giovedì 22 aprile 2010

Palazzo Zen


Palazzo Zen si trova a Venezia nel sestiere di San Polo. Palazzo Zen è localizzato sul Rio di San Stin e la sua facciata principale è perfettamente visibile da Fondamenta Contarini. Palazzo Zen fu costruito nel '400 in stile gotico su commissione della omonima famiglia, detta anche Zeno. Questa famiglia nobile di Venezia ha dato alla Serenissima un doge, Ranieri Zen, ed il vincitore della guerra di Chioggia contro i genovesi, Carlo Zen. La facciata principale di Palazzo Zen presenta lo schema tipico degli edifici in cui vivevano i nobili veneziani. Si notano quindi un mezzanino e due piani nobili, al centro dei quali sono poste due belle quadrifore. Sulla sommità di Palazzo Zen si trovano due piccoli obelischi (se ne possono vedere di simili posti su altri palazzi lungo il Canal Grande) a testimoniare che lì viveva un "comandante da mar". Per entrare nel Palazzo Zen si deve passare per l'omonimo campiello, dal quale si vede un grande portone ed un alto muro. La visita purtroppo non è consentita ai privati, comunque, oltrepassato il portone di ingresso si entra nel cortile interno di Palazzo Zen. Esso è caratterizzato da una piccola vera da pozzo senza alcun fregio ma con tanto di coperchio originale, in rame. Inoltre nel cortile interno c'è una tipica scala esterna scoperta, caratteristica dell'architettura gotica a Venezia. Il cortile è pavimentato in maniera singolare, al centro si vede un ottagono in marmo che riprende il basamento della vera da pozzo, quindi i tombini che raccoglievano l'acqua piovana sono circondati da disegni pentagonali. L'insieme è davvero elegante e poco diffuso a Venezia. Sempre dal cortile di Palazzo Zen si vede la facciata secondaria dell'edificio, che è posteriore (XVI secolo) a quella localizzata sul canale. Su di un angolo è posto lo stemma in marmo della famiglia Zen. La fermata del vaporetto più vicina per arrivare a Palazzo Zen è "S. Tomà" (linee 1 e 2) e si deve poi attraversare il Campo dei Frari in direzione Rialto.










8 commenti:

Magnus ha detto...

Che bello! Questo coperchio di pozzo..

stef* ha detto...

Trés beau vera da pozzo !
La première et dernière fois que je suis entré dans cette corte (profitant du sillage du facteur), les cris d'un des locataires m'ont expulsé presto presto ;)
Grâce à votre reportage, Fausto, je tiens ma revanche ! :))

AnnaLivia ha detto...

Grazie per questa visita Fausto! Avevo già visto il cortile sul sito di Moda Research. Credo che questa ditta ha la sua sede in questo palazzo.
Buona giornata!

VenetiaMicio ha detto...

Merci pour la visite Fausto. Mais comment tu fais, tu dis que tu fais un reportage ? ou tu connais quelque'un ?
Le puits est magnifique avec le bronze au-dessus et la corte est très bien entretenue.
Pauvre Stef* expulsé, c'est pas très gentil ça !
a presto
Danielle

emilia ha detto...

Anch'io volevo scrivere lo stesso! Che coperchio e che vera da pozzo da modello! :)

Fausto ha detto...

Magnus: Il coperchio del pozzo è davvero notevole.
A presto.

stef*: Alors c'est la revanche de tous les amoureux de Venise. Parfois les locataires ne sont pas bons, parfois ils sont plus amicaux. Je demande toujours la permission de pénétrer dans un lieu privé (si je vois qu'il ya des gens). Il faut avoir la chance de trouver de bonnes personnes.
A bientôt.

AnnaLivia: J'espère que vous avez aimé ce billet même.
A presto.

Danielle: Je connais peu de gens qui peuvent m'aider à entrer dans des lieux privés. Donc, je dois demander la permission. Avant de faire un reportage je dois étudier le lieu et réfléchir sur toutes les possibilités d'entrer.
Bonne soirée.

emilia: Il coperchio di questa vera da pozzo sembra davvero piacere a tutti! Prova ad immaginare le centinaia di coperchi simili che c'erano anticamente a Venezia. La gran parte di essi è andata irrimediabilmente perduta.
Buona serata.

marshall ha detto...

Fausto,
complimenti per la defaticante impresa che compi, per farci conoscere queste belle e ricche dimore veneziane.
Questo articolo fa il paio con quanto visto oggi su Rai3, nel programma Bell'Italia, in merito ai belli e sontuosi palazzi del centro storico di Genova.
Quanto visto nel programma odierno Rai, e su quanto ammiro dai tuoi post, non possono che stimolarmi ad una riflessione: l'importante funzione dei ricchi - del passato in questi casi, per quanto di bello ci hanno lasciato, e dei ricchi attuali, relativamente al "bello" che lasceranno ai futuri.
Chiudo qui perchè un pensiero del genere non può concludersi in un semplice commento, ma ritego più appropriato esporlo in un post dedicato.
Ciao.
Mario

Fausto ha detto...

Mario: Ti assicuro che quando vado in simili luoghi il mio pensiero va sempre al "povero" tagiapiera che modellò una vera da pozzo o al "povero" scalpellino che eseguì una trifora. Sono le manovalanze di quei secoli, spesso con stipendi da fame, che hanno formato Venezia come la possiamo ammirare adesso. Infatti opere simili sono impensabili al giorno d'oggi, pur con le tecnologie moderne. Senza mano d'opera qualificata e "povera", questa città non sarebbe mai stata edificata.
Ciao.

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