Vietato sedersi, era scritto su quel cartello in bella evidenza. Tutto inutile, i due turisti stanchi e accaldati non hanno resistito e si sono ugualmente seduti, incuranti del cartello. La scenetta l'ho ripresa quest'estate sulla scalinata del Teatro La Fenice e mi è apparsa subito divertente. Il cartello con scritto "vietato sedersi" è a mezzo metro dalla coppietta e dubito assai che i due ragazzi non l'abbiano visto. Anche dei turisti stranieri avrebbero potuto capirne facilmente il significato. Il problema, almeno qui a Venezia, è che quando si pone in qualche luogo una segnaletica che vieta qualcosa, si trova sempre qualcuno pronto a infrangerla. La tentazione è troppo grande. Ma non prendete queste mie considerazioni troppo sul serio.
Tanto chi redarguisce o (adesso la sparo grossa) viene a dare una multa?
Tanto chi redarguisce o (adesso la sparo grossa) viene a dare una multa?
6 commenti:
sarà che all'estero tutti questi divieti non esistono?
Si cela n'était qu'à Venise !
Sono stato di recente a Veneza per qualche giorno e girandola in lungo e in largo ho notato con piacere che in confronto a molte altre città italiane è veramente pulita.
Restano i problemi dei 'bivacchi' e di certi comportamenti assurdi dei turisti che ho ritrovato spesso nelle tue foto.
Maleducazione, stupidità, ignoranza e menefreghismo sembrano scatenarsi a Venezia in veri e propri raptus tragicomici, raramente visibili altrove...
Pier: Certo che all'estero non esistono tutti questi divieti, perché la gente mai si sognerebbe di comportarsi così. Mi spiace sottolineare che all'estero non ho mai riscontrato delle situazioni simili a quelle che vedo quotidianamente a Venezia. Parlo di città d'arte o comunque non di centri balneari.
Ciao.
J@m: Malheureusement c'est ca.
A bientôt.
VP: Mi fa piacere constatare che molti visitatori considerano Venezia come una città pulita. Infatti con le sue stradine strette (per non parlare dei canali) è un'impresa non da poco mantenere in buono stato la pubblica via in centro storico. I comportamenti di alcuni turisti purtroppo rendono distorta una realtà che gli innamorati di Venezia vorrebbero ben diversa.
Buona giornata.
Ritengo che in alcun modo i turisti che infrangono palesemente il divieto siano giustificati, ma quante panchine offre la città di Venezia?
Lo stesso numero esiguo di cestini sicuramente! Ossia pochissimi!
Parlo da studentessa che trascorre la maggior parte dell'anno qui e vede i problemi faccia a faccia, non sono una turista del weekend..
Martina: Condivido il Suo pensiero. Le panchine di Venezia sono poche, così come lo sono i cestini. Tuttavia non mi siederei mai per terra in Piazza San Marco o su un monumento della città (solo per fare degli esempi), né tantomeno getterei per terra dei rifiuti, anche in assenza di cestini. Non giustifico mai i turisti irrispettosi perché sono certo che nel loro Paese di provenienza non si sognerebbero mai di comportarsi così. L'ho sempre detto che Venezia esige il massimo rispetto, sia da parte dei residenti che dei turisti. Siamo tutti responsabili di preservare al meglio questa città, nessuno escluso. Se poi in futuro dovessero venire posizionate più panchine e cestini a Venezia saremmo davvero contenti di metterlo in evidenza.
Cordiali saluti.
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