altri organi eletti dal popolo, quali il Consiglio Comunale o la Municipalità". Infatti il nuovo Maggior Consiglio avrà solo il compito di dibattere e proporre qualsiasi soluzione abbia bisogno Venezia per sopravvivere e prosperare nel XXI secolo. Nell'assemblea saranno inoltre ammesse critiche a leggi e regolamenti in vigore a Venezia, ma solo costruttive e tese ad un miglioramento della delicata situazione che vive la città. I membri del Maggior Consiglio non verranno eletti ma avranno diritto ad esservi ammesse le persone che abbiano compiuto i 18 anni, senza discriminazione di sesso, appartenenza politica e religione. Tuttavia ci sono alcuni requisiti indispensabili per diventare membri del Maggior Consiglio: essere nati a Venezia, in centro storico, ed avere avuto i genitori ed i quattro nonni nati nel Comune di Venezia. Tutti questi requisiti verranno quindi controllati al più presto e poi, agli aventi diritto, saranno inviate le lettere con gli inviti alla partecipazione della prima seduta del Maggior Consiglio. Si calcola che saranno circa 500 i veneziani che ne potranno prendere parte. Nessun membro riceverà mai compensi, ma anzi dovrà adoperarsi secondo lo spirito che caratterizzò la Serenissima, ossia quello di fare ognuno del proprio meglio per il bene di Venezia e dei suoi cittadini. Gli organizzatori sperano che tutto sarà in ordine per il 12 maggio o al massimo per il giorno della Festa della Sensa. Per la prima riunione di questa assemblea popolare si pensa che la sede naturale dovrebbe essere la Sala del Maggior Consiglio a Palazzo Ducale (vedi foto) e che poi le riunioni seguenti potrebbero avere una cadenza bimestrale. La prima seduta verrà presieduta dal più anziano in sala e quindi si procederà all'elezione di un Presidente del Maggior Consiglio, di dodici consiglieri (due per sestiere) e sei saggi (over 65) che rimarranno in carica per un anno con possibile rinnovo solo per un altro mandato. Queste persone saranno ammesse poi a riportare le proposte popolari emerse dai dibattiti dell'assemblea al Consiglio Comunale di Venezia. I promotori dell'iniziativa sono convinti della piena realizzazione di questo ambizioso progetto. Essi dichiarano infatti: "Siamo certi che questa assemblea popolare saprà formulare delle proposte interessanti rispetto alle esigenze attuali e future della città, e contiamo in una partecipazione appassionata dei membri al dibattito per rivitalizzare Venezia. Insomma il Maggior Consiglio deve diventare uno stimolo per i residenti, deve essere trasversale ai partiti e alle ideologie e riunire tutti i cittadini che amano il centro storico. Lo potremmo definire un Patto per Venezia". L'iniziativa appare sicuramente interessante seppure piena di incognite.
Adesso però si attendono le reazioni a questa notizia da parte dei politici.
7 commenti:
I hope this action will bear some fruit. Will you be nominated? I think you would be eligible!
Premio per il miglior pesce d'aprile, anche senza aspettare di vedere gli altri!! ;-D
Spero che il tuo post non abbia nessuna relazione con il fatto che oggi è il primo giorno di aprile
You're so bad, Fausto! But, the fritella was good ....
Aaaahh ! Pesce d'aprile...
Penso che sia un'idea geniale, ripristinare una storica assemblea dei rappresentanti dei veneziani. Forse si riuscirà finalmente a coinvolgere di più i veneziani, renderli più attivi e più propositivi nella ricerca delle soluzioni per la sopravvivenza stessa della propria città. Buona fortuna, e speriamo bene.
Ai lettori: Si era un Pesce d'Aprile, ma non era una presa in giro, la mia era una provocazione rivolta soprattutto ai veneziani. Noi che abitiamo la città più bella del mondo e spesso non ce ne rendiamo conto, noi che la lasciamo morire poco a poco. Dovremmo amarla di più questa città, davvero. Sarebbe forse d'aiuto un nuovo Maggior Consiglio a Venezia? Io credo di si, inteso come un'assemblea popolare che abbia l'onere e l'onore di dibattere dei problemi che troppo spesso i politici non sono in grado di risolvere. Come sarebbe bello se la gente comune tornasse a riappropriarsi di questa città e se i politici scendessero da quel piedistallo che li vede così distanti dalle aspettative delle persone che vivono qui. Un sogno, un'utopia? Forse, ma comunque io l'idea l'ho lanciata. Mi scuso con chiunque abbia creduto che questa fosse solo una pagliacciata, poiché di solito i miei post sono tutti "seri". Non era mia intenzione quella di farmi burla di nessuno. Ho solo provato a immaginare quanto sarebbe bello avere ancora un Maggior Consiglio a Venezia. Ossia la voce dei suoi cittadini. E la sua coscienza.
Un saluto a tutti voi,
Fausto
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