lunedì 24 settembre 2012

Corte Lezze


Corte Lezze si trova a Venezia nel sestiere di San Marco. Corte Lezze è localizzata nella contrada di San Samuele a poca distanza da Palazzo Grassi. Questa tranquillissima corte ha come elementi tipici una semplice vera da pozzo completamente liscia, e una fontana chiusa ormai da tempo. Al termine della corte, oltre un breve Ramo, vi è la porta di ingresso di Palazzo Lezze che presenta una bella cancellata metallica e a lato una complessa patera in marmo. 
Nelle giornate di sole Corte Lezze viene illuminata dai raggi del sole che filtrano attraverso gli alti edifici che la circondano. Il ciò rende difficile scattare delle buone foto a causa delle zone di forte luce alternate da altre in ombra. Questa situazione si rivela come un'ottima esperienza per chi vuole migliorare la propria tecnica fotografica. Corte Lezze è a poche decine di metri dal frequentato Palazzo Grassi, tuttavia non aspettatevi di trovare qui la ressa che caratterizza i luoghi turistici della città. Tra queste mura il silenzio regna sovrano ed il tempo sembra essersi fermato. Insomma anche questa corte non lascerà deluso chi cerca l'atmosfera della Venezia che fu. La fermata del vaporetto più vicina per arrivare in Corte Lezze è "S. Samuele" (linea 2). Dopo essere usciti dal pontile si deve proseguire dritti per Calle de le Carozze e girare per la seconda strada a sinistra (Calle Lezze) che ci farà giungere brevemente nell'omonima corte.



10 commenti:

AnnaLivia ha detto...

Un bel endroit! J'aime beaucoup le détail du mur. Voilà sur ma liste pour la prochaine fois : )
Buone settimana Fausto!
a presto!

marshall ha detto...

Fausto,
"...della Venezia che fu".
E a leggere quel libro (L'alba dei libri), è stato davvero grande. Intanto ti confermo quel che ho riletto a proposito di "quanta gente fosse capace di leggere correntemente". A Venezia nel Cinquecento era un quarto (quindi ti confermo quel 25% che ho scritto) della popolazione tra i 15 e 16 anni, in Germania, che pure aveva inventato la stampa, nel Settecento (evidentemente si hanno solo i dati di due secoli dopo quelli di Venezia) erano solo l'1,5percento della popolazione.

marshall ha detto...

Nota
Fausto,
se vorrai più commenti, dovrai far semplificare la procedura d'invio soggetta a moderazione. Per leggere bene quei caratteri, spesso sbiaditi, talvolta si è costretti a ricorrere alla lente d'ingrandimento.

P.S.
Tante volte, come pure sarebbe in questo caso, chiudo tutto, anche dopo aver fatto la fatica di scrivere.

p.s. bis
è la terza volta che procedo.
Occorre farlo sapere a Google.

Emma Reese ha detto...

Sembra tranquillissimo questa corte. Grazie Fausto per mostrarci dei tesori nascosti di Venezia.

Lili ha detto...

Quel bel endroit si tranquille!
Le jardin bien caché derrière la superbe porte semble magnifique!

marshall ha detto...

Fausto,
l'ultima foto fa sorgere un pensiero: le case così addossate le une alle altre facevano filtrare poca luce diretta, e allora come sopperiva a tale carenza di luce chi abitava in quelle case? Non dimentichiamo, infatti, che la luce solare favorisce la formazione di vitamina D, necessaria al rafforzamento del sistema osseo.

Fausto ha detto...

AnnaLivia: Donc, il y a quand même un endroit à Venise que vous n'avez pas encore visité! :O)
A bientôt.

Mario: Sono dei dati che confermano quanto Venezia fosse sopra alla media in quanto a cultura. Il '500 fu probabilmente il migliore secolo per la Serenissima.
---------------------------------------------Purtroppo non posso fare molto. Google dovrebbe rendere il più semplice possibile per la procedura per i commenti.
---------------------------------------------La poca luce è sempre stata un problema per le case di Venezia. Per quello le abitazioni presentano ancora oggi numerose finestre, ovunque sia possibile.
Ciao.

Emma Reese: E' una corte sicuramente da vedere, una gemma di Venezia tra le centinaia che essa nasconde.
Buona serata.

Lili: Moi aussi je serais curieux de voir ce jardin. Je me demande si un jour nous aurons l'occasion de le visiter.
Bonne soirée.

marshall ha detto...

Fausto,
a proposito di quelle combinazioni, di cui al post Corte Nova , ve n'è una di ancor più notevole interesse. Madre Bakhita, la suora nera divenuta poi santa, è stata ospite sia nella tua città che nella mia. Era una madre Canossiana, per la quale scrissi il post Santa Giuseppina Bakhita. Se mi puoi consigliare qualche tuo post sulle suore canossiane di Venezia, da correlare al mio post, te ne sarei grato.

Fausto ha detto...

Mario: Ti posso consigliare due post: Istituto Canossiano a Venezia, e Chiesa di Sant'Alvise.
Ciao.

marshall ha detto...

Fausto,
fatto, inseriti.
Belle storie, scrivevo anch'io nei tuoi commenti.
Grazie

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