giovedì 3 settembre 2009

Camini di Venezia


I camini di Venezia sono oltre 7000 e conferiscono un aspetto variegato ai tetti della città. I camini di Venezia infatti assumono forme e dimensioni diverse, a seconda del periodo nel quale furono costruiti o dell'edificio sul quale venivano collocati. Nei tempi antichi si dovettero rispettare delle precise regole nella costruzione dei camini e applicare severe norme di controllo per cercare di evitare gli incendi. Quello degli incendi fu un grande problema per la città, poichè numerosi roghi devastarono Venezia nei primi secoli della sua esistenza (le case erano fatte anticamente in legno e spesso il tetto veniva fatto con la paglia: era sufficiente una scintilla affinchè si verificasse un incendio). I camini di Venezia più caratteristici sono quelli a tronco di cono rovesciato. Tali camini sono detti anche "carpacceschi" poichè furono immortalati su molte tele del grande pittore Vittore Carpaccio (Venezia 1465-1525). Un tipico esempio lo si può ammirare sulla sua celebre tela "Miracolo della Reliquia della Croce", esposta all'interno delle Gallerie dell'Accademia. Nel dipinto si osservano infatti numerosi camini a tronco di cono rovesciato posti sui tetti dei palazzi lungo il Canal Grande. I camini a Venezia comunque assumono altre forme tra le quali quelle a tronco di piramide rovesciato, a campanile, a "forchetta", a canna quadrata o cilindrica, a campana rovesciata. Il materiale utilizzato per costruire i camini a Venezia era normalmente il mattone ma talvolta nei palazzi venne adoperato anche il marmo. L'esempio più mirabile in città di serie di camini lo si può vedere nella "Casa dei Sette Camini" nel sestiere di Dorso Duro, a pochi passi dalla Chiesa di San Niccolò dei Mendicoli, una delle più antiche di Venezia. Essendoci nel medioevo un numero eccezionale di camini a Venezia (più di 10.000), furono all'epoca molto richiesti i servizi di decine di spazzacamini, specialmente durante il periodo invernale. Un altro lavoro direttamente collegato con i camini era quello dei "Carboneri", consociato in Arte con statuto del 1486 ma attivo a Venezia anche nei secoli precedenti. I carboneri avevano il compito di trasportare con delle apposite chiatte il carbone e la legna provenienti dalla terraferma fino ai depositi localizzati in Riva del Carbon presso il Ponte di Rialto, e da qui li consegnavano dove veniva richiesto, fosse stato un edificio pubblico o un'abitazione privata.




2 commenti:

Anonimo ha detto...

Interessante articolo, grazie al quale ho scoperto un altrettanto interessante blog!(che salverò tra i preferiti!)

Paola

Fausto ha detto...

Paola: Mi fa piacere che trovi interessante il post ed il blog in generale. Mi auguro che tu possa continuare a leggere il blog in futuro. Ti ringrazio.
Buona serata.
Fausto

LinkWithin

Related Posts with Thumbnails