domenica 15 maggio 2011

Ritoccare la Gondola


Ritoccare la gondola qualche volta è necessario, e sembra anche facile, a giudicare dalla sequenza fotografica. Per ritoccare la gondola non serve necessariamente portarla in uno squero quale il Tramontin o quello di San Trovaso. A volte il ritocco lo si può fare in un momento di riposo, pur che l'acqua sia tranquilla. E' proprio il caso di dire che per effettuare il ritocco alla gondola non ci devono essere acque agitate.
Non credo che avremmo mai la ventura di vedere una cosa simile nel quasi burrascoso Bacino di San Marco. La scenetta è stata infatti ripresa non lontana dal Campiello del Remer, presso il Ponte di San Giovanni Grisostomo nel sestiere di Cannaregio, che comunque la stragrande maggioranza dei veneziani conosce come Ponte dei Zogatoi (giocattoli). Infatti un negozio di giocattoli ha avuto per decenni le sue vetrine quasi al livello del piano stradale del ponte stesso. Chi ha la mia età ha imparato ad apprezzare molto quel negozio che era per noi bambini tra i più belli e più forniti di Venezia assieme a "Pettenello" in Campo Santa Margherita. Oggi purtroppo esso non esiste più ed al posto dei giocattoli variopinti, sulle vetrine, si vedono appunto scarpe. Torniamo però al gondoliere che ho visto salire sulla punta della gondola per dare una ritoccata di nero proprio vicino al ferro di prua ("fero da prova" in dialetto). Dopo aver controllato il punto che gli interessava, il gondoliere, che era già munito di pennello e colore, ha cominciato a ritoccare di nero la propria gondola, incurante che un movimento azzardato gli avrebbe procurato un bagno fuori stagione. Il gondoliere dimostra quanto egli sia un tutt'uno con la sua barca, un vero equilibrista su pochi centimetri di gondola, poco oltre, l'acqua. Qualcuno potrebbe ancora dire che è facile, in realtà non lo è, la possibilità di scivolare è alta per chi non sia un esperto in situazioni come questa.
E poi, siamo sinceri, quanti di noi salirebbero sulla punta della gondola?


7 commenti:

Laura ha detto...

Il negozio dei giocattoli era del cugino di mia mamma. Pettenello me lo ricordo benissimo visto che sono nata al Malcanton, credo che mia mamma mi abbia comprato la mia prima bambola li'. Chissa' che fine hanno fatto i mobili di Pettenello, spero siano stati tenuti o riutilizzati, avevano un'aria antica, di usato, mi ricordo ancora il vetro del ripiano vendita.

Arrivo a Venezia esattamente tra un mese, mi domando quali altri negozi non trovero' piu' questa volta.

Pier ha detto...

Certo un pò di piccola manutenzione ci vuole. Buona domenica :)

Sergio ha detto...

O sei fortunato, o sei veramente attento a quello che ti capita attorno e, oltre a vedere, sai soprattutto osservare e, quindi, "bloccare" con la tua macchina fotografica.
Io opto per la seconda ipotesi.

Anne ha detto...

Il faut un bon sens de l'équilibre. Cela semble facile au gondolier, mais ces petites réparations ne sont pas à la portée de tous!
Bonne semaine, Fausto!
Anne

Fausto ha detto...

Laura: Ero sicuro che saresti intervenuta con un tuo commento. Mi ha fatto molto dispiacere la chiusura di Pettenello, mi compravano i giocattoli in quel negozio, e poi li ho comprati a mia volta a mia figlia.
Per quanto concerne i negozi chiusi, dipende da quanto tempo non torni a Venezia. Tra le chiusure "eccellenti", va segnalata quella della Libreria Mondadori all'inizio di quest'anno.
Ciao.

Pier: Che piacere risentirti! Ti volevo chiedere lumi a proposito del tuo blog: non riesco più a trovarlo (per lo meno allo stesso indirizzo internet) e mi spiace perché per me era diventato un piacevole luogo di lettura e di incontro virtuale. Spero di poterlo rivedere on-line quanto prima.
Ciao.

Sergio: Un pizzico di fortuna ci vuole sempre (quella non guasta mai), ma comunque raramente mi limito a guardare soltanto. Piuttosto preferisco osservare ciò che mi circonda. Se non ci si accontenta a Venezia c'è molto da scoprire e a me piace molto mostrare questi aspetti della nostra città a tutti coloro che ne sono stregati.
Buona settimana.

Anne: Je suis d'accord avec votre réflexion sur l'équilibre. Bien qu'il ne devrais pas dire, comme moi, qui visite les campaniles.
Bonne semaine.

WALTER FANO ha detto...

Spero che dopo il ritocco sui legni, il gondoliere abbia sistemato anche il colore del ferro di prua che mi sembra piuttosto malridotto! ;-D

Fausto ha detto...

Walter: Quale colore? Il ferro di prua è in metallo lucido, forse ti ha ingannato il riflesso dell'acqua su di esso.
Buona settimana.

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