sabato 30 marzo 2013

Chiude la Libreria Goldoni


Chiude la Libreria Goldoni, negozio storico di Venezia, da decenni punto di riferimento di residenti e visitatori grazie alla sua vasta gamma di libri. Purtroppo l'affitto troppo elevato (sembra sia intorno ai 9.000 euro mensili) ed il diminuito giro d'affari dovuto alla crisi economica, non consentono agli attuali proprietari della Libreria Goldoni di poter continuare l'attività. Questo è un brutto colpo per la città, ancora incredula di come sia stata chiusa la Libreria Mondadori un paio di anni fa. 
E per rendere il quadro della situazione ancora più tragico dobbiamo anche segnalare le prossime chiusure delle librerie "Il Capitello" (in Calle de la Rachetta) e "Laboratorio Blu" (in Ghetto Vecchio), entrambe in notevoli difficoltà finanziarie. Insomma sembra che a Venezia non ci sia più spazio per le librerie, mentre proliferano negozi che vendono cineserie piuttosto che kebab o maschere. A mio avviso, a questo punto dovrebbero intervenire le autorità locali per fermare questa inarrestabile emorragia di chiusure "eccellenti" in centro storico. Con la prossima chiusura della Libreria Goldoni perderemo un altro pezzo della Venezia che conoscevamo e con esso se ne andrà l'ennesimo polo di cultura.
Come si può difendere Venezia dall'essere privata dei suoi negozi storici? Che sia davvero in atto un piano per svuotarla dei suoi residenti e renderla fruibile solo ai turisti? C'è di che riflettere.... 


12 commenti:

Laura ha detto...

Tristezza....

Alessandra ha detto...

Credevo che abitando all'estero mi avrebbe toccato di meno il "tramonto" dell'Italia,invece mi fa ancora più male.
Però sono convinta che le cose cambieranno...siamo ancora un popolo fiero e grande,dobbiamo solo riprendere il nostro orgoglio.

Intanto grazie per i tuoi articoli.

Anne ha detto...

Je suis désolée de la fermeture de cette librairie. C'est un bien triste symbole et un non moins triste constat. Quand une librairie disparaît, c'est un univers entier qui disparaît avec elle.

Lili ha detto...

"non ci sia più spazio per le librerie, mentre proliferano negozi che vendono cineserie piuttosto che kebab o maschere"

Entièrement d'accord Fausto!
Que c'est triste....

Giuseppe ha detto...

119E come mai a Vicenza è in atto dal 2002 la valorizzazione delle "Botteghe Storiche" e qui a Venezia non si fa niente, nulla di nulla?
A Vicenza si possono fregiare di quell'appellativo ben 47 esercizi commerciali.
La notizia è in questo video del 26/3/2013 del TGR Veneto, attendete i primi 30 secondi circa di pubblicità, poi andate col cursore ai minuti 00:23:40:
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-9369e45b-d041-489c-b2aa-eb3c576c4816-tgr.html#p=0

Unknown ha detto...

Qui si parla di librerie ma il problema della chiusura riguarda molte attivita' del centro storico di Venezia.
Poiche' i proprietari dei fondi dei negozi hanno la facolta' di aumentare gli affitti a prezzi esorbitanti, e' piu' che ovvio che molti commercianti chiuderanno o hanno gia' chiuso.
Putroppo, allo scadere dei contratti di affitto, vengono raddoppiati o triplicati gli importi a tal punto che, non hai altra scelta che chiudere.
Finche' nessuna autorita' mettera' mano a questo sopruso, continueremo inevitabilmente a veder chiudere molte attivita' secolari.

Giuseppe ha detto...

Avete sentito nel video che ho postato poco più sopra:
Vicenza non deve essere mèta di turismo mordi e fuggi:
Perciò:
- Botteghe storiche
- No a turismo mordi e fuggi.
Sembra proprio tutto il contrario di come è governata Venezia.
Per questo non mi ha stupito più di tanto la chiusura della Libreria Goldoni, che fa il paio con altre chiusure clamorose di librerie, Tarantola e la Mondadori per citare le più famose.
Per non parlare delle molte altre botteghe storiche che vendevano prodotti di altro tipo e che hanno dovuto chiudere.
L'anima di una città d'arte, diceva il Sindaco Variati in un altro video, è la storia dei suoi monumenti, basilica, monumenti e ANCHE delle sue botteghe, con prodotti unici e di qualità.
A questo proposito vorrei far notare come, una alla volta, sono sparite tutte le insegne dei negozi di Venezia, sono state tolte per le troppe tasse gravanti su di loro.
E cosa meglio di un'insegna caratterizza l'anima di una città?
No, Venezia è proprio destinata ad un triste declino, per mano dei suoi abitanti e dei suoi stessi amministratori che, così mi sembra, non vedono più lontano del loro naso.

Sergio ha detto...

Questo è il risultato della "monocoltura" turistica. I veneziani ormai sono assaliti dai "barbari" che squalificano la nostra città. E'vero, non solo le librerie chiudono, ma anche i negozi di prima necessità; vuol dire che ci adatteremo a mangiare maschere e vetro cinese "tutto ad un euro". Cosa possano fare le diverse autorità non sono in grado di consigliare, però o viene presa qualche decisione, oppure faremo veramente una brutta fine.
Per quanto rigurada in particolare la Libreria Goldoni, nel centro cittadino, e delle altre due librerie, si può affermare che si tratta di un "attentato alla cultura", soprattutto per Venezia che si vanta di essere un luogo adatto alla cultura e che si vuole candidare per la "Capitale della Cultura"!
Sperare è sempre auspicabile, ma se le nostre forze politichenon si danno una mossa, sarà sempre peggio!

Giuseppe ha detto...

Buongiorno Sergio, non concordo con l'ultima affermazione.
Non sono le nostre forze politiche che devono darsi una mossa.
Chi è che li vota, quei politici?
E nello specifico per Venezia, da più di quarant'anni?

Graziela ha detto...

L'autorita che pemesse la chiusura delle librerie, permesse anche, l'annullamento della cultura, dell'anima e la personalitá della venerata Venezia e diventa colpevole d'un atto lesivo non soltanto della dignitá veneziana ma anche della cultura mondiale.
Graziela, d'Argentina

Anonimo ha detto...

C'est le résultat des années de politique exclusivement tournée vers un tourisme de masse. Les ponts se couvrent de cadenas, et les commerces liés à la culture disparaissent.
On pourra ouvrir un marchand de cadenas, à la place de la librairie.

C'est triste, et c'est, hélas un symbole de notre monde, au delà même de Venise.

Sandra ha detto...

Che tristezza! La libreria Goldoni è stata il mio riferimento e la mia consolazione per tantissimi anni. Fino alla pensione, nel gennaio 2010, tutti i venerdì passavo da loro e anche dopo venivo appositamente a Venezia per comprare i miei libri. Fa male constatare quanto è cambiata Venezia, tutti i ricordi di una vita stravolti....le librerie sono importantissime!

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