lunedì 20 giugno 2011

Corte Nova


La Corte Nova si trova a Venezia nel sestiere di Castello. La Corte Nova è localizzata a poca distanza dalla Scuola di San Giorgio degli Schiavoni e dalla Chiesa di Sant'Antonin. Questa tipica corte veneziana è delimitata da ben due sottoportici, caso decisamente inusuale in città. Uno di questi due, il Sottoportico della Corte Nova, è unico nel suo genere.
Il doppio capitello al suo interno vuole ringraziare la Madonna della Salute per aver sempre risparmiato gli abitanti della Corte Nova da tutte le epidemie prima e dai bombardamenti poi che si succedettero a Venezia nel corso dei secoli. Arrivando invece in questo luogo tranquillo dal Ponte della Corte Nova si passa per l'altro sottoportico, si percorre tutta la corte fino ad arrivare ad una vera da pozzo che presenta inciso sul marmo lo stemma della famiglia Magno (vedi foto). Tale famiglia possedeva nel '300 molte case in Corte Nova. Ciò che però ha reso celebre la Corte Nova negli ultimi decenni è stata la caratteristica Osteria alle Alpi da Dante. Essa è chiusa da alcuni anni ma dal marzo del 2011 è stata posta al suo esterno un'impalcatura che indica come vi siano dei lavori in corso. Sull'impalcatura è stata posizionata proprio l'insegna Osteria alle Alpi da Dante, ma alle mie domande anche i residenti ignorano se tale locale verrà riaperto come osteria o come un qualsiasi altro negozio. Sarebbe bello se in Corte Nova tornasse quella che tempo fa era una tra le più note osterie di Venezia. Staremo a vedere, solo il tempo ci fornirà la risposta. Infine una curiosità: i genitori di un mio ex collega di lavoro ebbero in gestione quell'osteria negli anni '60 e '70, mentre quelli di un mio compagno di scuola la gestirono negli anni '80 e '90. Io ho avuto l'occasione di entrarci solo un paio di volte, ma molti libri guida su Venezia la consigliavano ai propri lettori.
Speriamo che la Corte Nova possa rianimarsi presto grazie al suo famoso locale.


10 commenti:

Maité ha detto...

Buona settimana Fausto, a presto !

Anonimo ha detto...

conosco molto bene questi posti della città. Passiamo spesso sul ponte de la Corta Nova quando andiamo a fare la spesa al supermercato, e anche per il sotoportego con i suoi due capitelli venendo del campo S.Ternità dove abitiamo quando siamo en Venezia !

Bonne journée. Louis.

Gianfranco Dall'Omo ha detto...

Vedi Fausto che siamo male amministrati e lo siamo sempre stati, hanno rovinato Venezia quela banda di delinquenti che ha amministrato la nostra città. L'osteria che ha chiuso in corte Nova dovrebbe riaprire come osteria, si dovrebbe obbligare di aprire l'osteria e vietare qualsiasi tipo di negozio, questo per preservare Venezia. Avrebbero dovuto farlo da sempre e invece non l'hanno fatto, siampo invasi da una barca di negozi di maschere, una schifezza, sono spariti negozi con tanta storia per lasciare il posto alle maschere invece quando un negozio chiudeva si doveva obbligare ad aprire lo stesso genere di negozio altrimentoi non si apre. Sono sparite le osterie che erano molto importanti per Venezia, per lasciare il posto a snack bar con la carta di credito. Una schifezza. Ti saluto, ho solo rancore per chi ci ha governato e ci governa. Ciao Gianfranco Dall'Omo

Sergio ha detto...

La pietra rossa che si trova nel "Sotoportego de la Corte Nova", come ricordi anche nel tuo altro post, non doveva essere calpestata per non avere qualche sfortuna. Quando frequentavo il "Sarpi", molti anni fa, passavo ogni giorno per questo "sotoportego" ed era d'obbligo schivare questa pietra per non essere interrogati e prendere un brutto voto. Purtroppo io, assieme a molti altri, posso testimoniare che questa è solo una leggenda ed i brutti voti si prendevano anche se non calpestavi la pietra!

Fausto ha detto...

Maité: Buona settimana.
A presto.

Louis: Se siete superstiziosi, non calpestate la pietra rossa di quel sotoportego. Tutti i veneziani la evitano!
Buona settimana.

Gianfranco: Non credo che l'amministrazione possa fare molto, purtroppo. Nel libero mercato quasi tutto è concesso, non solo qui, ma anche nelle altre città. Sarebbe bello se ritornasse ad esserci quell'osteria, ma comunque resta solo una speranza.
Ciao.

Sergio: La pietra rossa è conosciutissima dai veneziani. Non so se porti davvero sfortuna, ma credo che più di una persona non la calpesterebbe mai.
Ciao.

Anne ha detto...

Alain et moi y sommes souvent passés, car nous aimons beaucoup nous promener dans Castello. J'aime beaucoup la dernière photo de votre article.
Bon weekend!
Anne

marshall ha detto...

Fausto,
informati se lo scrittore di cui sto rileggendo il libro ( L'alba dei libri- quando Venezia fece leggere il mondo ), Alessandro Marzo MAGNO, che è di Venezia, fa parte di quella famiglia MAGNO di cui parli nel post.
Se ciò fosse, ci sarebbero anche altre combinazioni cabalistiche a rendermi interessante questo post: la Corte NOVA, in accoppiata con NOVA Milanese, e la chiesa di Sant'Antonin; infatti la chiesa parrocchiale di Nova Milanese (dove mi sono sposato) è dedicata al soldato romano martire Sant'Antonino.

Fausto ha detto...

Mario: No, lo scrittore Magno non discende da quella famiglia. Essa infatti si estinse a metà dell'ottocento.
Sono interessanti le combinazioni che proponi.
Ciao.

marshall ha detto...

Grazie per la risposta.
Non disturbo oltre perchè vedo che sei molto preso; lo deduco dalla rarefazione dei tuoi post.
Ci penserò io a tenere alto il prestigio di questa città da favola, sto pensando a quel post su Aldo Manuzio, per il quale, col permesso tuo e di tua figlia, inserirò quel filmato dove appare la sua casa (al mio prossimo turno, che sarà tra circa un mese).

Fausto ha detto...

Mario: Nessun disturbo, anzi! Non riesco ad aggiornare il blog con la frequenza di una volta perché i miei impegni di lavoro sono decisamente aumentati. Dedico quindi il mio tempo libero nei weekend agli articoli.
Puoi inserire il filmato che citi, sempre alle stesse condizioni. Grazie.
Ciao.

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