mercoledì 25 febbraio 2009

Sottoportico degli Orefici


Il Sottoportico degli Orefici si trova a Venezia, inizia a pochi metri di distanza dal Ponte di Rialto e termina in Ruga Vecchia San Giovanni, ed è parallelo al Campo di San Giacometto. In questa zona della città ai tempi della Serenissima erano costretti a lavorare (a seguito di una delibera del Maggior Consiglio del 1331) i raffinati orefici veneziani che per secoli crearono monili, anelli e molto altro ancora. Gli orefici che già fondarono il proprio "Corpo" nel 1300 furono consociati più tardi con l'Arte dei Gioiellieri ed infine con l'Arte dei Diamanteri. Essi avevano la propria "Scuola" in Campo Rialto Nuovo, poco distante dal Sottoportico degli Orefici. Questo portico è il secondo più lungo di Venezia dopo quello delle Procuratie che si trova attorno alla Piazza San Marco. Il Sottoportico degli Orefici presenta su tutto il suo soffitto degli affreschi medievali in discreto stato di conservazione ma di scarso valore artistico. Ancora fino ad alcuni anni fa quasi tutto il portico era pieno di negozi di orefici. La maggior parte di essi ha chiuso a causa del calo demografico in atto a Venezia (che ha conseguentemente ridotto la richiesta di oreficeria) e per gli elevati affitti. Al loro posto hanno aperto dei bar, negozi di bigiotteria e di orologi. In dialetto veneziano il Sottoportico degli Orefici si chiama Sotoportego dei Oresi.

4 commenti:

marshall ha detto...

Fausto,
ho percorso quel portico. Parli di caro affitti. Ma a quanto si aggirano, all'incirca, per un negozio di 50 mq. sotto quei portici?
Ciao.
Mario

Fausto ha detto...

Mario: Non ti so proprio dire quanto potrebbe costare un affitto nel Sottoportico degli Orefici. Deve essere comunque decisamente elevato, visto che un gran numero di negozi risulta sfitto.
Ciao.
Fausto

marshall ha detto...

Ho riletto con piacere questo post.
In sottofondo vi scorgo la tua accorata nostalgia per il passato glorioso di Venezia. Me lo immagino quel sottoportico, affollatissimo di gente nei secoli passati!

Peccato non essermi dedicato a Venezia con più ardore negli anni della mia giovinezza, ne sarei diventato anch'io un grande cultore.

Fausto ha detto...

Mario: Sapessi quante volte capita anche a me di pensare a come dovevano apparire affollati alcuni luoghi di Venezia.
La nostalgia per l'epoca gloriosa della Serenissima me la porto appresso, ma cerco sempre di avere dell'ottimismo se penso al futuro della città.
Mi sembra che tu sia già un cultore di Venezia. Sai molte cose che i veneziani non conoscono, c'è da scommetterci.
Ciao.

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