I cavalli marini ci sono a Venezia e si possono vedere tutti i giorni, con buona pace degli scettici. I cavalli marini in questione non sono degli animali in carne ed ossa, comunque di origine mitologica, ma bensì degli ornamenti posti sulle fiancate delle gondole. I cavalli marini sono fatti solitamente in ottone ed anticamente (ma anche nel recente passato) erano fabbricati da negozi artigiani denominati "ottonai e lustraferi". Tali negozi sono quasi scomparsi a Venezia, uno degli ultimi a chiudere (quest'anno) si trovava tra il Campiello dei Squellini e il Campo San Barnaba, in Calle del Fabbro. Al suo posto è stato aperto un negozio di ceramiche moderne. Con la chiusura degli ottonai e lustraferi se ne va un altro pezzo della storia di Venezia. Attualmente i cavalli marini che vanno ad ornare le nuove gondole sono fatti in serie, spesso fuori città, con stampi che li riproducono uguali, a decine. Il che significa che un giorno tutti i cavalli marini che orneranno le gondole saranno tutti identici. Nel frattempo ci possiamo godere i cavalli marini fatti ancora dai negozi artigiani, tutti simili, ma con qualche particolare che li rende unici. I gondolieri passano molto del loro tempo libero a lucidare i cavalli marini della loro imbarcazione, poiché, essendo in ottone, hanno la tendenza ad ossidarsi presto, specialmente con l'umidità di Venezia e con le gocce d'acqua salata che spesso li bagnano. A volte l'anzianità di una gondola la si può valutare anche dalle condizioni dei cavalli marini che la adornano. Chi abbia pensato per primo a mettere dei cavalli marini in ottone sulle fiancate delle gondole non si sa.
Però ha avuto una gran bella idea.
domenica 1 agosto 2010
Cavalli Marini
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10 commenti:
non sai da quando me lo aspettavo questo tuo post :)
Quel dommage, car toutes ces petits ornements pouvaient être de véritables chefs d'oeuvre !
Je me souviens de m'être arrêtée souvent vers S'Barnaba pour regarder le travail de ces artisans, et effectivement j'ai eu la surprise de constater que leur atelier avait été transformé récemment.
Bon dimanche
Danielle
niente nostalgia, Venezia mi piace perchè sa sempre rinnovarsi e rimanere sè stessa - via i lustraferi, avanti l'Internet veloce... ma a pagamento :-)
anche a Milano non ci sono più i car de jass, ma c'è il Salone del mobile!
Oh, il Signore dei Campanili si è fatto vivo con una nuova testata proprio adatta :)
Cara Rayna,
car de jass ci saranno sempre :) (parlo delle donne fredde) ehehe
Se i lettori del blog non sono cos'è car de jass era quello carro con ghiaccio che si vendeva sulle strade di Milano e il conducente del veiocolo gridava "Car de jass" ma ormai l'espressione in milanese si usa per una donna abbastanza indifferente :)
emilia: E perché mai lo attendevi, sei interessata a questi ornamenti per gondole?
Mi sono dimenticato di scrivere nel post che una coppia di cavalli marini in ottone per gondola fatti in una bottega artigiana di Venezia costa 1600 euro, mentre in una fonderia in terraferma costa 250 euro.
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Sono felice che la nuova testata ti piaccia!
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Grazie per la spiegazione del "Car de jass".
A presto.
Danielle: Le dernier atelier qui fabrique des chevaux marins pour les gondoles est situé près de Campo San Zulian. Lorsque il sera fermé la production sera seulement industrielle.
A bientôt.
Rayna: Il progresso a Venezia va...assunto a piccole dosi! Per il progresso nell'ottocento a Venezia sono state abbattute dozzine di case per allargare alcune strade e numerose chiese che contenevano capolavori d'arte e di architettura.
I lustraferi e gli ottonai stanno chiudendo perché sono dei mestieri ormai non più competitivi, così come le vetrerie di Murano.
Sai però che soddisfazione comprare una coppa di vetro "made in China"?
A presto.
Nous avons visité cet été la fonderia Valese qui coule des sujets pour les gondoles et qui a aussi une boutique dans Venise. Votre reportage m'y fait penser. Est-ce qu'on peut appeler un cheval marin "una pistrice"? En tout cas, vos photos sont superbes.
Anne
Anne: Bien sûr, on peut aussi appeler lui comme "pistrice", ou un monstre marin.
A bientôt.
Mi dispiace tanto, per i cavallucci, per il vero vetro di Murano, per i merletti, per le maschere, per tante altre cose genuine veneziane spazzate via dalla globalizzazione. Il peggiore degli incubi che si possa immaginare sarebbe vedere nel Canal Grande una gondola "made in China"...
Irina: Hai centrato il problema. La globalizzazione sta mettendo in ginocchio la produzione originale di Venezia e delle isole della laguna.
Per fortuna esiste l'Ente Gondola che è preposto alla tutela e alla conservazione delle tradizioni della gondola a Venezia. Per il prossimo futuro non corriamo il rischio di vedere gondole "made in China", almeno finché saranno aperti quei pochi squeri che fabbricano le gondole in città.
A presto.
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