mercoledì 10 novembre 2010

Lavorare con l'Acqua Alta


Lavorare con l'acqua alta rappresenta una possibilità non remota per chi vive a Venezia, una città notoriamente colpita dalle alte maree nel periodo autunnale. Lavorare con l'acqua alta non è impossibile, come dimostrano le immagini del post. Condizione essenziale è quella di indossare un paio di stivali per l'acqua alta, necessari per non bagnarsi, e quindi le attività lavorative continuano (quasi) normalmente. L'acqua alta impedisce alle barche da trasporto di transitare al di sotto dei ponti e perciò tali natanti sono quasi inutilizzabili. Quindi si vedono in giro per la città molti carrelli per trasportare merci o materiali, quando mancano i carrelli allora subentrano i trasporti a mano o a spalla. Insomma serve una marea eccezionale per fermare chi lavora a Venezia, perché altrimenti la mattinata vedrà le calli e i campi brulicare di persone che svolgono la propria attività in città. Descriviamo le immagini dell'articolo che mostrano come si può lavorare con l'acqua alta a Venezia (le foto sono relative all'acqua alta a Venezia del 30 novembre 2009). Nella prima foto una netturbina lavora muovendo, a dispetto dell'acqua alta, un carrello che raccoglie i sacchetti della spazzatura. Un fruttivendolo in campo Santa Margherita continua la propria attività, mentre l'acqua lambisce il suo negozio. La Barca, nei pressi di Campo San Barnaba, non interrompe la vendita sebbene la fondamenta in cui è attraccata sia impraticabile senza stivali di gomma. Degli elettricisti portano in spalla dei cavi necessari per proseguire il loro lavoro in qualche parte della città. Un trasportatore con carrello lungo una strada di Venezia. Un altro carrello abbandonato dal suo trasportatore forse perché egli si stava bagnando senza gli stivali. Un negozio cerca di vendere degli stivali per l'acqua alta nonostante il livello della marea sia sostenuto.







7 commenti:

Yvonne ha detto...

Buongiorno!

What is the highest acqua alta you have experienced, Fausto?

Fausto ha detto...

Yvonne: I have experienced the highest acqua alta on November 4, 1966. We lived on ground floor: that day my family lost everything. I was a child but I still remember my uncle in a boat when he rescued us, we were on a table, we had a meter of water under it.... I'm sorry to tell you about these bad memories. Water is life for Venice but sometimes it can be really dangerous.
Kind regards.

Yvonne ha detto...

What a traumatic experience for you and your family, and so many more in Venice. That was also the year when Florence had bad flooding, I think.

Regards.

Rayna ha detto...

certo che fa impressione!

Anne ha detto...

Rien n'arrête le courage des Vénitiens! C'est un bel exemple qu'ils nous donnent, de ne pas se laisser démoraliser par des circonstances défavorables. Bravo!
Anne

VenetiaMicio ha detto...

Je viens de lire tes propos sur la grande acqua alta de 1966, je m'en souviens parfaitement, bien sûr de loin puisque j'habitais Paris. Ange était déjà peintre et tous les artistes s'étaient mobilisés pour envoyer des dons via l'Alliance Française pour vous aider. Vous êtes des gens courageux, des évènements comme ceux-là m'impressionnent terriblement.

Fausto ha detto...

Yvonne: It was a tough event to pass. We restarted to live in another apartment at the first floor. Venetian people know what means a real flooding. I hope it will be never happen again.
Kind regards.

Rayna: E' solo una questione di abitudine. Quando si nasce a Venezia, mettersi gli stivali di gomma per l'acqua alta è la normalità. Io posseggo tre paia di stivali: uno arriva alle caviglie, un altro alle ginocchia ed il terzo alle cosce. Li indosso a seconda delle maree previste.
Ciao.

Anne: Les Vénitiens se plaignent parfois, mais souvent ils luttent pour continuer à vivre dans leur cité. Il se passe aujourd'hui comme il y a des siècles.
A bientôt.

Danielle: La grande acqua alta de 1966 a marqué l'histoire récente de Venise. Cependant, la ville a réussi à se remettre de l'inondation dévastatrice, grâce à l'aide qui provenait des italiens et de l'étrangers. Aujourd'hui comme alors, nous devons avoir le courage de vivre dans la Lagune de Venise. Et nous devons aussi lutter pour préserver Venise aux générations futures.
Bonne soirée.

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