I 150 anni dell'unità d'Italia a Venezia sono stati festeggiati come in tutte le altre città della penisola. Il 17 marzo 2011 è stato infatti designato come festa nazionale per il 150. anniversario dell'unità d'Italia, poiché questa data corrisponde all'incoronazione di Vittorio Emanuele II come re d'Italia, avvenuta il 17 marzo 1861. La giornata designata per tale anniversario a Venezia è stata spesso soggetta a scrosci di pioggia che hanno rovinato quindi la festività.
Per la città si è visto un tripudio di bandiere italiane appese ai balconi, sui tetti, sulle altane. A Venezia è ormai normale vedere più drappi tricolori piuttosto che il gonfalone di San Marco, non è una novità. A me personalmente la festa per i 150 anni dell'unità d'Italia non ha dato noia. Quello che mi dà fastidio è vedere come la più che millenaria storia di Venezia sia stata "minimizzata" nei libri di storia degli studenti delle scuole elementari e medie. La storia della Serenissima viene descritta in paragrafi di 15 righe, a volte condivisa con quella delle altre Repubbliche Marinare. Quello che mi dà fastidio è che nulla mi fu insegnato a scuola su Venezia, alle elementari come alle medie. La mia fortuna fu di avere come professore di italiano alle scuole superiori il professor Lino Moretti, grande studioso di Venezia e autore di alcuni libri. Fu grazie a lui (al di fuori del regolare programma scolastico) che all'età di 15 anni appresi dell'esistenza della Serenissima in quanto tale, della sua cultura, della sua storia e architettura. Lo considero un incontro casuale, ma fu davvero una svolta per la mia vita la consapevolezza di quanto grande fu Venezia nei secoli. Molti altri miei coetanei non hanno avuto la mia stessa sorte e sono cresciuti nella più totale disinformazione su cosa rappresentò Venezia nel tempo trascorso, e di ciò me ne rammarico. Mi dà fastidio leggere che su Wikipedia si descrive il veneziano Angelo Emo (Capitano da Mar della Serenissima) come "ammiraglio italiano" (morì infatti nel 1792, quando l'Italia ancora non esisteva). Ho sempre giustamente studiato Augusto come "imperatore romano" e non che fu un "imperatore italiano". Sono dettagli voi direte, ma anche quelle che sembrano finezze spesso fanno la differenza e purtroppo contribuiscono a sfalsare la Storia. Detto questo non sono un nostalgico, so bene che la Serenissima non potrà mai più tornare, è comunque un onore per me studiare la sua civiltà e un piacere apprezzare tutto quello che vedo a Venezia ogni giorno e che fu realizzato dai miei concittadini in epoche diverse. Mi sono volutamente tenuto distante dalle polemiche che hanno accompagnato questo anniversario in città.
5 commenti:
J'ai beaucoup apprécié votre texte qui est vraiment très juste et fait réfléchir sur l'enseignement de l'Histoire ! et je m'associe tout à fait à votre conclusion . Essayons d'être optimistes en tant que citoyens européens ....
The first time I read a history of Venice (by J. Norwich) I was so impressed and amazed that I had never been exposed to it before here in the US. So it is very interesting to read that even in Venice's schools the subject is not very well covered. It is knowing the history of the city that makes my few visits so worthwhile, and I really appreciate the information you provide on your blog. I would like to know the location of your first picture. Thank you.
anche io me sento un cittadino europeo, ma comprendo molto bene che un Veneziano sia fiero delle sua città e della sua historia!
Buona serata!
Louis
Caro Fausto,
sono d'accordo con te sul discorso dei 150 anni e delle Serenissima. Da parte mia non me ne frega proprio un bel niente del compleanno dell'Italia, io non mi sento affatto patriota. I nostri signori politici, a cominciare da Napolitano fanno benissimo a sentirsi patrioti con i soldi che prendono, noi invece siamo sfruttati al massimo pertanto non mi va affatto di cantare fratelli d'Italia e tenere una bandiera in mano. Finché siamo giovani e lavoriamo ci sfruttano al massimo con le tasse sugli stipendi e quando vai in pensione le tasse non calano, ti rendi conto che io pago 690 euro di tasse al mese sulla mia pensione, é un furto. Inoltre quando sei giovane ti mandano volentieri all'estero a morire come soldato, non certo per la patria, poi ti fanno il funerale di stato e ti danno qualche volta una medaglia, ma sei morto. I nostri parlamentari continuano ad incamerare soldi da tutte le parti, il nostro governo costa più del regno della regina Elisabetta d'Inghilterra. E' una vergogna. Facciano loro i patrioti é un dovere per loro. Ciao Fausto. Gianfranco Dall'Omo
versaillaise: Merci pour le partage de mes pensées. L'avenir de ce continent je le vois seulement si nous restons unis en tant que citoyens européens.
Bon weekend.
C E Westwood: It's not strange for me to hear that the history of Venice is not so well known in the US. But it's disappointing to see how low it's considered in Italian history books for students.
The location of the first picture is in Campo San Salvador.
Have a nice weekend.
Louis: Siamo tutti cittadini europei, anche se molte persone non se ne rendono ancora conto. Il nostro futuro comune è l'Europa. Solo se stiamo uniti potremo affrontare le sfide economiche del futuro. Altrimenti non potremo reggere presto il confronto con grandi paesi in pieno sviluppo quali la Cina, l'India e il Brasile.
Buona serata.
Gianfranco: Il tuo commento ha i toni un po' forti, tuttavia rende bene la situazione che si vive qui al giorno d'oggi. I pensionati sono tra quelli che più vengono tartassati, purtroppo. Anche i giovani al giorno d'oggi non vedono all'orizzonte grandi prospettive.
Sono sempre stato stato dell'opinione che due "rami" del parlamento siano troppi. Avendo solo il Senato per esempio, rinunciando alla Camera, chissà quanti soldi di stipendio si potrebbero risparmiare, senza contare lo snellimento degli iter parlamentari per promulgare nuove leggi.
Vedremo mai dimezzato il numero dei membri del parlamento?
Buon fine settimana.
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