giovedì 7 novembre 2013

Polemiche sui Nizioleti


Le polemiche sui nizioleti sono state molto accese in questi giorni in città. Infatti l'assessore alla toponomastica di Venezia, Tiziana Agostini, ha deciso di "aggiornare" molti nizioleti, anzi, più che di aggiornamento, parlerei proprio di italianizzazione degli stessi. L'argomentazione dell'assessore è quella di voler modificare i nizioleti in base ai toponimi citati nel "Cattastico" del 1786. In tale anno la Serenissima viveva il suo ultimo periodo di indipendenza e l'autore del "Cattastico" non fece altro che usare il toscano, la lingua che all'epoca era più diffusa nella nostra penisola. 
Ciò ha generato parecchi malintesi sulla nostra toponomastica. Adesso per la città si leggono su molti nizioleti dei veri strafalcioni, con l'uso improprio delle doppie consonanti, che non esiste (se non per alcune eccezioni), nel nostro dialetto. Si possono "ammirare" dei nizioleti quali Rio Terrà degli Assassini, dove "Terà" in veneziano significa "interrato", mentre in italiano "terrà" rappresenta la terza persona singolare, futuro semplice, del verbo tenere. Altro nizioleto obbrobrioso è quello con su scritto: "Calle dietro il Campaniel" che è chiaramente mezzo in italiano e mezzo in veneziano. "Parochia" è diventato "Parrocchia", ma qui, a mio modo di vedere, si potrebbe tranquillamente usare la parola "Contrada" senza scontentare nessuno. Purtroppo la lista di tale scempio potrebbe continuare a lungo. L'assessore non intende tornare sui suoi passi, dice che "è una questione di cultura, le doppie rimangono". Ma così si contribuisce a distruggere non solo la nostra toponomastica, ma anche la tradizione veneziana. Credo che sarebbe bastato affidare l'aggiornamento dei nizioleti ad un gruppo di "saggi" veneziani, cito tra essi due nomi: Alvise Zorzi e Franco Filippi; penso che sarebbero stati disponibili a trovare una soluzione a tutte le dispute sulla toponomastica nel giro di qualche settimana. Perché si vogliono italianizzare a tutti i costi i nizioleti? Qui il problema è serio, si tratta di salvaguardare la nostra tradizione, così come ci è stata tramandata da generazioni, ed infatti sono migliaia le persone che in città già si sono lamentate su questo tema e hanno manifestato il loro disappunto. Spero che alla fine l'assessore alla toponomastica si renda conto del grosso sbaglio che sta facendo ed abbia il coraggio (e il buonsenso) di fare un passo indietro. Perché sa, assessore, un nizioleto del tipo "Barbaria delle Tavole" al posto di Barbaria de le Tole, non lo potrei proprio sopportare….  


16 commenti:

Randy Bosch ha detto...

"And all we can do is call things and let them come to us with their tales.
Call them to prevent them from becoming so alien that they'll be leaving, each one on its own, in the different directions of the universe, leaving us here, incapable to understand a trace to map by.
I call the things to keep them with me to the last"
(G. Celati, Verso la foce, Milan, Feltrinelli, 1989, translated).

Giuseppe ha detto...

Quando si vuole annientare un popolo è necessario distruggerne la lingua.
Di questo ne è consapevole la Agostini, lo sta facendo apposta, magari inconsciamente?

stephanie ha detto...

che tristezza questa faccenda..anche per me devono rimanere in veneziano..che senso ha cambiare questa parte delle storia di venezia...puo certi diventano cosi ridicoli !!!..
bella giornata

max trieste ha detto...

Perderebbe il suo fascino e quell'alone di mistero che contraddistingue da secoli l'urbanistica di questa meravigliosa ed unica città !!!

Veneziamia ha detto...

Je vais donner mon point de vue en français ce qui est plus facile pour moi. Après les Gran Navi, encore une polémique et un coup de canif dans ce qui fait de Venise une ville unique au monde. J'aime ces nizioleti en vénitien et faire respecter non seulement son urbanisme mais aussi sa langue spécifique doit être une priorité pour qui aime vraiment Venise !!!

Claudio ha detto...

Ma siamo pazzi?
La toponomastica veneziana affascina per la sua unicità,che la differenzia dalle altre città,tutte con un Corso Garibaldi,una Via Cavour e così via.
Dissipare una peculiarità del genere è segno di scarsa cultura della lingua locale e di disamore per le proprie origini.
Che delizia imbattersi in quel "drio"a posto di "dietro",in quei "de la" in vece di "della",in "Anzolo" per "Angelo" e mille altri.
Fatevi sentire,voi veneziani,reagite energicamente a questa assurda iniziativa,e se lo ritenete opportuno,chiedete l'aiuto di tutti noi che amiamo Venezia e che vogliamo che in essa rimangano quanto più possibile integre le testimonianze di un glorioso passato.
Se ci fornirete un indirizzo mail del resposabile di questa insulsaggine sono convinto che tutti noi faremo sentire forte la nostra protesta.

VP ha detto...

Lo dico da toscano: questa è una follia! Dove finirebbe il fascino di quei nomi per i più così misterosi?

BluOscar ha detto...

Complimenti vivissimi all'assessore. La sua è davvero una di quelle idee che definirei...geniali

Fausto ha detto...

Randy Bosch: I completely agree.
Kind regards.

Giuseppe: Si. Però, visto che viviamo in una democrazia e la maggioranza è evidentemente contraria a queste modifiche dei nizioleti, qualcuno (anche il sindaco, perché no?) dovrebbe mettere un freno a tutto ciò.
Ciao.

stephanie dupont: Si, questa vicenda ha anche assunto i contorni della tristezza. Annullare toponimi che risalgono a secoli fa e con essi una parte della nostra tradizione ci fa stare davvero male.
Buona giornata.

max trieste: Condivido il tuo pensiero, italianizzare i nizioleti è una vera corbelleria.
Ciao.

Veneziamia: Le problème est que ceux qui veulent changer les noms des "nizioleti" vénitiens font quelque chose contre la ville. Nous espérons que Tiziana Agostini s'en rendre compte avant qu'il ne soit trop tard.
Bonne journée.

Claudio: Hai perfettamente ragione. La toponomastica veneziana è una di quelle cose che rende unica questa città. Modificarla così non fa altro che distruggere una cultura secolare. Per quanto concerne l'indirizzo e-mail dell'assessore, qui non lo posso pubblicare, ma se vai sul sito internet ufficiale di Tiziana Agostini (digita nome e cognome su Google), lo troverai ben visibile. I veneziani stanno protestando come possono su "Il Gazzettino" le opinioni sono tutte contrarie a queste estemporanee modifiche dei nizioleti.
Ciao.

VP: E' quello che mi chiedo anch'io. Speriamo in un provvidenziale ripensamento.
Buona giornata.

Oscar: Per chi non ti conosce tengo a sottolineare che il tuo è un commento in tono sarcastico. Chi, come noi, è innamorato di Venezia, non può certo "digerire" questa vicenda a cuor leggero.
Ciao.

Claudio ha detto...

Desidero portare a vostra conoscenza la mail di protesta
che ho inviato all'assessore Agostini,invitandovi a prendere analoghe iniziative:

A:
assessora.agostini@comune.venezia.
it

Protesta pro nizioleti (All'att.ne Assessore Tiziana Agostini)


Vengo a conoscenza del fatto che l'assessorato di Sua pertinenza intenderebbe "italianizzare" i nominativi relativi alla toponomastica veneziana.
Nel protestare vivamente contro tale provvedimento,che giudico inopportuno, mi avvalgo di termini che rilevo dal suo curriculum vitae,relativi ad iniziative o scritti di Sua iniziativa e che si richiamano a valori quali "scrittura creativa", "storia", "cultura", "radici" e "identità linguistica".
Ebbene,sono proprio queste le prerogative che non possono essere negate ad una cittadinanza,privandola di una delle sue tradizioni più esclusive.
Penso con sgomento (ed è solo un esempio) a quel giorno in cui dovessi leggere nel "nizioleto" (e non "lenzuolino"!) del "Rio Terà de le Carampane" la nuova dicitura "Canale prosciugato delle Passeggiatrici".
A nome mio personale e certo di interpretare i sentimenti di quanti amano veramente Venezia la invito caldamente a voler riconsiderare l'avvio dell'iniziativa,permettendo così che alla città non venga a mancare una fondamentale testimonianza del suo glorioso passato,assimilandone la toponomastica a quella di un qualsiasi agglomerato urbano e trasformandola,un passo alla volta,in una penosa e posticcia "Veniceland".
Claudio Carnevali, Ancona.

Claudio ha detto...

Cari amici,

Ho appena creato una nuova petizione e spero vorrete firmarla, si chiama:
Stop al progetto di modernizzazione dell'antica toponomastica di Venezia.

E' una questione molto importante per me e insieme possiamo fare la differenza! Se la firmerete e poi la condividerete con i vostri amici e contatti, riusciremo presto a ottenere il nostro obiettivo di 100 firme e potremo cominciare a fare pressione per ottenere il risultato che vogliamo.

Copia questo indirizzo per saperne di più e per firmare:
http://www.avaaz.org/it/petition/Stop_al_progetto_di_modernizzazione_dellantica_toponomastica_di_Venezia/?launch

Campagne come questa partono sempre in piccolo, ma crescono se persone come noi si attivano: ti prego di prenderti un momento per dare una mano firmando e spargendo subito la voce.

Grazie mille,
Claudio

Claudio ha detto...

Mi accorgo ora che la procedura consigliata nel precedente commento non funziona correttamente.
Vedrò di poter trovare rimedio.
Me ne scuso con tutti e proverò a porre rimedio al problema.

Lunablu ha detto...

Con tutta la buona volontà, più ci penso più quest'idea di italianizzare i nizioleti mi sembra assurda: la toponomastica veneziana è così caratteristica che fa parte integrante della città e della sua cultura, come si fa a pensare di modificarla?!

J@M ha detto...

"Credo che sarebbe bastato affidare l'aggiornamento dei nizioleti ad un gruppo di "saggi" veneziani, cito tra essi due nomi: Alvise Zorzi e Franco Filippi"
APPLAUSO !! e Alberto Toso Fei... !

Elio ha detto...

So le man dal venexian. Ciao.

Anonimo ha detto...

Che vergogna!!!
Venezia non è una città della terra ferma dove tutto deve essere
perfetto.Ci voglio trovare un po' della vecchia venezia.
Grazie per tutte le notizie
JF

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