venerdì 11 maggio 2012

Festa dei Nizioleti Veneziani


La festa dei nizioleti veneziani si è svolta giovedì 10 maggio a partire dalle ore 18,00 in Campo Manin. La festa dei nizioleti veneziani ha voluto celebrare il primo anno di attività del gruppo Facebook denominato "Il passato e presente dei nizioleti". Tale gruppo ha avuto il grande merito di porre all'attenzione generale la situazione di degrado e talvolta di confusione nella quale versano i nizioleti veneziani. 
Le varie segnalazioni dei membri del gruppo sono servite ad interessare il gruppo Vuitton che si farà carico della prossima risistemazione degli indicatori dei toponimi veneziani, i nizioleti, appunto. La festa dei nizioleti è stata seguita da numerosi membri e simpatizzanti del gruppo ed ha avuto come principale animatore lo scrittore Alberto Toso Fei, apprezzato autore di libri "noir" (e non solo) ambientati principalmente a Venezia, nonché profondo conoscitore della città. Egli ha proposto delle interessanti storie durante un articolato percorso che ha toccato Corte Balbi, Campo Sant'Angelo e Santo Stefano, il Ponte de le Meravegie ed infine Campo San Trovaso. Per una volta i veneziani partecipanti all'itinerario hanno occupato le strade che di solito vengono invase dai turisti (vedi foto). Al termine della festa dei nizioleti veneziani ha avuto luogo un simpatico rinfresco in Campo Sant'Agnese. L'auspicio è che il gruppo "Il passato e presente dei nizioleti" possa continuare con entusiasmo a segnalare alle autorità competenti le imprecisioni talvolta presenti sulla toponomastica della nostra città.  Da parte mia, come veneziano, ringrazio tutti coloro che si stanno impegnando in questa attività. L'appuntamento, mi ha confermato Alberto Alberti (uno dei fondatori del gruppo), sarà certamente ripetuto l'anno prossimo.



4 commenti:

Anonimo ha detto...

What a wonderful group of aware, hard working Venetians! Bravo to them. (And to Louis Vuitton.)

Anonimo ha detto...

Purtroppo i niozioleti per i rii non interessa a nessuno.

Elio ha detto...

Anche qui hai ragione e me ne sono accorto nel gennaio corso. Nizioleti (mio nonno li chiamava "ninzioleti",ma anche i dialetti cambiano con il tempo)bucati, illeggibili, addirittura mancanti senza contare che certi indelicati vi applicano degli adesivi pubblicitari. Inoltre alcuni sono in dialetto ed altri in italiano. Suggerirei al Comune di restaurarli mettendo tra parentesi la traduzione in italiano solo se ci potesse essere incomprensione del termine. Ma qui vado, forse, troppo lontano perché qualcuno potrebbe dirmi: "Perché no in inglese, francese, tedesco, cinese ecc.ecc." e quindi restiamo sul solo veneziano e le guide turistiche dovrebbero allinearsi stampando la cartografia in dialetto (oh! Pardon, nella nostra lingua). Ciao Fausto e stammi bene.

Claudio ha detto...

E' importante che si tenga vivo l'interesse su questo aspetto della quotidianità veneziana,solo apparentemente secondario.Occorre mantenere con assoluto rigore la precisione nella toponomastica nei nizioleti,onde evitare progressive "italianizzazioni" che oscurano le peculiarità del linguaggio veneziano:quindi al bando le lettere doppie,i"della"invece che i "de la",e così via.Il dialetto veneziano è una melodiosa musica e tale deve restare.

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