venerdì 1 ottobre 2010

Interno Campanile San Nicolò dei Mendicoli


L'interno del Campanile di San Nicolò dei Mendicoli mi ha riservato, come spesso succede anche in altre ascese, delle cose interessanti da vedere. Per accedere all'interno del Campanile di San Nicolò dei Mendicoli, previa autorizzazione, sono entrato prima nella chiesa e poi sono transitato per il caratteristico portichetto del quattrocento. A questo punto l'ingresso al Campanile di San Nicolò dei Mendicoli è davanti a me. Oltre la porta noto una targa che testimonia un restauro della chiesa, avvenuto nell'anno 1787. All'interno la luce è fioca ma grazie al flash della mia macchina fotografica posso cominciare a salire lungo le scale in legno senza troppe difficoltà. Già dopo le prime rampe trovo un'altra sorpresa: si tratta di personaggi sacri, alcuni dei quali sono di grandi dimensioni. La salita continua e il caldo si fa sentire poiché le poche finestre verso l'esterno sono davvero piccole e fanno passare pochissima aria. Proseguo per le ripide scale e noto che tutto sommato questo campanile è in un buono stato di conservazione, considerando che venne costruito nel XII secolo. Altre rampe di scale mi portano in corrispondenza degli ingranaggi dell'antico orologio montato lassù nel 1764 e oggi purtroppo fuori uso. Per fortuna la salita all'interno del Campanile di San Nicolò dei Mendicoli non dura troppo, poiché esso è uno tra i più bassi di Venezia. Ancora qualche fatica per scorgere e poi aprire la botola che mi conduce all'aria aperta, e poi finalmente il sollievo dopo la torrida temperatura provata negli ultimi 15 minuti. La cella campanaria, pavimentata con tavelle, mi accoglie con una fresca brezza e poi con una bella vista di Venezia. La posizione di questo campanile non è delle migliori, decentrato com'è a ovest della città, ma comunque nemmeno questa ascesa al Campanile di San Nicolò dei Mendicoli mi ha lasciato deluso. Le prospettive di Venezia vista dall'alto sono sempre simili eppure così diverse, bisogna saperne apprezzare le sottili differenze. Il tempo di ammirare il panorama da lassù e di scattare tante foto ed è già tempo di ritornare. Quindi, come sempre, compio il mio rituale del saluto al campanile, tocco una campana e dico in dialetto veneziano: "Se vedemo, vecio mio!" ossia "Ci vediamo, vecchio mio!".









4 commenti:

Yvonne ha detto...

Oh, Fausto, if you knew how I envy you, having permission to go into these hidden places! Thank you for bringing a touch of Venetian magic into our lives! At least we can admire these campanile from the outside, and understand a little of what is inside.

Rayna ha detto...

che meraviglia! beato te che ci sei stato!

P.S. ma perchè pubblichi le foto con una risoluzione così bassa? secondo me ci guadagnarebbero molto se almeno raddoppi i pix.

Fausto ha detto...

Yvonne: That's the hard part of the job! Having the permissions is far from easy, also for me. For this it's a great satisfaction for me to be able to share those images with you.
Kind regards.

Rayna: Sui campanili ci vado sempre in vostra compagnia (virtuale).
Le foto dell'interno le ho scattate con una macchina compatta, ecco spiegata la risoluzione così bassa. Semplicemente non avevo con me l'obiettivo 18-55 perché il permesso di salire mi è stato dato senza preavviso. Prendere o lasciare.
Tuttavia spero che si sia percepita lo stesso la sensazione dell'ascesa all'interno del Campanile di San Nicolò dei Mendicoli.
Buona serata.

marshall ha detto...

Cosa avevo perso a non aver letto prima questo post! Che poi è da leggere assieme al post
Campanile di San Nicolò dei Mendicoli, essendone la parte introduttiva.

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