sabato 12 maggio 2012

Chiusa la Barca a San Trovaso


Chiusa la barca a San Trovaso, quella che vendeva oggetti di antiquariato. E' questa la brutta notizia che dobbiamo purtroppo riportare. Avevamo già parlato della barca in Rio San Trovaso qualche tempo fa, ma dal 17 aprile scorso è stata chiusa con un intervento dei vigili urbani e conseguente sequestro del natante e degli oggetti trasportati. Questa barca era rimasta circa 4 anni sulla riva in Campo San Barnaba e poi altrettanti anni in Rio di San Trovaso. 
Fin qui i fatti, ora però mi sembra giusto mettere in risalto la vicenda umana. Il proprietario dell'imbarcazione, Franco Cestaro, è una persona di una certa età, diabetico e cardiopatico, invalido permanente. Questa modesta attività gli consentiva di tirare avanti con i pochi soldi ricavati dalle vendite di oggetti "vintage". Adesso egli non ha più alcun introito e dovrebbe pagare 6000 euro di multa. Ignoriamo se Franco Cestaro avesse una regolare autorizzazione per le vendite tramite questa barca, però, viste le sue condizioni fisiche, non si comprende tanto accanimento verso la sua persona. Egli, preso dallo sconforto, da sabato 5 maggio ha deciso di sospendere l'assunzione delle sue medicine salvavita che ha esposto sulla barca in sostituzione della merce sequestrata. Sul parapetto vi è un quaderno sul quale è possibile scrivere un commento. Franco Cestaro sta continuando ad effettuare un presidio in Fondamenta Nani assieme al suo fedele cagnolino (vedi foto), e riceve la solidarietà di conoscenti e passanti. Speriamo che il suo caso particolare possa venir adeguatamente seguito dalle autorità ed infine risolto in tempi brevi. Intanto continua la protesta silenziosa di Franco Cestaro, che si chiede tramite una scritta esposta sulla sua barca: "A chi ghe dago fastidio?", ossia: "A chi sto dando fastidio?".


5 commenti:

Giuseppe ha detto...

I vigili (il comune) hanno chiuso l'attività di Cestaro,
Sul ponte degli Scalzi, Riva degli Schiavoni e altre zone della città è pieno di ambulanti, che immediatamente scompaiono quando le loro vedette avvistano una qualche pattuglia delle forze dell'ordine, Quegli ambulanti hanno tutti la licenza? Prontamente consegnata loro dalle amministrazioni preposte?

Anonimo ha detto...

Franco ha solo un cane, l'altro è mio , che sarei quello nella foto seduto a fianco a Franco, e si chiama Liù. :) M.G.

Fausto ha detto...

Giuseppe: In effetti le irregolarità sono piuttosto diffuse a Venezia e troppo spesso tollerate. In questo caso, specificatamente, bisognerebbe trattare una persona invalida con la dovuta umanità.
Buona giornata.

M.G.: Grazie per la precisazione. Ho già provveduto a correggere l'informazione. Spero altresì che le altre notizie contenute nell'articolo siano corrette.
Ciao.

marshall ha detto...

Al sig.Cestaro consiglierei altri lidi, dove verrebbe accolto a braccia aperte.
A Dervio, per esempio, durante l'estate c'è un mercatino dell'antiquariato dove, chiunque abbia qualcosa di vecchio da vendere, ogni venerdì pomeriggio può piazzarsi indisturbatamente con una propria bancarella sulla piazza Lungolago.

Fausto ha detto...

Mario: Anch'io sono certo che da altre parti il Sig. Cestaro non avrebbe avuto tali problemi a svolgere la sua attività. A volte Venezia sa essere ingrata con i propri figli.
Ciao.

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