giovedì 26 gennaio 2012

Ancora Graffiti a Venezia


Ancora graffiti a Venezia. Continua la serie di sfregi rivolti alla città, tramite queste scritte indelebili. Questa nuova serie di graffiti risale a qualche tempo fa, tuttavia non è stata rimossa in tempi brevi come è avvenuto in precedenza. Sulle colonne al piano terra della Loggia Foscara si possono ancora vedere i graffiti ritratti dalla foto in alto. Altre scritte simili sono presenti sul lato opposto di Piazzetta San Marco.
Poco lontano invece si notano dei graffiti ben differenti. Si tratta di scritte antiche che cerchiamo di decifrare, poiché ormai esse sono ben poco leggibili. La prima, recita: "W Marco Giustiniani", sotto al disegno di un corno dogale, la seconda e la terza indicano delle date, mentre sull'ultima si legge: "Viva San Marco, Viva la Repubblica". Probabilmente tali graffiti a Venezia sono originali. Se essi fossero autentici sarebbero da considerarsi come testimonianze d'epoca. Un po' come si possono definire i graffiti degli uomini primitivi, dipinti all'interno di alcune grotte. Di tutt'altro tipo si possono descrivere i graffiti che vengono eseguiti in città in questi ultimi anni. Purtroppo le scritte vandaliche a Venezia si sprecano. Esse sono fuori contesto in una città d'arte, imbrattano colonne o muri che hanno secoli. E' questa la testimonianza del nostro tempo che si vuole lasciare ai posteri? Io invece credo che sarà bene lasciare puliti i monumenti di Venezia, ma anche tutta la città, così come l'abbiamo trovata.
Sarebbe un grande regalo per le prossime generazioni.


4 commenti:

Sergio ha detto...

Scoperti gli autori dei graffiti attuali (io li chiamerei in altro modo), processarli, far pagare loro le spese di pulizia più una multa.
Io, alla fine, sarei per ... la castrazione!!!

Pier ha detto...

il desiderio di comunicare attraverso i muri è antico quanto l'uomo ... ne sono testimonianza i graffiti e le scritte di Pompei.
Normalmente uno pensa che l'educazione civica e il rispetto per le città (d'arte e non) dovrebbero inibire tale pratica, invece ...

m ha detto...

Il bello è che nella prima foto si vede che il graffitaro è tedesco. D'altronde se noi italiani per primi non rispettiamo la nostra eredità culturale, è difficile farla rispettare agli stranieri ( sebbene ho sentito che l'associazione Friends of Venice abbia fatti molto per la Serenissima).

Fausto ha detto...

Sergio: La soluzione che proponi tu potrebbe apparire drastica ai più. Tuttavia rende bene l'idea del senso di impotenza che ci pervade quando veniamo a conoscenza di tali atti incivili. Chi ama Venezia auspica più severità nei riguardi di chi viene sorpreso ad imbrattare la città.
Buona domenica.

Pier: Capisco i graffiti nel Bronx, ma a Venezia....
Hai ragione, l'educazione civica dovrebbe far scattare automaticamente quel senso di rispetto per (tutte) le città. Purtroppo alcune (giovani?) persone ne sono sprovviste e così ad esse viene naturale imbrattare un muro o un monumento. Tali atti vandalici deturpano le nostre città senza che vi siano adeguate punizioni per gli autori.
Ciao.

m: Sempre una persona di lingua tedesca aveva deturpato anche una delle colonne vicino al Molo, qualche tempo fa. Speriamo che le autorità possano identificare chi non ha il minimo rispetto per Venezia, sia egli uno straniero o un residente.
Lo ripeto da anni:
"La maleducazione non ha età e nemmeno confini"
Ciao.

LinkWithin

Related Posts with Thumbnails