L'interno del Campanile di San Cassiano presenta alcuni interessanti particolari che lo rendono simile ma anche unico, come lo sono tutti i campanili di Venezia. Vi racconto l'ascesa a questo alto campanile, servendomi anche delle immagini scattate sul luogo. Per accedere al Campanile di San Cassiano bisogna passare per una piccola corte interna, dalla quale si può ammirare una vista inconsueta dello stesso campanile. Appena oltrepassato un uscio in marmo si arriva all'ingresso vero e proprio del Campanile di San Cassiano, che è una porta antica in legno con tanto di chiave originale. Oltre la porta ci si trova all'interno del campanile e si comincia a salire attraverso delle rampe di scale in legno. Il tutto è indistinto ed immerso nel buio più totale, per la mancanza di luce elettrica. Quasi subito si incontra un armadio dentro al quale si trova il meccanismo che faceva funzionare l'orologio del campanile. Quindi si continua l'ascensione, al termine di ogni rampa di scale corrisponde un piano composto da tavole in legno, al centro del quale c'è una apertura, protetta da parapetti. Tale spazio vuoto consentiva di far passare le funi che facevano suonare anticamente le campane. Ai lati dei piani si possono osservare i fori passanti utilizzati da altre funi. Circa a metà strada si vede un antico crocifisso che ad una attenta osservazione rivela alcuni inquietanti teschi, io riesco a vederne quattro ingrandendone l'immagine.
Qualche piano è rischiarato a malapena da strette finestrelle gotiche. Infine si raggiunge la cella campanaria del Campanile di San Cassiano che è cinta da sottili maglie metalliche per impedire l'accesso ai colombi. Le campane sono imponenti ed hanno degli interessanti particolari. Ma ciò che mozza il fiato dopo questa lunga salita è il panorama di Venezia che si vede tutto intorno. I rumori della città arrivano fiochi, distanti e il vento rinfresca e tonifica dopo la fatica fatta sulle scale. Allora comincio a scattare le foto, una, dieci, cento, senza pensarci su, ci sarà tempo per rivederle. Da lassù si vede una città unica, quella illuminata da una splendida mattina di sole, quella che tutti gli innamorati di Venezia vorrebbero ammirare, con i suoi tetti, i campanili, le chiese e i palazzi. Non mi stancherei mai di guardarla questa mia città che si stende a perdita d'occhio, ma il tempo è passato. Quanto? Un'ora o forse due. Non saprei dire. Quello che anche quella mattina hanno visto i miei occhi mi ha incantato, facendomi perdere la condizione del tempo. Devo scendere, ma nel mio cuore rimangono delle immagini che non potrò scordare. Sogno già, al mio ritorno nell'oscurità dell'interno del Campanile di San Cassiano, la prossima ascesa in un altro campanile. Una passione per i campanili di Venezia, la mia, irrefrenabile.
Qualche piano è rischiarato a malapena da strette finestrelle gotiche. Infine si raggiunge la cella campanaria del Campanile di San Cassiano che è cinta da sottili maglie metalliche per impedire l'accesso ai colombi. Le campane sono imponenti ed hanno degli interessanti particolari. Ma ciò che mozza il fiato dopo questa lunga salita è il panorama di Venezia che si vede tutto intorno. I rumori della città arrivano fiochi, distanti e il vento rinfresca e tonifica dopo la fatica fatta sulle scale. Allora comincio a scattare le foto, una, dieci, cento, senza pensarci su, ci sarà tempo per rivederle. Da lassù si vede una città unica, quella illuminata da una splendida mattina di sole, quella che tutti gli innamorati di Venezia vorrebbero ammirare, con i suoi tetti, i campanili, le chiese e i palazzi. Non mi stancherei mai di guardarla questa mia città che si stende a perdita d'occhio, ma il tempo è passato. Quanto? Un'ora o forse due. Non saprei dire. Quello che anche quella mattina hanno visto i miei occhi mi ha incantato, facendomi perdere la condizione del tempo. Devo scendere, ma nel mio cuore rimangono delle immagini che non potrò scordare. Sogno già, al mio ritorno nell'oscurità dell'interno del Campanile di San Cassiano, la prossima ascesa in un altro campanile. Una passione per i campanili di Venezia, la mia, irrefrenabile.
10 commenti:
Ciao Fausto!
Encore un superbe reportage! Merci de partager avec nous toutes ces belles découvertes et tous ces endroits presques inaccessibles au commun des mortels. Toujours un plaisir de te suivre!
a presto!
direi un racconto unico, senza dubbio il più bello finora :) ed anche le foto che lo accompagnano. Complimenti, caro Sig. dei Campanili di Venezia!
AnnaLivia: Merci pour les compliments. Pour moi c'est un plaisir de montrer des endroits peu connus de Venise.
emilia: Grazie mille. Però fare una fatica simile per salire su un campanile inaccessibile di Venezia,
(comprendendo anche le settimane trascorse per avere il permesso), scrivere un articolo corredato di foto pressoché uniche e ricevere solo due commenti mi fa dire: "Ma chi me lo fa fare?". Mi sembrano davvero poche le persone che gradiscono i miei post. Ti confesso Emilia che qualche volta mi prende lo sconforto e a questo punto credo dovrei ridurre il numero dei miei articoli. Impiego troppo del mio tempo per aggiornare il blog e spesso rinuncio a ore di sonno per pubblicare gli articoli. Scusa lo sfogo e grazie ancora per i complimenti.
Buona serata.
Caro Fausto,
anche se era solo una persona che ti scriveva un commento tu non devi scoraggiarti mai perché nel futuro chi scriverà su google Campanile, San Cassiano o Campanili di Venezia, troverà questo articolo e ne sarà sorpreso e felici, questo lavoro dello scrittore e oggi del blogger è per eternità nella cornice di internet, è per tutti quelli sconosciuti, non per 10 o 20 persone che ti commentano o no. Chi si occupa di questo deve pensare in modo globale, e non deve essere triste che nessuno lo legge e/o commenta. E poi caro amico, AnnaLivia ed io siamo come 20 persone ;-) nel senso che ce ne intendiamo... Alla fine ti svelo un segreto, la gran parte dei blogger guarda soprattutto il proprio blog :)
Merci pour ce nouveau reportage, vous allez devenir le spécialiste de l'ascension des campaniles...et quel beau mécanisme, buona giornata, a presto !
(J'ai pensé à vous en me promenant dans Paris, c'est vrai que c'est une ville magnifique...)
Il faut éditer un livre Fausto, bilingue bien sûr pour vos ami(e)s français!
C'est vraiment intéressant ces découvertes de l'intérieur, avec de l'historique cela serait passionnant comme édition.
Une Idée?
Buona giornata
emilia: Vuol dire che posterò i nuovi articoli pensando.... ai posteri! So che comunque chi segue attualmente questo blog se ne intende di Venezia. E' quindi a loro che mi rivolgo.
A presto.
Maite: Je voudrais devenir un spécialiste des campaniles de Venise. Et continuer à montrer de telles images. J'espère que vous avez passé un agréable séjour à Paris!
A bientôt.
Martine: Je me demande si j'aurai le temps de publier un livre. Et je dois aussi trouver un sponsor!
L'idée est bonne. J'espère qu'à l'avenir ella sera réalisée.
Bonne soirée.
Je rejoins Martine en ce qui concerne la publication d'un ouvrage (Trilingue en rajoutant l'anglais)
J'e t'encourage fortement à poursuivre ce travail sur les
Campaniles,travail de longue haleine bien sur. Mais important
car inédit.
Jacques: Je vais définitivement continuer ce travail avec passion. Pour faire un tel livre je vais encore visiter de nombreux campaniles de Venise.
A bientôt.
Resoconto molto bello e interessante. Grazie
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