martedì 27 luglio 2010

Palazzo Ariani


Palazzo Ariani si trova e Venezia nel sestiere di Dorso Duro. Palazzo Ariani sorge in Fondamenta Briati ma il migliore luogo per osservarlo è al termine della Fondamenta del Soccorso che corre parallela all'altra riva. Palazzo Ariani ha origini antiche, l'attuale costruzione venne edificata nella seconda metà del '300 e fu di proprietà della famiglia omonima fino alla sua estinzione avvenuta nella metà del XVII secolo. Quindi Palazzo Ariani venne acquistato dalla famiglia Pasqualigo e poi ceduta ai Pasinetti e alla famiglia Cicogna. Dal 1849 Palazzo Ariani divenne una scuola elementare, mentre attualmente è sede dell'Istituto Tecnico Statale per le Attività Sociali "Vendramin Corner". La caratteristica principale di Palazzo Ariani è la sua facciata che presenta al secondo piano una esafora con motivo ad alveare, uno dei primi esempi di architettura gotica a Venezia. L'esafora di Palazzo Ariani rappresenta un insieme unico ed armonico con il gruppo di marmo traforato che la sormonta. Tale elemento architettonico rende Palazzo Ariani inconfondibile ed anche uno degli edifici gotici con la facciata più "lavorata", mentre lo stile gotico (almeno nel suo primo periodo) si contraddistinse per la semplicità delle composizioni. Oltre il cancello di Palazzo Ariani si accede ad un piccolo cortile interno dotato di una tipica scala scoperta che non si può tuttavia definire notevole come, per esempio, quella di Palazzo Morosini. Dal cortile è stata asportata da tempo la vera da pozzo che sicuramente doveva farne parte integrante. La fermata del vaporetto più vicina per arrivare a Palazzo Ariani è "S. Basilio" (linea 2) e comunque questo bel edificio non è troppo distante da Piazzale Roma (circa dieci minuti di passeggiata). Esso è localizzato ad un paio di minuti a piedi da Palazzo Zenobio, che fu costruito però in epoche più recenti.







2 commenti:

WALTER FANO ha detto...

Bellissimo esempio di traforatura, sembra proprio un merletto!

Fausto ha detto...

Walter: In effetti è degno di un prezioso merletto di Burano.
Ciao.

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